Come può essere che nonostante cortisone e antibiotico il dente si ancora infetto?
Scritto da Vincenzo / Pubblicato il
Buongiorno a tutti. Se sto scrivendo e perché mi trovo seriamente in difficoltà e il mio dentista non riesce a trovare spiegazioni a questo mio ormai persistente problema. Ho l'ultimo molare inferiore dx per il quale si sospetta una frattura interna, il mio dentista dopo avermelo devitalizzato 20 giorni fa e lasciato aperto, non riesce a spiegarsi il motivo del continuo dolore che mi provoca. Sto assumendo cortisone e antibiotico per una cura dermatologica ma nonostante tutto non posso fare a meno di prendere bustine di antidolorifici in grandi quantità per il continuo dolore. Come può essere che nonostante cortisone e antibiotico il dente si ancora infetto? Come mai un dente devitalizzato fa male? Come faccio ad essere sicuro della frattura interna? Il dente a questo punto conviene toglierlo? Spero di essere stato chiaro, vi ringrazio in anticipo... Buonasera
Pubblicato il 24-03-2015
Caro Signor Vincenzo, buongiorno. Un consiglio: bisogna "andarci piano col Cortisone". Non lo ritengo il farmaco giusto in queste patologie. Troppo Potente e con Grandi Complicazioni. Spero che almeno le sia stata spiegata la modalità di sospensione frazionata e quella di somministrazione preferibilmente in unica dose la mattina per il ciclo Circadiano delle Surrenali! Meglio i Fans per il dolore ed anche in parte per la flogosi e gli Antibiotici che agendo sui batteri agiscono anche sulla Flogosi (infiammazione)! Spero per Lei che con "Devitalizzato" intenda una terapia canalare portata a termine in tutte le sue fasi di cui la "devitalizzazione" che poi è la pulpectomia totale, è solo la prima fase a cui segue la strumentazione ed alesaggio e soprattutto la chiusura con sigillo dell'apice anatomico che non corrisponde con quello radiologico. Aperto quindi con terapia canalare finita perché se fosse stato lasciato aperto con canali non ancora chiusi , per 20 giorni, sarebbe un "delitto"! Il dente lasciato aperto o con una medicazione parzialmente aperta farebbe si che uscisse la pressione dovuta al formarsi del gas del catabolismo microbico che è la causa del dolore per compressione delle terminazioni nervose e con l'uscita di questo gas , non si crea pressione e non si crea dolore! Però, e qui sta il GRAVE, entrerebbero altri microbi nel dente che aggravano l'infezione! Per questo, personalmente uso chiudere provvisoriamente con una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria. La pressione che si forma nel dente chiuso, senza sfogo, per il catabolismo del batteri per lo più anaerobi gram negativi implicati nell'infezione, è talmente gravosa ed intensa da scatenare dolori insopportabili! Evidentemente è mancata la Diagnosi oltre che la Terapia Corretta! Leggo solo ora che "mischia Cortisone con Fans! E' pericolosissimo! Ma chi mai glieli ha prescritti i Fans se stava già assumendo il Cortisone per altre Patologie? Spero non di sua iniziativa! Il punto cruciale è sapere se il dente è stato lasciato coi canali aperti o sigillati! Se fosse aperto la causa è l'essere stato lasciato aperto! Si faccia Visitare Clinicamente da un Bravo Odontoiatra che sia in grado di fare una Diagnosi Certa e Corretta ! Cari saluti
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Pubblicato il 24-03-2015
Gentile Vincenzo, senza una radiografia endorale e senza una accurata visita con sondaggio gengivale ( che molti non effettuano) non è possibile poterle dare risposte certe. La dolenzia potrebbe essere causata da un canale nascosto non trattato oppure da una frattura del dente oppure da un problema parodontale e non dentale. Solitamente si può rilevare la presenza con un metodo abbastanza semplice; il blu di metilene che può evidenziare spesso la rima di frattura anche se di dimensioni ridotte. Ma ovviamente si tratta di ipotesi che debbono essere confermate da una accurata visita. Cordialmente
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Pubblicato il 24-03-2015
Una possibile altra causa (oltre a frattura e quarto canale) è che la chiusura dei canali non arrivi fin dove dovrebbe (sia corta). Fare terapia generale con antibiotico e cortisonico non sempre aiuta. Serve una diagnosi precisa e poi una terapia corretta. Poi non ho capito bene cosa intende per devitalizzato. Si può definire tale un dente i cui canali (tutti) siano stati puliti bene (fino all'apice) e poi sigillati da un particolare tipo di "gomma" (guttaperca) insieme con apposito cemento. Il buco che rimane va chiuso adeguatamente. Se manca uno solo di questi passaggi la terapia è incompleta e non si può sostituire con cortisone e antibiotico. Saluti
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Pubblicato il 24-03-2015
Gentile Sig. Vincenzo, sorvolando che un dente non si lascia mai aperto, probabilmento il suo dentista le ha fatto una pulpectomia d'urgenza, non una devitalizzazione. Poi una frattura si cura solo eliminandola con varie tecniche, di per se la sola devitalizzazione non risolve il problema. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-03-2015
Un elemento dentario non dovrebbe mai essere lasciato aperto, in quanto i canali si contaminano in continuazione e non si guarisce mai dall'infezione che probabilmente è presente (e così di sicuro non regredisce). Qualunque farmaco sistemico non è in grado di "sterilizzare" un dente infetto, ma può soltanto aiutare in caso di terapia endodontica eseguita correttamente su dente con patologia pulpare e peri - apicale (come nel suo caso). Se è presente o meno una frattura se ne può accorgere soltanto il suo dentista (radiografia endorale, sondaggio puntiforme, visione diretta e con ingrandimenti. Eviterei l'estrazione, ultima spiaggia, e anche la combinazione fans e cortisone proprio bene non le fa. C'è qualcosa, nell'insieme, che non quadra. Si faccia spiegare e trattare adeguatamente dal suo dentista.
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Pubblicato il 25-03-2015
Sig. Vincenzo la sentenza di malato terminale del suo dente la può dare solo il suo odontoiatra e non certo noi a distanza.
Pubblicato il 25-03-2015
I motivi per cui un dente continua a far male non ostante la terapia possono essere tanti: una frattura radicolare, il non trattamento di un canale accessorio, trattamento troppo corto, materiale endodontico spinto fuori apice, problemi parodontali. etc. Il modo miglior per diagnosticare tutte queste cause e per capire anche effettivamente se c'è una frattura radicolare è quello di eseguire una TAC Cone Beam focalizzata sul quadrante a cui appartiene il dente in questione. Maggiori informazioni a riguardo, sono consultabili sul mio articolo, pubblicato su questo stesso sito web: dentisti-italia.it)
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