E' corretto effettuare dopo una decina di giorni l'impianto?
Scritto da Teresa / Pubblicato il
Dovevo essere sottoposta ad una devitalizzazione del premolare superiore che era in necrosi con ascesso gengivale. Durante il trattamento il dentista si è accorto che il dente era spezzato e mi ha proposto un impianto post estrattivo. Nel frattempo lo ha chiuso temporaneamente trattandolo con la "iodoformica". Ora, avendo ancora un ascesso gengivale ben evidente che sto curando con terapia antibiotica, è corretto effettuare dopo una decina di giorni l'impianto? Non vi è il rischio che la zona non sia ancora in idonea per l'infezione in corso?
Pubblicato il 30-04-2015
Cara Signora Teresa, buongiorno. Bisogna come al solito fare una adeguata Diagnosi e una adeguata Terapia! Tutto qui! Sentir parlare di pasta iodoformica fa nascere in me tante perplessità. La "pasta iodoformica" in endodonzia non si usa più da circa 50 anni! Poi c'è un granuloma che continua a dare segno di sè, se granuloma è! A lei le conclusioni! La diagnosi di frattura non trattabile in Chi parla di "Pasta Iodoformica"(quando esistono tante sostanze molto più idonee, nel caso, come idrossido di calcio immesso sotto forma di Ossido di Calcio Ca=O, nei canali con un Lentulo che forma appunto idrossido di Calcio Ca=OH2 liberando una molecola di H2O (acqua) aumentando così il proprio volume che andrebbe a disinfettare tutti i più reconditi spazi endodontici e di canalicoli laterali oltre che apicali in attesa della terapia endodontica definitiva e tante altre sostanze) mi induce a pensare che la Diagnosi sia sbagliata o per lo meno sia discutibile il fatto che non si possa salvare il Dente in oggetto. Le lascio un Poster di Denti e Radici con le più varie e Gravi Fratture e da me Curate alcune oltre 30/35 anni fa e tutt'ora in bocca in piena salute a dimostrazione che i denti si curano e non si estraggono. Quanto meno impianti un Dentista fa per avulsioni Dentarie e tanto più Egli è Competente e Professionale! Questo se prima ovviamente venisse confermata la Diagnosi e l'inpossibilità veramente esigua di procedere alla terapia descritta! :) Cari saluti
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Pubblicato il 30-04-2015
Gentile Teresa, non è chiara la sua esposizione. Prima parla di estrazione e poi di pasta iodoformica (obsoleta peraltro) che presuppone un trattamento canalare inutile se deve effettuare un'estrazione. Si faccia spiegare bene il trattamento eseguito e magari se lo faccia mettere per iscritto per una maggiore chiarezza. Cordialmente
Pubblicato il 30-04-2015
Gentile sig.ra, personalmente non ho mai fretta di inserire un impianto, e la metodica post estrattiva non la consiglio. Fa bene ad astenersi da ogni manovra per almeno un mese dall'estrazione che le consiglio di fare subito, tenendo poi una igiene orale perfetta e avendo cura di vedere tutte le parti del dente estratto sul vassoio, oltre alla revisione della cavita', cordiali saluti
Pubblicato il 30-04-2015
Sig. Teresa, la pasta menzionata è attualmente in vendita agli specialisti odontoiatri e con buone vendite anche se alcune associazioni l'avrebbero messa al bando. Gli impianti post-estrattivi sono fattibili ma con percentuali di successo minori rispetto alle altre metodiche, per cui le consiglio di chiedere di essere informata, dei rischi e delle complicanze dell'intervento proposto, meglio se per iscritto.
Pubblicato il 30-04-2015
Seguo quanto scritto dal collega Ruffoni. Al di là della medicazione canalare utilizzata (non particolarmente rilevante se si è deciso di estrarre il dente...), l'implantologia post - estrattiva dovrebbe essere limitata a casi specifici (e ha specifiche controindicazioni, la prima su tutte rappresentata dalla presenza di un processo infettivo - infiammatorio in atto...). Detto questo, senza poterla visitare clinicamente e senza radiografie a disposizione, non posso espormi più di tanto in proposito. Se proprio il dente non si può salvare e si decide di sostituirlo con un impianto, una minima attesa di un mese circa (implantologia non immediata post - estrattiva, ma precoce o differita che dir si voglia) sarebbe forse consigliabile in ogni caso....
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Pubblicato il 30-04-2015
Signora Teresa, scusi la mia franchezza e brevità: si cerchi un altro dentista, si assicuri che sia presente nell' albo dell'Associazione degli odontoistri della sua città. La saluto
Pubblicato il 30-04-2015
Cara Teresa, l'intervento é fattibile secondo alcune attuali tendenze,a parte naturalmente, che sia eseguito da mani esperte e con i corretti protocolii.
Pubblicato il 01-05-2015
Gentile signora, non entro nel merito dell'utilizzo della pasta iodoformica. Come ogni terapia ha i suoi sostenitori ed i suoi detrattori! L'implantologia post estrattiva ha grandi vantaggi e la stessa predicibilità di successo. Si potrebbe anzi aggiungere che l'osso che ospita l'alveolo è "predisposto" alla rigenerazione, come dimostrato da infiniti studi scientifici. E un po' più complessa della implantologia tradizionale in quanto va gestita la differenza tra il diametro dell'alveolo e quello dell'impianto. Purtroppo in condizioni di infezione o necrosi potrebbe essere a rischio insuccesso. In questi casi - e solo in questi - propendo per una attesa di 8 settimane prima di inserire l'impianto. Naturalmente quasto è solo il mio modesto parere. Cordialmente.
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Pubblicato il 01-05-2015
Normalmente dopo l'estrazione di un dente infetto si aspetta un mese, dopo aver fatto le rx nella zona si puo eventualmente procedere per l'impianto
Pubblicato il 05-05-2015
Il sito infetto sconsiglia un impianto immediato
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