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Domanda di Fratture dei denti

Risposte pubblicate: 7

2 anni fa mi si è fratturato un dente

Scritto da roberta / Pubblicato il
Buongiorno, vi scrivo per darmi un'ulteriore consiglio sulla procedura che vorrebbe eseguire il mio dentista. 2 anni fa mi si è fratturato un dente, era una piccola frattura che nascondeva una carie gigante, il dente di riferimento è il 47 con 2 canali uno dei quali è stato devitalizzato mentre nell'altro canale è stato inserito il perno ( cosi è risultato da una radiografia fatta ieri dal mio attuale dentista) ricoperto semplicemente in attesa di una corona. Per problemi personali non sono piu' riuscita ad andare per qusi 2 anni dal dentista, mi sono decisa a tornare e a rivolgermi ad un altro centro. Il dente in questione una settimana fa mi si è rotto, sono corsa dal dentista il quale me lo ha controllato, limato leggermente e ha visto che c'era un altro pezzo che stava venendo via e me lo ha tolto, praticamente meta' dente rotto... si è spezzato sotto la gengiva. mi ha fatto una radiografia e appunto mi ha detto il metodo in cui era stato devitalizzato per meta' a suo dire, come dicevo sopra per la questione dei 2 canali. La parte del dente sotto al canale devitalizzato si è appunto spaccata. dalla radiografia il dentista ha rilevato un piccolo granuloma, per me un puntino minuscolo nella gengiva.. Premetto che sono terrorizzata e ho detto al dentista che avrei preferito salvare il dente e non estrarlo mi ha consigliato una 'cura' di questo genere: prolungamento di corona e ricostruzione + corona. In parole povere mi ha detto che dovrebbe tagliarmi un pezzetto di gengiva visto che il dente si è rotto sotto darmi un punto e dopo 10 giorni ricostruirmi il dente per poi fare la corona. lui ovviamente mi ha detto che di norma si dovrebbe estrarre il dente e procedere con un impianto proprio per la presenza di questo granuloma ma che comunque il lavoro che farebbe potrebbe tranquillamente durarmi anni. Nel momento in cui dovessi sentire dolore o avere ascessi dovrei procedere con l'estrazione. Vorrei gentilmente chiedere se tale procedura ha un senso oppure rischio di avere conseguenze gravi se non estraggo il dente in modo celere. grazie mille per il supporto.
Sig. Roberta, come le hanno già detto la via conservativa può essere sempre tramutata nel tempo nella via implantologica, il contrario non è possibile. Non dovrebbero esserci conseguenze gravi se non si procede all'avulsione, altrimenti non le avrebbero proposto la via conservativa.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Signora Roberta, Buongiorno. Solo per "Esattezza Culturale" il 47 (come tutti i molari inferiori) ha due radici e tre canali, due mesiali ed uno distale. Spesso c'è anche un quarto canale nella radice distale e più lo si cerca e più lo si trova :). Noi non siamo Giudici, almeno io, dell'operato altrui. Tuttavia Voglio dirle per tranquillizzarla, che la procedura sembra corretta salvo l'aver detto: "di norma si dovrebbe estrarre il dente e procedere con un impianto proprio per la presenza di questo granuloma" perché non è vero! Il Granuloma o la Cisti, insomma la zona di Osteolisi periapicale, la si cura endodonticamente per via Ortograda o Retrograda se impossibilitati a raggiungere l'apice del canale. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per dovere di Precisione sempre Culturale le dico che le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Quello che Lei chiama "prolungamento di corona", è in realtà un Allungamento della corona Clinica. Si fa un piccolo intervento parodontale di allungamento della corona clinica per portar fuori tutta la parte distrutta del dente e poterlo così curare e soprattutto fare un perno moncone su cui una nuova corona prima provvisoria in resina e poi definitiva in oro-ceramica o zirconio -porcellana, chiuda su una spalla ed un eventuale chamfer (smusso) preparata sul tessuto del dente e non su quello artificiale del perno-moncone che non garantirebbe il "sigillo" e quindi la "Qualità" della Protesi! Questo lo si fa con una chirurgia parodontale con gengivectomia in presenza di sufficiente banda di gengiva aderente o con un lembo mucoperiosteo a riposizionamento apicale ed osteotomia osteoplastica, se in presenza di banda insufficiente di gengiva aderente o di profondità di fornice. Ovviamente il perno moncone dovrebbe essere modellato con una "preparazione" cosiddetta Differenziata con approffondimento del Barrelling-in, cosa che pochi protesisti sanno fare, purtroppo :),le lascio una foto di fratture curate con questa terapia oltre 25-30 anni fa ed ancora in bocca Sani e Salvi a dimostrazione che i Denti si Curano e non si Estraggono! Tutti sono capaci di fare una Avulsione Dentaria ed un Impianto ma pochi sono capaci di fare la Terapia di cui parliamo io ed il Suo Dentista! No! E' "profonda e Reale ed inammissibile Ignoranza, di regola di chi riduce l'Odontoiatria intera, ormai,ad una serie di Avulsioni Dentarie (estrazioni) e sostituzione con impianti!(Non mi capisca male, io stesso faccio implantologia ma solo se Necessaria e solo come "Ultima spiaggia". Un accuratissimo e Colto Studio di Charles J. Goodacre e W. Patrick Naylor della Loma Linda University, in California ha concluso che, e riporto dall'articolo del Dr.Adelmo Calatroni, si hanno maggiori certezze nel promuovere, quando possibile, la conservazione del dente attraverso la terapia endo-parodontale: in questo caso il rapporto costo-efficacia è risultato cinque volte migliore rispetto all'estrazione seguita dal posizionamento di un impianto.Bibliografia: Goodacre CJ, Naylor WP. Single implant and crown versus fixed partial denture: A cost-benefit, patient-centred analysis. Eur J Oral Implantol. 2016;9(2):59-68. Quindi, vista la terapia proposta, abbia Fiducia in Lui! A questo proposito, mi permetto di dirle che trovo molto scorretto da parte sua , nei confronti del Suo Dentista, cercare conferme presso altri ed addirittura nel Web! Parli con Lui! Si Fida e lo Stima o no? Consultare così il Web è molto pericoloso! Che brutta abitudine sta ormai dilagando! Non mi piace e purtroppo è figlia di questi tempi "malsani" che stiamo vivendo! Insomma voglio farle capire che noi, almeno io, non siamo qui per confermare o no pianificazioni terapeutiche di Colleghi. Non siamo Giudici,ripeto, ma Medici Odontoiatri! Il rapporto di Stima e Fiducia Reciproca Medico-Paziente è Fondamentale. Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Roberta, come spessissimo accade ci troviamo davanti a quei casi in cui non c'è una diagnosi certa senza la quale non potrà mai esserci una terapia valida.Se, come lei dice, è presente un granuloma non si può pensare di procedere senza aver risolto il problema che sicuramente deriva da una devitalizzazione imprecisa. Sarebbe opportuno risolvere prima il problema del granuloma e solo successivamente procedere alla chirurgia e cioè all'allungamento della corona clinica quindi alla ricostruzione della corona dentale e infine alla protezione con corona in ceramica. Non ha alcun senso procedere come suggerito attendendo un eventuale ascesso che la costringerebbe alla estrazione (sue parole) e mettere poi un impianto. Se il ritrattamento canalare è eseguito da un buon endodontista ci sono sicuramente buone possibilità di risoluzione senza dover togliere alcun dente. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Io non vedo radiografie allegate, quindi spongerla verso una strada piuttosto che un'altra non mi è facile, ma sicuramente il collega le ha parlato in maniera assolutamente chiara e precisa, prospettandole le due strade (conservativa, con recupero dell'elemento dentario, e non conservativa, cioè estrazione ed impianto): esposizione giusta e corretta.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Ogni dente con granuloma è sempre soggetto a recidiva, non è un elemento sano. Ogni granuloma è un tentativo più o meno riuscito dell'organismo, di localizzare e isolare un'infezione. A mio avviso concordo con estrazione e pulizia accurata del sito ed impianto post estrattivo. Circa un mese due dall'estrazione, l'organismo si è ripristinato un certo "equilibrio" tessutale e con un impianto ben messo può stare tranquilla.

Scritto da Studio Dentistico Fiori
Castelnuovo di Garfagnana (LU)

Sono d'accordo con il dott. Petti i veri odontoiatri cercano prima di conservare e per fare ciò bisogna avere una conoscenza profonda dell'odontoiatria gli implantologhi crescono come i funghi il loro motto è guadagnare facilmente quello dei dentisti preparati è primum non nocere

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)

Il dente sembra assai compromesso da quello che ci descrive... Però se questo dentista se la sente di proporre una terapia di recupero, anche se complessa, io seguirei il suo consiglio. Cioè dico questo, che se un dentista le propone una cosa che secondo lui può funzionare, lui si prende la briga di effettuare una cura che se pensasse invece fallimentare, non dovrebbe proporre. C'è da fidarsi... Manca però un dettaglio fondamentale: forse lei non ha capito bene, ma il granuloma va curato preliminarmente a tutto. Se si fa la ricostruzione lasciando una infezione sotto, non va bene, perchè questa infezione è come una cambiale in scadenza: prima o poi le darà fastidio... Non si fa una ricostruzione così complessa senza aver prima fatto il ritrattamento canalare.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)