Accuso forte sensibilità
Scritto da anita / Pubblicato il
Buonasera sono andata dal dentista per farmi rimuovere le amalgame sul 36 e 37 inferiori perche mi davano fastidio. Accusavo come una scossa tanto e vero che consultando il sito avevo pensato a una frattura, sentivo un dolore nella masticazione Nella rimozione delle amalgame il dentista li ha trovati cariati ma non fratturati. Ora accuso forte sensibilità ma la cosa peggiore e che nella masticazione ogni tanto mi parte un dolore acuto come prima addirittura peggio tanto e vero che il dolore si attutisce ma dura delle ore Che cosa può essere? anche se il dentista ha fatto le prove del freddo e caldo la reazione e stata normale, cosi come il battere della percussione sul dente che cosa si deve ancora fare per capire? è reversibile? grazie
Pubblicato il 14-12-2011
Gentile Anita, non conoscendo il suo caso e quale nuovo materiale il suo odontoiatra ha utilizzato non è possibile risponderle. In questi casi, personalmente, dopo la rimozione di vecchie otturazioni in amalgama procedo sempre ad una medicazione sedativa intermedia. Come di consueto, nell'ambito di questo portale, da parte di qualche Collega, troverà risposte prolisse e non idonee alla comprensione di un utente paziente e che non fanno altro che porla in maggiore confusione e, pertanto, le consiglio, qualora la sensibilità dovesse persistere, di contattare il suo odontoiatra che certamente provvederà, con la sua scienza e coscienza, ad eliminarle tale fastidio doloroso. Cordiali saluti e tanti auguri
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Pubblicato il 14-12-2011
Probabilmente in assenza di frattura la vicinanza alla camera pulpare determina uno stato irritativo-infiamamtorio da stimolarne il dolore; se così fosse la devitalizzazione diventa necessaria è importante anche che i contatti occlusali siano corretti. Cordiali saluti
Pubblicato il 14-12-2011
Cara signora Anna, giustamente Lei dice "che cosa si deve ancora fare per capire?". Lo può fare e capire solo il suo Dentista. Se le prove di sensibilità agli stimoli termici e le percussioni assiali e trasversali sono state negative, spero che le siano stati testati anche gli altri denti vicini e lontani dalla zona per testare la sua soglia al dolore. Ci sono persone che pur avendo patologie non rispondono a questi stimoli solo perchè hanno una soglia molto alta al dolore a livello pulpare. Allora è l'esame clinico della profondità della carie, quello visivo e strumentale dello stato della dentina profonda e quello radiologico con Rx endorali che può portare alla diagnosi. Il problema è che saper leggere una Rx endorale, meglio se su pellicola perchè con più alta definizione, sembra una sciocchezza, ma sciocchezza non è. Bisogna saper cogliere i segni indiretti di sofferenza pulpare come la frammentazione della corticale ossea alveolare o l'aumento virtuale dello spazio parodontale periradicolare o il variare della direzione e frammentazione o assottigliamento o aumento o cambiamento di forma delle trabecole ossee periapicali. Tutti segni che indicano o una pulpite cronica in soggetto con soglia alta al dolore o semplicemente una iperemia attiva pulpare che fa entrare più sangue ma con la vena ancora sana per cui il sangue entra nel dente e vi rimane di più, creando pressione tanto da creare sofferenza ma esce con la vena che è sana e non si scatena il dolore. Solo quando anche la vena avesse patologia allora il sangue non potrebbe più entrare e la grande pressione in aumento costante scatenerebbe dolore forte e pulsante. Come vede le valutazioni clinica da fare sono molte per giungere alla Diagnosi e le può fare solo il suo Dentista che le avrebbe dovuto spiegare queste cose. Dovuto, insomma, personalmente le spiego, perchè trovo giusto che il mio paziente sappia tutto, altri invece no, non amano spiegare!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 14-12-2011
Gentile Sig.ra Anita, personalmente in questi casi preferisco effettuare una medicazione intermedia prima di eseguire la ricostruzione definitiva per vedere la risposta della polpa. Spesso se siamo in cavità profonde la polpa può nel corso del tempo raggiungere uno stato di iperemia reversibile e poi di iperemia irreversibile. I test spesso possono dare segni dubbi o addirittura falsi negativi/positivi. Una medicazione intermedia può risolvere questi dubbi. Comunque deve recarsi dal suo dentista che meglio di noi conosce la sua situazione. Cordiali saluti
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Pubblicato il 14-12-2011
Gentile sig.ra Anna , non è assolutamente possibile rispondere ai suoi quesiti, solo la visita accurata e Rx potranno aiutare a fare diagnosi e quindi prospettare una terapia;pertanto si rivolga al suo dentista che sicuramente risolverà i suoi problemi. Buongiorno
Pubblicato il 14-12-2011
Gentma Sigra Anita, vorrei sbagliarmi, mi pare però che il problema lo abbia evidenziato qualche settimana fa o, poco più. Quindi: se non siamo stati esaustivi la scorsa volta, come vuole che lo siamo adesso? Se mi sbaglio le chiedo sin da subito scusa. Cordiali saluti.
Pubblicato il 14-12-2011
Si affidi ad un collega esperto
Pubblicato il 14-12-2011
Gentile signora Anita, l'odontoiatria è una branca medica in cui specialisti altamente qualificati e specializzati seguono un iter diagnostico e terapeutico idoneo al singolo paziente ed al singolo caso. Il suo odontoiatra sa benissimo tutte le tappe di questo iter, per cui non deve far altro che fidarsi di lui. Non può certo andare ad elencargli la lista dei test che le sono stati consigliati, o a disegnargli la forma delle trabecole ossee periapicali...lui queste cose le sa, e farà indubbiamente del suo meglio per ripristinare la sua salute. Buone feste!
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Pubblicato il 14-12-2011
Sig. Anita, controlli se chi ha operato su di lei è iscritto all'ordine dei medici.
Pubblicato il 15-12-2011
Gentile Anita, se le ricostruzioni sono state fatte in composito, una possibilità è che, come può capitare, non vi sia una perfetta adesione tra il materiale da ricostruzione e il dente, lasciando spazio a questi fastidi. Si rivolga nuovamente al suo dentista e ne parli con serenità. Cordialità.
Pubblicato il 15-12-2011
Gentile Anita, perché non si rivolge al suo dentista, ponendo le stesse domande? Conoscendo la sua situazione chi meglio del collega può consigliarla? Cordialmente, Dr. Tommaso Martella.
Pubblicato il 18-12-2011
Andrebbe sempre specificato che la sostituzione di ricostruzioni profonde in amalgama indolenti puo' procurare aumenti di sensibilità o dolori sporadici alla masticazione, dovuti al fatto che magari il collega abbia dovuto pulire l'eventuale infiltrazione, avvicinandosi cosi' sensibilmente alla camera pulpare. è premura del suo dentista poi evitare eccessive mordenzature in prossimità o adottare l'utilizzo di sottofondi di cavità isolanti. Aspetti che si possa formare uno strato di dentina di riparazione tra la nuova ricostruzione in composito e la camera pulpare, altrimenti si rivolga nuovamente al suo dentista che sicuramente le prospetterà o di rifare la ricostruzioni, oppure inevitabilmente di devitalizzare gli elementi dentali in questioni
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