Un dente che ha subito un trauma sviluppa necessariamente un granuloma? Se si, in quanto tempo?
Scritto da ilaria / Pubblicato il
Salve, un mese e 20 giorni fa, ho avuto una sincope vaso vagale, trauma facciale con sub.lussazione estrusiva in senso palatale, dei denti 11 e 12 (incisivi centrali superiori)con perdita dell'articolo per precontatto. Fratture coronarica smalto-dentinale ma complicate del 21,22,12. Papille gengivali frontali superiori fluttuanti. Tumefazione labbro superiore e inferiore. Dopo 8 ore circa è stato effettuato il riposizionamento normale dei denti sub. lussati e splintaggio in composito e filo metallico con canini. Saturate le papille. Lo splintaggio è stato tolto dopo 20 giorni, i punti eliminati prima. Le gengive risultano compatte, ma i denti ancora lievemente mobili, i test di vitalità risultano positivi tranne per il 21 dove la sensibilità risulta molto lieve, l'11 invece risulta leggermente ingrigito ma molto sensibile. I rx endorale evidenziano microfratture dell'osso dentale. Qual'è la cura da effettuare? Un dente traumato sviluppa necessariamente un granuloma, se si in quanto tempo? La devitalizzazione con trattamento canalare previene il granuloma? E'necessaria? E' possibile che l'rx endorale riporti già un granuloma dopo solo un mese? E' possibile che il granuloma mi sia stato indicato dal dottore tra l'11 e il 21, non dovrebbe comparire all'apice del dente in realtà ? E' possibile evitare la capsula? Il dente devitalizzato non necessita di un perno in quanto provvisto della propria radice intatta, vero? Perno servirebbe in realtà per reggere la capsula, giusto? Io vorrei ovviamente nei limiti del possibile, un trattamento meno invasivo possibile, posso sperare nel recupero della funzionalità dei denti, e della loro estetica, e in quanto tempo? Grazie per l'attenzione. Attendo la risposta. Ilaria
Pubblicato il 23-10-2012
La sua (comprensibile) apprensione le ha generato una bella confusione. Adesso credo sia meglio che un dentista le spieghi per filo e per segno tutto ciò che si può fare per conservare i suoi denti. Temo che i suoi denti siano già in sofferenza e che potrebbe rendersi necessaria la terapia canalare, che se ben eseguita presenta un bassissimo grado di possibilità di sviluppare lesioni apicali. Per ripristinare invece la forma dei suoi denti potrà spaziare tra la semplice odontoiatria conservatrice e la protesi, con bellissimi risultati se eseguita da mani capaci. Non tema che si troverà una soluzione soddisfacente. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 23-10-2012
Dopo un trauma, bisogna controllare con visite periodiche costanti che il dente non perda vitalità. Uno dei possibili test è il banale test del ghiaccio. Se, andando avanti nel tempo, il dente smette di rispondere agli stimoli termici è probabile (si deve vedere anche rx etc) che si debba devitalizzare perchè sta perdendo vitalità. Se non lo si controlla e non lo si fa quando era necessario, il dente può sviluppare una infezione (granuloma-ascesso etc) e richiedere terapie di urgenza (che però porteranno ugualmente, anche se in percentuale minore alla guarigione ed al recupero). Tutto cio' non si può sapere quando e se avverrà: un dente traumatizzato (non si dice traumato) può rimanere così per mesi o per anni e poi, solo ad un certo punto, dopo tanto tempo, richiedere di essere devitalizzato.. ma può anche insorgere precocemente anche solo dopo un mese..Lo splint (il bloccaggio con gli altri denti) invece ad un certo punto dovrà essere tolto, dopo un numero di settimane che il dentista ritiene congruo. Questo è servito per la lussazione, ovvero per la mobilità dei denti, che tramite questa specie di ingessatura torneranno, si spera, saldi nell'osso, se tutto guarisce.
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Pubblicato il 23-10-2012
Probabilmente non e' stato un grande trauma perchè lo splintaggio e' stato tolto dopo solo 20 giorni. Non e' detto che i denti sviluppino un granuloma; occorre eseguire l'esame di vitalita' settimanalmente per i primi due-tre mesi poi ogni mese. Se tutto va bene si esegue lo stesso l'esame di vitalita' ad ogni visita semestrale. I denti andranno ricostruiti, per adesso, con otturazioni, poi si vedra'. Sicuramente se uno di questi necessita una devitalizzazione sara' conveniente protesizzarlo. Il perno moncone non deve avere una funzione portante ma riempitiva; se ci affidiamo a un perno moncone come trave portante per una corona mettiamo a rischio di frattura radicolare il dente interessato.
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Pubblicato il 23-10-2012
Quanta Confusione c'è in Lei cara signora Ilaria. Stia tranquilla, sono "sciocchezze" ed il suo Dentista avrebbe dovuto spiegarle tutto in modo comprensibile e dovrebbe farlo ora !!! Ne parli con lui che conosce la sua situazione clinica e di vitalità pulpare in particolare. Fare una diagnosi in una situazione così è semplicissimo:prove termiche (una lastra endorale, una visita con percussione assiale e trasversale e cartina d'articolazione, le prove termiche che stabiliscano se il dente è in pulpite, in iperemia attiva, in iperemia passiva o in necrosi, un sondaggio di eventuali tasche parodontali ed un esame gnatologico),che le descrivo:le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo,esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare,la si scopre,il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato,ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria,ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale,una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea,ora LE SPIEGO LE ORIGINI ED IL SIGNIFICATO DI UN DOLORE PULSANTE: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!.se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esci più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti. IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 23-10-2012
Gentile Sig. Ilaria, un dente và devitalizzato solo se dopo un test di vitalità risulta in necrosi. Nei traumatismi la situazione va controllata periodicamente per molti anni, perché una necrosi può essere precoce, ma anche tardiva. Per questo motivo per ottenere un sorriso accettabile per prima cosa bisogna ricorrere ad ricostruzioni in composito. Dopo un certo lasso i tempo (lo deve decidere il suo dentista) si può procedere ad una riabilitazione migliore. Cordiali saluti
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Pubblicato il 23-10-2012
Sig. Ilaria, perché si pone tante domande visto che non è certo lei a decidere quali sono le migliori cure per il suo caso? Si affidi alle buone mani dell'odontoiatra che la sta curando parlando tranquillamente con lui senza cercare risposte che potrebbero allargare la confusione che già esiste.
Pubblicato il 23-10-2012
Un dente traumatizzato non necessariamente sviluppa un granuloma e non necessariamente va in necrosi, ma è da monitorare con visita, test di vitalità e rx endorale.
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