Mia figlia, a scuola, ha preso una botta agli incisivi superiori permanenti
Scritto da Angela / Pubblicato il
Buongiorno. Mia figlia a scuola durante l'ora di educazione motoria, scontrandosi con un compagno, ha preso una botta agli incisivi superiori permanenti. Ha 9 anni e porta un apparecchio ortodontico fisso (quello con le "piastrine", mi scuso per la mancata proprietà terminologica). Le è stata fatta una radiografia per verificare la vitalità dei denti (dalla quale non si capisce bene) e la prova del freddo e due denti risultano meno sensibili rispetto agli altri. La dentista la rivedrà la prossima settimana e parla, nel caso di vitalità in parte compromessa, di un'eventuale devitalizzazione. Volevo sapere se non ci sono altri rimedi per "recuperare" un po' la vitalità e se l'unica strada è davvero quella. Grazie.
Pubblicato il 13-03-2013
La tattica è corretta. L'apparecchio forse ora ha una funzione positiva di stabilizzazione. Essenziale e di vitale importanza l'igiene perfettissima sempre ma specialmente in questa fase (può essere determinante per richiedere la devitalizzazione se non si lava perfettamente, anche se fa male o è impaurita a passare lo spazzolino). Quanto alle cose da fare, oltre aspettare e verificare che i denti mantengano vitalità (meglio però il test elettrico molto superiore al ghiaccio per valutare), c'è il laser che grazie alla fotobiostimolazione LLLT (legga il mio articolo qui e nel mio sito), secondo numerose autorevoli ricerche di fonte USA e Australia, può contribuire a evitare la devitalizzazione.
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Pubblicato il 13-03-2013
Gentile Angela, la collega cui lei si è rivolta sta agendo correttamente seguendo i protocolli utili in questi casi e cioè di valutare periodicamente la vitalità dei denti traumatizzati e successivamente decidere in relazione al risultato dei tests. Stia tranquilla e segua i consigli della collega con fiducia. Cordialmente
Pubblicato il 13-03-2013
Cara Signora Angela, mi dispiace anzitutto per quanto è accaduto a sua figlia. Sappia che la Scuola è responsabile dal punto di vista Medico-Legale per l'accaduto e può quindi richiedere i danni. Si rivolga ad un Avvocato e ad un Medico Legale meglio se Dentista Legale. Per la sospetta necrosi da trauma, giustamente verificata dalla sua Dentista, sappia che un trauma può creare una sofferenza alla polpa del dente. La Polpa è l'insieme di arteriole, vene, linfatici e sistema nervoso del dente. Si potrebbe trattare di una iperemia attiva per sofferenza arteriosa, del tutto reversibile dovuta allo stress traumatico del peduncolo vascolare del dente e della sua polpa (nervo)provocando un danno arterioso che scomparirebbe! Se invece si trattasse di iperemia passiva, ossia di un danno venoso, che porterebbe alla pulpite e quindi a dover curare endodonticamente il dente (devitalizzazione), lo vedrà nei prossimi giorni la sua Dentista. Tutto questo lo sa solo la sua Dentista, ne parli quindi con Lei con piena Fiducia!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 13-03-2013
Sig. Angela,lei è in buone mani.
Pubblicato il 13-03-2013
Gentile Sig.ra Angela, purtroppo non rimane altro che aspettare. Dopo un trauma spesso i test di vitalità sono dubbi e incerti. Dopo un lasso di tempo variabile ritornano ad essere attendibili. Pertanto la dentista sta agendo correttamente. Cordiali saluti
Pubblicato il 13-03-2013
Cara Angela, in tali situazioni occorre molta pazienza e molto tempo. I tests di vitalità, e sopratutto quello elettrico hanno in genere scarsissima affidabilità. Bisogna attendere e valutare la situazione per i sei mesi successivi a meno di eventi di tipo ascessuale o algico. Chiarimenti molto interessanti si possono ottenere mediante esame rx endorale con opportuni centratori per valutare un eventuale allargamento dello spazio parodontale. Non bisogna avere alcuna fretta a devitalizzare i due denti, atto irreversibile e invalidante per una bimba di 9 anni. Risulta abbastanza infrequente la morte pulpare per trauma nei soggetti di così giovane età per cui la decisione non deve essere precipitosa. Personalmente non ho mai visto o sentito di sicuri effetti mediante biostimolazione laser. Preferisco affidarmi ad esperienze cliniche convalidate nel tempo. Cordiali saluti Michele Lasagna.
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Pubblicato il 13-03-2013
Gentile paziente la terapia proposta è corretta, il tempo sarà maestro. Cordiali saluti
Pubblicato il 13-03-2013
Se la vitalità è solo compromessa e non perduta, l'unica via è quella di non fare nulla e di riprovare le prove di vitalità periodicamente: la polpa dentale ha possibilità di ripresa. Solo qualora le prove di vitalità diventino chiaramente negative è indicata la terapia canalare per asportare il tessuto pulpare necrotico (non è esatto parlare di devitalizzazione in quanto si procede solo quando il dente sia già devitalizzato in conseguenza del trauma. Prof.Giuliano Falcolini, già docente ordinario di Pedodonzia presso l'Università di Sassari
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Pubblicato il 13-03-2013
Fermo restando che i risultati dei test possono dare risultati non veritieri nei primi giorni successivi al trauma. Vanno ripetuti a distanza di sei mesi, e poi a scadenze regolari, perchè la necrosi, se sopraggiunge, può farlo anche a distanza di anni. In caso di necrosi accertata comunque l'unica soluzione è devitalizzare. Cordiali saluti
Pubblicato il 14-03-2013
Concordo con la risposta del dott. Francini. Cordiali saluti.
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