Il Dentista mi ha diagnosticato una frattura verticale
Scritto da giuseppe / Pubblicato il
Gentilissimi dottori, vorrei raccontarvi in breve quanto mi è successo ad un premolare superiore ed avere vostre delucidazioni in merito. Ho un premolare superiore che da qualche anno mi dava un lieve fastidio quando ci mastico sopra (probabilmente aveva una micro frattura) l'altro giorno mangiando dei cereali, ho masticato una pietruzza ed ho sentito un piccolo crac con un leggero dolore, sono andato dal dentista e mi ha diagnosticato una frattura verticale, dicendomi che dalla radiografia fatta si riusciva appena appena ad intravedere un alone che poteva indicante la profondità della frattura che in in ogni caso non arriva fino alla radice del dente, in effetti il dolore non è stato eccessivo. La sua proposta è stata quella di intervenire a togliere il frammento che si è lesionato ed una volta intervenuti si doveva scegliere se estrarre il dente o devitalizzarlo con successiva ricostruzione. A dire la verità sono rimasto interdetto e mi sono chiesto se non era possibile trovare una soluzione per ripristinare la parte lesionata con altre tipologie di interventi? sono passati quasi dieci giorni, evitando di mangiare da quel lato, ed il dente non mi fa male e non è neanche sensibile al caldo o al freddo, quali sono le indicazione per optare su una soluzione che mira al restauro del dente senza devitalizzarlo o addirittura toglierlo
Pubblicato il 07-05-2014
Caro Signor Giuseppe, non è chiaro quanto dice perchè sembrerebbe che la frattura verticale interessi solo la corona dato che afferma "non arriva fino alla radice del dente". Il suo Dentista ha detto quello che si deve fare. Parla di scelta perchè evidentemente, dati i costi diversi lei avrà mostrato dubbi. Dal punto di vista Medico si deve salvare. L'unica cosa di cui non si è parlato è che se la frattura si estendesse sotto gengiva, bisognerebbe attuare un allungamento della corona clinica ossia della parte di radice che emergesse dalla gengiva, per portare fuori la parte distrutta o fratturata. Questo lo si fa con una Gengivectomia o un Lembo riposizionato apicalmente dopo osteotomia-osteoplastica. La prima se si fosse in presenza di adeguata banda di gengiva aderente e la seconda se questa non fosse sufficiente ma ci fosse solo mucosa alveolare o problemi di estetica! Questo perchè la gengiva dopo la riabilitazione conservativa o protesica che fosse della corona dentale, deve poter inviare nella radice le fibre epiteliali e connettivali che costituiscono l'attacco al dente e che ad una struttura artificiale fatta sottogengiva non si potrebbe inserire causando la perdita del sigillo gengivale e la formazione di una tasca parodontale iatrogena! Stia tranquillo, così facendo, la terapia è eccellente! Ne parli col suo Dentista! Le lascio un Poster di patologie e fratture simili e curate come descritto ed in bocca da ormai 25/35 anni in piena salute a dimostrazione che i denti si devono curare perchè sono un patrimonio insostituibile. Cari saluti.
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Pubblicato il 07-05-2014
Se il dente è completamente asintomatico a caldo/freddo e lei riesce a mangiarci sopra senza avvertire dolore (deve comunque provarci), può limitarsi a restaurare la parte rotta...ma cosa significa "togliere il frammento lesionato"? Ha rotto una parete? Nel caso questa parte di dente rotta si muoverebbe leggermente e le causerebbe comunque sistematico fastidio alla masticazione. Nel caso sia presente una parete rotta, questa è da rimuovere, comunque, e, da lì, sulla base di ciò che resta del dente, si decide come procedere: l'estrazione è ovviamente l'ultima opzione (la frattura dovrebbe essere molto profonda e coinvolgere interamente una o più radici), la devitalizzazione solo se necessaria e la ricostruzione ovviamente sì; può essere necessario anche un piccolo intervento chirurgico parodontale (allungamento di corona clinica) per esporre struttura dentale sana e poter ricostruire correttamente. Non mi è chiaro neanche il fatto che il collega, leggendo quello che scrive, parli di una frattura non profonda ma che comunque si intravede tramite un alone radiografico....?? Dove è presente questo alone? Tenga conto che, le fratture, per essere visibili radiograficamente devono essere estremamente estese; in caso di dubbio il collega potrebbe aprire un lembo esplorativo e valutare dove la frattura arriva, seguendone la rima del percorso. Quindi, in sostanza, come vede, non ho elementi sufficienti per risponderle, ma posso soltanto darle indicativi ed opzioni terapeutiche generiche e non specifiche per il suo caso.
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Pubblicato il 07-05-2014
Come dicono saggiamente i colleghi, bisogna vedere bene cosa è successo: se c'è una parte fratturata, bisogna rimuoverla e vedere in sostanza cosa "rimane" del dente.. Se il tessuto dentale rimanente è sufficiente per ancorare una ricostruzione valida (con o senza devitalizzazione) tramite tecniche di conservativa o capsula, allora il dente si salva. Viceversa andrà purtroppo tolto. Bisogna vedere se e quanto dente si perde con questa ipotetica frattura...
Pubblicato il 07-05-2014
Salve, da quello che lei ha scritto risulta un pò di confusione sia nella diagnosi che nelle terapie proposte. Presumo perchè è sempre difficile per chi non è della materia riferire diagnosi e terapie. Concordo con quello che hanno espresso i miei colleghi nelle risposte precedenti ed aggiungerei una domanda: si fida del dentista che l'ha visitata? se la risposta è si, proceda con quanto il collega le propone facendosi prima spiegare meglio diagnosi e terapia. Se la risposta è no, cerchi un professionista che le dia empatia e fiducia. La fiducia nel proprio curante, unita ad una buona capacità diagnostica e terapeutica dello stesso è basilare per procedere nelle cure
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Pubblicato il 07-05-2014
Bisogna fare l'anestesia e valutare se c'è una mobilità di parte del dente, cioè una separazione in due frammenti, se è così, il dente ha la frattura e i due frammenti non si possono assolutamente "saldare" insieme. In questi casi io estraggo il frammento più mobile dei due, cioè quello che di solito è il più piccolo e più superficiale e poi valuto la parte residua: se la radice è abbastanza lunga, si può, con varie tecniche, rendere esterna la linea di frattura e se c'è la polpa troppo superficiale o, addirittura, esposta il dente si deve devitalizzare, poi si può ricostruire ed, eventualmente incapsulare.
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Pubblicato il 07-05-2014
Gent.mo Sig. Giuseppe, quello che le è stato riferito dal suo dentista è quello che legge in queste risposte per cui si fidi del suo dentista. Un dente fratturato non si può "risaldare" come un osso rotto, su questo deve fare un atto di fede.
Pubblicato il 07-05-2014
Sig. Giuseppe, un po' di colla con bel morsetto risolve tutto, questa è la risposta che vorrebbe, ma in realtà a lei non resta che affidarsi alle buone mani del suo odontoiatra, lasciando a lui ogni decisione senza e soprattutto senza volergli insegnare nulla; non creda che in internet ci sia il massimo della scienza, qui non c'è nulla che non può anche conoscere il suo odontoiatra.
Pubblicato il 07-05-2014
Se c'è una frattura verticale masticandoci sopra dovrebbe avvertire quanto meno un fastidio. Se la frattura non coinvolge tutta la radice il dente non va estratto ma salvato. Se la frattura è coronale in genere si procede eliminando il frammento più piccolo e mobile e poi si valuta se è necessario devitalizzare o meno. Successivamente, in base all'entità del danno, si ricostruisce o si realizza una corona. Purtroppo non ci sono altre soluzioni. Cordiali saluti
Pubblicato il 07-05-2014
Ma fidarsi del proprio dentista no?
Pubblicato il 08-05-2014
Quanto detto dal suo dentista é corretto. lo ascolti. Cordiali saluti
Pubblicato il 08-05-2014
Gentile sig. Giuseppe, sappi che le fratture verticali sono un dramma nella conservativa in quanto il dente non può essere saldato come lei pensa, pertanto si affidi al suo dentista di fiducia che sicuramente troverà la soluzione ideale al problema che lei ha prospettato. Cordialmente
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