Il linfonodo laterocervicale può essere dovuto all'infiammazione che ho nella bocca?
Scritto da Marco / Pubblicato il
Buongiorno Volevo sottoporvi il mio problema, da circa 2 mesi mi è uscito un linfonodo laterocervicale, il referto delle 2 ecografie effettuate risulta un linfonodo di tipo reattivo di 7 mm, questo mi è uscito in concomitanza di un paio di giorni che avevo sensibilità in tutti i denti, ho iniziato le cure dal mio dentista il quale ha riscontrato 6 denti con inizio di piorrea, altri 2 denti da devitalizzare è parecchio tartaro, la sensibilità in quei 6 denti è da circa 2 anni che li ho e mi sono deciso tardi ad andare a farmeli vedere, la mia domanda è: il linfonodo laterocervicale può essere dovuto all'infiammazione che ho nella bocca? Ho effettuato esami del sangue con emocromo completo, è risultato tutto nella norma. Grazie in anticipo Buona giornata Marco
Pubblicato il 11-06-2019
Buongiorno, premesso che senza visitarla direttamente non è semplice risponderle, sicuramente la situazione orale che ci descrive non è delle migliori e potrebbe dare reazioni locali o sub - locali a livello linfonodale (la zona è quella). Innanzitutto risolva le problematiche dentali, sempre monitorando i linfonodi e valutando eventuale risoluzione della linfo-adenopatia stessa.
Pubblicato il 11-06-2019
Buongiorno, forse a tutto quel cataclisma dentale bisognava pensare con un po' di anticipo, certo che, pur anche senza riscontri clinici od obiettivi che ci fornisce la sua mail, una reazione linfonodale latero-cervicale è comprensibile ma bisogna intanto risolvere le problematiche parodontali e monitorare clinicamente e con qualche esame ematochimico o altro l'andamento dei linfonodi.
Pubblicato il 11-06-2019
Sicuramente si.. Il linfonodo drena infezioni dalla bocca e reagisce ad esse in questo modo qui. Quindi si preoccupi di mettere a posto la bocca, ed il linfonodo tornerà normale
Pubblicato il 11-06-2019
Caro Signor Marco, buongiorno. Certamente può essere in relazione ma ha dimensioni piuttosto rilevanti. Via Web non si può dire niente! Azzardare un a diagnosi via on line, anche se sembrerebbe correlato con la malattia Parodontale che le è stata diagnosticata e spero curata, è impossibile e pericoloso dato che esistono i tumori della bocca! Non sarà, non ne ha le caratteristiche! Ma, a tale scopo, clinicamente bisogna rilevare la mobilità sui piani mucosi sottostanti, la dolenzia provocata , la consistenza alla palpazione, la presenza di margini in rilievo e non ben definiti, se sia presente un mal di gola non spiegabile, se presenta parestesie linguali, irrigidimenti della lingua, difficoltà a pronunciare alcune parole ed una infinità di altre manifestazioni che portano con una valutazione Semeiologica medica al sospetto diagnostico ed alla Diagnosi Differenziali di una infinità di patologie diverse, dalle più banali alle più serie non trascurando le patologie Sistemiche (generali) di altri Organi ed apparati che possono dare una linfoadenopatia in una qualsiasi stazione linfatica! Questa è Clinica Medica, Medicina Internistica ed il Dentista deve avere la cultura necessaria per avere il "sospetto Diagnostico" senza il quale non si arriverebbe mai ad una analisi semeiologica locale e generale e quindi ad una Diagnosi corretta e alla relativa terapia! Cari saluti.
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Pubblicato il 11-06-2019
Sig. Marco, che vantaggi da sapere se c'è correlazione con i linfonodi? Si faccia curare i denti poi se i linfonodi regrediscono, avrà conferma della loro correlazione.
Pubblicato il 12-06-2019
Buongiorno gentile Marco. Il suo racconto è molto approssimativo per poterle dare una vera risposta. Mancano sia i dati clinici oggettivi sia i valori degli esami ematochimici. La risposta ecografica è solo una conferma della presenza di uno stato infiammatorio, reattivo, di natura che però resta da determinare. Posso solo dire che è possibile una relazione causale tra la condizione infiammatoria cronica che ha in bocca (chiamata più correttamente parodontite) e la presenza di un linfonodo laterocervicale ingrossato magari proprio dal lato più colpito. Occorre però fare indagini approfondite, sia per effettuare un corretto inquadramento patologico della sua parodontite (e conseguentemente terapeutico) sia una valutazione più approfondita del quadro linfonodale per escludere altri rischi di natura infettivologica, ematologica ed infine immunologica, Ma occorrerebbero altre figure professionali, il dentista non basta.
Inoltre tenga presente che anche se l'origine dell'ingrossamento linfonodale fosse parodontale, occorrerà del tempo per un rientro sia della patologia di fondo che delle dimensioni del linfonodo. Senza contare che anche la durata della terapia può protrarsi, sia per la natura cronica della parodontite che per la sua naturale tendenza a recidivare. Con la ovvia conseguenze per lei che dovrà continuamente monitorare e curare il suo stato parodontale negli anni a venire.
Ma questo glielo spiegherà meglio il suo Dentista, perché oggi la parodontite si cura e si controlla negli anni con perdite dentarie minime.
Cari saluti.
Inoltre tenga presente che anche se l'origine dell'ingrossamento linfonodale fosse parodontale, occorrerà del tempo per un rientro sia della patologia di fondo che delle dimensioni del linfonodo. Senza contare che anche la durata della terapia può protrarsi, sia per la natura cronica della parodontite che per la sua naturale tendenza a recidivare. Con la ovvia conseguenze per lei che dovrà continuamente monitorare e curare il suo stato parodontale negli anni a venire.
Ma questo glielo spiegherà meglio il suo Dentista, perché oggi la parodontite si cura e si controlla negli anni con perdite dentarie minime.
Cari saluti.
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