Vorrei un parere circa il mio vissuto ortodontico
Scritto da Sonia / Pubblicato il
Buonasera, vorrei un parere circa il mio vissuto "ortodontico". Ho indossato dall'età di 10-11 anni apparecchi ortodontici col fine di ridurre il diastema degli incisivi centrali, a fasi alterne. Mi spiego meglio : All'età di 10-11 anni ( non ricordo con esattezza) mi sono per la prima volta rivolta ad un ortodontista per ridurre il diastema dei denti centrali( per fini esclusivamente estetici). Il dentista inizialmente mi ha proposto di indossare un particolare apparecchio mobile ( aveva delle "palline" ai lati che spingevano a livello delle guance) e mi consigliò di fare degli esercizi di riposizionamento della lingua ( spingevo con la stessa verso i denti) consistenti nell'apporre degli elastici sulla lingua chiudere e riaprire la bocca osservando lo spostamento degli elastici poichè riteneva che l'abitudine che ho conservato sino all'età di 6(massimo 7) anni di "ciucciare il pollice" avesse indotto un un cattivo movimento della lingua ( spinge verso i denti, non si appoggia al palato). Sinceramente, trovando la cosa piuttosto noiosa e non comprendendone sino in fondo l'importanza ero alquanto restia ad ascoltare i suoi consigli, il mio dentista decise di procedere direttamente con l'apparecchio ortodontico che ho portato per 3 o 4 anni durante i quali mi sono anche sottoposta ad "micro-intervento" consistente nell'incisione del frenulo, per ben due volte e ho fatto un'otturazione agli incisivi laterali al fine di ingrandirli così da ridurre gli spazi tra gli incisivi centrali. Una volta terminato il trattamento, i miei denti erano perfettamente chiusi ma hanno ricominciato a riallargarsi così mi sono rivolta ad un altro ortodontista il quale ha affermato che ciò che ha causato una recessione dei miei denti allo stato iniziale è stata la mancanza di un bite di mantenimento al termine del trattamento ortodontico. Così ho rimesso un apparecchio ortodontico per 2-3 anni ( arcata superiore per ridurre il diastema, arcata inferiore per portare in avanti il canino inferiore leggermente spostato verso l'interno della mandibola) . Al termine del trattamento ho indossato un bite di mantenimento (prima di prendere l'impronta del bite ho fatto un'otturazione con cui ho ingrandito gli incisivi laterali molto piccoli, così da ridurre gli spazi tra incisivi laterali e centrali). A distanza di tempo ho accusato forti mal di testa e dolori "alle orecchie" per cui mi sono rivolta ad un otorino il quale mi ha fatto notare che il dolore dipendeva non dalle orecchie ma da una cattiva chiusura mandibolare (uno scatto mandibolare verso sinistra che in passato non credo facessi) Così mi sono recata allo studio ortodontico a cui mi ero rivolta l'ultima volta e ho iniziato ad indossare una lunga serie di bite ( sia morbidi che rigidi). Indossavo, dunque, bite di mantenimento di giorno e bite volti al ridefinire la chiusura mandibolare di notte. I dolori di testa sono aumentati e ne ho accusati altri a livello mandibolare, alla cervicale e sempre più verso le orecchie. Mi sono, così, rivolta ad un ennesimo dentista il quale mi ha spiegato che il continuo indossare apparecchi ortodontici e bite ha comportato questi fastidi ( ha dichiarato, infatti, esser contrario all'uso di queste mascherine) e che una chiusura "laterale" della mandibola, non necessariamente causa dolori a livello dell'articolazione temporomandibolare ma che probabilmente vi era uno scompenso generale nel movimento del corpo. Mi ha consigliato di non indossare più nulla e rivolgermi ad una fisioterapista per iniziare la pratica "cranio-sacrale). E così ho fatto. Non ho trovato un grande giovamento da questa pratica ( più che altro comporta un rilassamento, quindi per i giorni successivi ho l'impressione di star meglio, dopodichè ricominciano gli stessi dolori). Successivamente mi sono sottoposta ad un molaggio in seguito al quale ho tratto giovamento per qualche settimana ( scomparsa del "tick" mandibolare, non necessità di aprire e chiudere la mandibola, diminuzione dei dolori mandibolari ma persistenza di dolori di testa, occhi etc..) dopodichè ho cominciato a riaccusare questi fastidi anche se in forma meno acuta rispetto al passato. I miei denti nel frattempo hanno ricominciato a riallargarsi ( anche se non sino al punto in cui erano ab origine) così il dentista in questione mi ha consigliato di provare l'invisalign accostando la terapia ortodontica alla tecnica cranio-sacrale anticipandomi che al termine della terapia avrei dovuto indossare bite di mantenimento di notte ( bite che proprio lui inizialmente aveva denigrato), un po' sconcertata e piena di sfiducia nei confronti dei dentisti, mi chiedo se sia il caso o meno di ricominciare un trattamento ortodontico anche se mediante mezzi innovativi come l'invisalign. Ho il timore che sarebbe solo un mezzo di lucro per il dentista, piuttosto che frutto di benessere ed un miglioramento estetico per me. Perciò vorrei un parere sulla veridicità di ciò che mi è stato detto dai vari dentisti e delucidazioni circa la utilità o meno di questo invisalign. Ringrazio sin da ora per la disponibilità e chiedo venia per esser stata alquanto prolissa nel racconto. Attendo una risposta Sonia
Pubblicato il 03-02-2015
Cara Signora Sonia, buongiorno. Intanto non confondiamo per favore il Bite con la contenzione post-ortodontica! Sono due cose differenti! Le faccio innanzitutto i complimenti per la chiarezza di esposizione. E' stata molto esaustiva e completa. Le devo dire però che noi, almeno io, non siamo e quindi preciso non sono Giudice ma sono un Medico Specialista in Odontoiatria e Protesi Dentaria e Parodontologia . I Giudici li trova in Tribunale! In ogni caso cercherò di spiegarle qualcosa sull'Ortodonzia, sul Bite e sulla Gnatologia e Posturologia! Inizio il mio discorso sulla Gnatologia incominciando a parlarle del Bite, non perché si la cosa più importante ma perchè il Bite è un'arma a doppio taglio ed è bene saperlo subito perché se ne abusa troppo! Non è il toccasana! Soprattutto lo si deve usare per brevi periodi e nel modo giusto! Il bite in sostanza serve per far dimenticare al cervello la posizione attuale e farlo diventare una "tabula rasa" per ricercare la sua originale posizione ed arrivare così alla terapia vera e propria che può essere con semplice ma fine e complesso allo stesso tempo molaggio selettivo, protesi od ortodonzia a seconda della situazione clinica. La placca di riposizionamento fondamentalmente serve per ricercare una posizione terapeutica con corretta dimensione verticale, equilibrio della funzione muscolare dei due lati della faccia e cambiamento della posizione dei condili e dei menischi delle ATM. Ovvio che prima bisogna fare una diagnosi accurata sul fatto che si tratti di una patologia ascendente o discendente, ma questo è ovvio ed ogni Gnatologo lo sa. Ovvio ancora che placche di riposizionamento e bite vengano costruite per quel paziente e con studio su articolatore a valore medio, almeno, o meglio individuale. Tutto questo poi deve essere completato da un ceck up ortodontico completo e da una analisi cefalometrica di angoli e piani reperiti su una teleradiografia con riferimento anche a foto del profilo e di fronte! Se tutto questo fosse stato fatto, sarebbe importante saperlo! La costruzione del Bite Plane rilevando prima la posizione spaziale del piano occlusale e del movimento di Bennet, con un Arco Facciale di Trasferimento su un Articolatore a valore Medio, almeno, è , almeno a mio avviso , importante. E' importante quindi fare la registrazione con arco facciale della posizione spaziale delle sue arcate rispetto alla base cranica e se ha misurato il movimento di bennet, il movimento tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Sempre ovviamente a mio avviso! L'aumento della dimensione verticale di cui parla non ci deve essere ed è "pericolosa" gnatologicamente parlando. La Gnatologia ha tante "sfaccettature e prospettive di visuale diagnostica e terapeutica. La mia è questa, oltre al consulto di un Posturologo e ad esami Computerizzati podometrici, come vedrà nel Poster che le lascio. Le sembrerà "banale" ma il Suo Dentista solo ha ben presente la sua situazione Clinica ma essendosi rivolto a noi e quindi anche a me, devo Professionalmente risponderle perché nel momento in cui chiede ed io rispondo, è come se "diventasse un mio paziente" , per così' dire ed ho l'Obbligo Deontologico e Professionale di Rispondere al Meglio! Quindi , assolutamente niente da dire dell'operato del suo Dentista, non mi permetterei mai e non avrei neanche elementi per dire cose diverse. Ma tant'è! In conclusione, Fiducia e Stima nel suo Dentista sono fondamentali anche se Lei Gli ha usato una "scorrettezza" nel cercare altrove, e nel Web, altre risposte o conferme! Spero di essere stato Chiaro. Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide. Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile,perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura,sia che essa sia discendente ,ossia a partenza da una malocclusione ,sia che essa sia ascendente,ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. Bisogna valutare se la Patologia sia Ascendente, cioè a partenza da una "alterazione" della postura o Discendente ossia a partenza da una primaria patologia Gnatologica.Che dirle ancora: Tenga presente che la GNATOLOGIA studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione",precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione,(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura.Non ci vuole niente a fare una Diagnosi. Basta fare una Visita Clinica "abbracciando" in particolare la Gnatologia. Bisogna valutare il suo reale stato di allineamento occlusale secondo una curva occlusale che è la curva di Spee, leggermente concava verso l'alto e convessa verso il basso e che definisce il piano occlusale posteriore e che in ogni paziente è come se fosse una impronta digitale dato che è personalissima ed è solo di quel paziente! Inoltre bisogna valutare il normale rapporto occlusale cuspide fossa e i rapporti con le Tre Curve cosiddette di Compensazione, ossia le curve di Spee (di cui le ho già parlato), di Wilson e Monsen. Completando con una analisi del giusto rapporto occlusale nelle tre disclusioni canine, incisiva e in Relazione Centrica ed in Relazione Abituale Fisiologica e se esista una Long Centric. e palpazione del muscolo Pterigoideo Esterno che è il primo che va in contrattura (contrazione dolorosa) se ci fosse una patologia delle Articolazioni Temporo Mandibolari che bisogna palpare per rilevarne i rumori che sono diversi e indicano patologie diverse! Tutto questo, e tanto altro, porta ad una corretta diagnosi. Si faccia visitare da un bravo Gnatologo. Ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità, perchè senza averla visitata non è possibile, infine ci sono terapie di riabilitazione neuro muscolo-occlusale, della postura della lingua e della sua fisiopatologia e della deglutizione. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile" sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare e non lo si può spiegare in due parole, tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio, senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso di persona. Bisogna valutare il "discorso miofunzionale e di postura della lingua" e sappia che le valutazioni da fare sono molto più complesse di quanto creda. Oggi esistono esami elettromiografici di superficie per l'analisi funzionale e non solo morfologica che misurano le attività elettromiografiche in occlusione centrica con contrazione di gruppi muscolari specifici in particolari e diverse situazioni contrattili e registrando degli indici ben precisi. Ora esistono anche teleradiografie particolari che permettono di sovrapporre lo scheletro e il profilo fotografico per meglio fare queste valutazioni (stereofotografia che sincronizza il viso del paziente co il volume osseo, quindi, volumetrica). Banalmente forse, per lei, le dico : "Senza tutto questo che le ho spiegato e tanto altro che non posso certo spiegarle via Web, non posso rispondere, in modo professionale, deontologico e corretto"!!! Cari saluti
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Pubblicato il 03-02-2015
La sua lunghissima trafila odontoiatrica può alle volte essere causa di disturbi: non pensare assolutamente che può essere stata danneggiata per poterla trattare a lungo. NO. Le problematiche nascono dopo un trattamento perchè è stato rotto un equilibrio e non si è riusciti a crearne uno perfetto dopo il trattamento. Forse sarebbe stato necessario e utile anche un aiuto dal logopedista che le consiglio di avere ora con Invisalign ma per il resto lasci stare. La medicina è complicata ed i problemi non sempre appaiono chiari. Faccia il trattamento ora e lo finisca bene e non rinvanghi il passato. Cordialità
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Pubblicato il 03-02-2015
Aveva ragione il primo dentista. L'unico appunto che posso muovergli ( ma solo da ciò che si desume dal suo racconto ) è di non averle fatto ben capire quanta importanza aveva ( ed ha ) la dinamica della sua lingua. Che è alla base di tutta questa storia, sovrapponibile in toto a tante altre che mi sento ripetere con una certa frequenza in studio, occupandomi da diversi anni di dinamiche linguali. La lingua deve giacere sul palato e quando deglutisce non deve mai spingere sui denti che, altrimenti, si trovano a sobbarcarsi un carico di duemila chilogrammi al giorno - sia pure frazionati: la lingua scarica circa 1 kilo ad ogni deglutizione, che avviene 1800/2000 volte al giorno. Lei può subire ogni tipo di spostamento ortodontico e può portare qualunque contenzione ma se non si risolve il problema causale diventa tutto inutile; la lingua spinge sulla contenzione ed i muscoli vanno in ipertono ( cefalee muscolo-tensive, tensioni al collo etc ), la lingua spinge sui denti senza contenzione e i denti si riaprono. Tralascio la trattazione sui rapporti tra dinamiche linguali, click articolari, serramenti, malocclusioni, catene muscolari e rapporti neurologici perché sarebbe troppo lunga e non è questo il contenitore adatto. Come se ne esce? Facendo -SERIAMENTE- la Terapia Miofunzionale. S'informi in rete.
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Pubblicato il 03-02-2015
Gentile Sig.ra Sonia, mi pare di capire che in passato è stata diagnosticata una deglutizione atipica. Siccome afferma che non ha capito molto il senso degli esercizi penso che non è stata risolta. Pertanto è impossibile che si corregga il diastema. Sicuramente poi adesso la sua occlusione non è più fisiologica visto i problemi. Pertanto consiglio di cercare un bravo gnatologo che sappia risolvere il suo caso. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-02-2015
Sig. Sonia, non penso che la tecnica di mascherine da lei citata, creata e gestita completamente da laboratori stranieri, risolva completamente tutti i suoi fastidi! In questi casi molto difficili da gestire, occorre una certa disponibilità da parte vostra a convivere con qualche fastidio e tanta esperienza ortognatodontica.
Pubblicato il 04-02-2015
Io non sono un ortodonzista, premetto questo, ma mi sembra di ricordare che le hanno dato un byte di mantenimento. Ciò può avere i suoi contro soprattutto durante la notte perché bisogna vedere il caso iniziale di partenza. Questi byte di mantenimento spesso sono indicati per chi ha già una parafunzione tipo il bruxismo. I byte di mantenimento diurni non esistono se in particolari circostanze perche' durante il giorno portiamo a contatto i denti solo nella fase di deglutizione e qui bisogna conoscere un po' di fisica e ripeto solo in casi eccezionali. la contenzione può essere fatta con degli splintaggi e poi bisogna vedere la partenza e la fine del trattamento ortodontico per poter dire e valutare, altrimenti sono solo parole perché ognuno deve esporre il suo sapere. Cordiali saluti
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Pubblicato il 04-02-2015
La suaè un'esposizione estremamente dettagliata e precisa. Capisco che lei sia demoralizzata dopo tutta questa lunga e, apparentemente senza fine, trafila. Capisce bene anche lei che, via internet, per qualsiasi collega, darle un contributo significativo e risolutivo per il suo caso non è possibile. Verissimo il discorso del collega Spagnoli ("è stato rotto un equilibrio e non si è riusciti a crearne un altro"), e anche io non me la sento di colpevolizzare i Colleghi che l'hanno trattata (magari avranno sbagliato, ma parto sempre dal presupposto della buona fede). Allo stato attuale, senza troppo pensare al passato, deve scegliere ed affidarsi ad un dentista che sia specializzato in Gnatologia ed Ortodonzia (terapia ortodontica - bite occlusali etc etc saranno dal collega stabiliti),er iniziare e proseguire un trattamento che, spero per lei, sia quello definitivo e risolutivo. Vada e si faccia seguire da qualcuno di cui si fida (la componente motivazionale e di fiducia da parte del paziente è molto rilevante), non necessariamente affidandosi a metodiche innovative (nulla contro la procedura Invisalign, ma tenga conto che si tratta di trattamenti in cui prevalgono le finalità estetiche a quelle funzionali), ma affidandosi a qualcuno veramente capace visto che comunque il suo, da caso clinico relativamente semplice, è diventato un complesso caso gnatologico - ortodontico che le sta peggiorando significativamente la qualità della vita.
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