Ad inizio 2016 ho subito un intervento chirurgico di rimozione di una cisti odontogena
Scritto da Marta / Pubblicato il
Gentili dottori, scrivo per chiedere un consiglio su uno gnatologo a cui rivolgermi.
Ad inizio 2016 ho subito un intervento chirurgico di rimozione di una cisti odontogena di circa 2 cm con doppia apicectomia dei denti 24 e 25, con anestesia locale. Intervento effettuato da un chirurgo maxillo-facciale, concordato con il mio odontoiatra. L'esame istologico della cisti ha escluso che si trattasse di qualcosa di peggiore. Sin da subito ho avuto forti dolori a tutta la zona operata e pochi mesi dopo mi è stato consigliato di fare un nuovo intervento, in questo caso di revisione delle apicectomie, con anestesia totale questa volta. Fatto questo nuovo intervento e, sebbene il mio viso fosse rimasto leggermente gonfio, per qualche mese non ho accusato dolori, né fastidi. Dopo circa 5 mesi dal secondo intervento ho cominciato ad accusare dolori fortissimi e costanti in tutto il viso, accompagnati da mal di testa. La tac cone beam effettuata a 6 mesi dal secondo intervento, visionata anche da un nuovo chirurgo maxillo-facciale e da un nuovo odontoiatra, ha confermato che non c'è recidiva e che l'osso si sta riformando senza problemi. A questo punto, visti i dolori persistenti ed il lieve gonfiore in una parte del viso, mi è stata diagnosticata dal maxillo-facciale una disfunzione temporo-mandibolare (causata probabilmente dallo stress del doppio intervento o in precedenza dalla cisti stessa) e mi è stato prescritto e realizzato un bite dall'odontoiatra. Con il bite, salvo la prima settimana in cui la situazione era migliorata, i miei dolori sono rimasti stabili fino a circa 15 giorni fa, momento in cui ho cominciato a soffrire anche di forti acufeni. Mi sono rivolta ad un otorino (che si occupa anche di casistiche maxillo-facciali) per gli acufeni ed anche lui ha ipotizzato derivino da disfunzione atm, e mi ha consigliato di rivolgermi ad uno gnatologo bravo per la realizzazione di un nuovo bite o per individuare una terapia che faccia al caso mio, non indicandomi un nome preciso. Mi sapete indicare uno gnatologo bravo nel sud della Calabria oppure nella Sicilia orientale (prov. Messina o Catania)? O in alternativa in una zona del centro Italia facilmente raggiungibile? Sarebbe molto importante per me perché questa situazione sta diventando un incubo ed è da circa un anno che la mia vita è praticamente ferma a causa di questo problema. Ringrazio per la disponibilità chiunque voglia rispondermi e mi scuso se mi sono dilungata, ma volevo esporre per bene il mio caso.
Pubblicato il 24-04-2017
Cara Signora Marta, buongiorno. A soli 32 anni avrebbe tutti questi problemi? Mah! Mah perché non credo assolutamente che siano irrisolvibili. Intanto, riguardo alla doppia apicectomia per le cistectomie devo dirle una cosa importante: Presumo e spero per Lei, che l'apicectomia non sia tale ma sia invece una Retrograda con apice sigillato, che di regola non fa il Chirurgo Maxillo facciale ma fa l'Endodontista o l'Odontoiatra generico (dato che l'endodonzia e la chirurgia endodontica sono parte integrante dell'Odontoiatria)!L'Apicectomia è retaggio del passato e di alcuni Chirurghi Maxillo Facciali od Orali che non si "intendono" di Endodonzia e chirurgia endodontica, perché non permette il sigillo apicale, accorcia, indebolendola , la radice del dente e non solo non serve a niente ma è causa di recidive per reinfezioni per mancanza del sigillo apicale che non può essere indiscutibilmente realizzato se l'apice non è preparato in modo particolare (a becco di flauto e ritrattato per via retrograda) o appunto una Retrograda.Non bisogna confondere l'Apicectomia con la Retrograda!!!La Retrograda si fa arrivando chirurgicamente all'apice del dente, aprendo l'apice a becco di flauto, lavorando endodonticamente in zona iustapicale e soprattutto concludendo con un Sigillo dell'apice stesso con MTA od Amalgama d'argento chirurgica e quindi sterile e priva di zinco affinché non sia idroscopica e non una inutile e nociva apicectomia e rimozione del granuloma o della Cisti che molto probabilmente se non certamente, si riformerà! Le spiego : di regola basta ed avanza una buona terapia canalare e rifarla se succedesse quello che è successo a lei. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le osteolisi periapicali non sono solo batteriche, però, ma possono anche non avere origine solo da una necrosi endodontica, ma hanno origine, parlo di cisti, anche dai residui epiteliali del Malassez, rete cellulare embrionale deputata alla formazione di cementoblasti che formano a loro volta le cellule del cemento della radice. Queste cellule dette del Malassez prendono origine dalla guaina di Hertwig e stabilisce il limite inferiore dell'organo dello smalto e della futura corona del dente, tra i due si forma la zona del colletto. Da queste cellule possono prendere origine le cisti o più in senso lato le zone di osteolisi periapicale. Nella Apicectomia, la sola Guttaperca endocanalare non può "sigillare"!!! Cosi è! Le lascio una Retrograda affinché capisca meglio. Se fosse stata fatta una apicectomia e non una retrograda, ecco il motivo dei suoi attuali dolori, con alta probabilità!!! La "Disfunzione" (termine improprio)temporo-mandibolare non può essere causata da una Cisti o da un Granuloma e neanche dallo "stress del doppio intervento"! Siamo seri e facciamo quello che siamo: MEDICI CHIRURGHI! La Patologia della ATM era preesistente e non diagnosticata con una diagnosi che scaturisce da una accurata Visita Odontoiatrica che comprende anche una valutazione Gnatologica delle disclusioni in protrusiva, in lateralità e in Relazione Centrica ed una palpazione delle ATM e dei muscoli Pterigoidei e Masseteri che sono i primi ad entrare in "Contrattura" (contrazione dolorosa) in presenza di una patologia della ATM valutabile anche dalla presenza di "Rumori" scrosci e click alla palpazione in apertura e chiusura delle ATM stesse! Le spiego ancora qualcosa o almeno ci provo, perchè l'argomento è complesso per i "non addetti ai lavori": ripeto, devono essere rispettati i concetti basilari della gnatologia: rapporto corretto cuspide-fossa, occlusione reciprocamente protetta, contatto simultaneo massimo tra tutti i punti di centrica in posizione di relazione centrica, una corretta guida incisiva e una sufficiente disclusione canina dei denti posteriori nei movimenti di lateralità (benché, se fosse già presente una funzione di gruppo in assenza di segni di trauma o sofferenza parodontale, potrebbe essere accettabile anche il mantenimento della funzione di gruppo posteriore( ma bosogna valutarne il contesto in cui avviene). Si ricercano così i denti in trauma d'occlusione. Valutazione Gnatologiche-Ortodontiche : Classi Dentali di Angle, a livello dei primi molari e dei canini, I Cl.Dentale, II Cl. Dentale (e se in I o in II Divisione), III Cl., Overbite e quindi se c'è deep bite, Overjet e quindi se è presente un open bite. Curva di Spee, di Wilson, come detto, per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. Rotazioni, Inclinazioni, Estrusioni, Intrusioni, Migrazioni, Faccette d'usura. Visita A.T.M. (Articolazione Temporo Mandibolare) Rilevando se sono presenti Algie, Scrosci, Click, Sublussazioni, Contratture dei muscoli in particolare Massetere e soprattutto lo Pterigoideo. Valutazione delle Gengive e Parodonto. A questo punto avrà capito che il Molaggio Selettivo è un atto Medico-gnatologico molto "Delicato e Raffinato"! "le cartine colorate da articolazione possono dire molto di più: Parlare di possibile precontatto è relativo e generico. Diagnosticare un precontatto e trattarlo con un molaggio selettivo e azione di pochi minuti; basta valutare le tre disclusioni, incisiva in protrusiva , canina in lateralità e occlusale posteriore in Relazione Centrica con delle cartine che segnano i contatti ed i precontatti (cartine blu e rosse).In ogni caso un precontatto può essere causa di dolori (in senso lato). Veda, Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Quando parlavo di pochi minuti mi riferivo ad un precontatto ma per fare un Molaggio selettivo completo occorre veramente tanta "Cultura" da parte dello Gnatologo, Glielo Dico da Gnatologo e Parodontologo "Esperto" :)! Per quanto riguarda il Bite: può essere che un bite sintomatico, possa alleviare la sintolmatologia, mettendo a riposo i muscoli pterigoidei se in contrattura ed i masseteri sempre se in contrattura. Ma è solo un "palliativo" sintomatico e non certo terapeutico! il Bite è un'arma a doppio taglio ed è bene saperlo e ribadirlo perché se ne abusa troppo, purtroppo! Non è il toccasana! Soprattutto lo si deve usare per brevi periodi e nel modo giusto! Il bite in sostanza serve per far dimenticare al cervello la posizione attuale e farlo diventare una "tabula rasa" per ricercare la sua originale posizione ed arrivare così alla terapia vera e propria che può essere con semplice ma fine e complesso allo stesso tempo molaggio selettivo, protesi od ortodonzia a seconda della situazione clinica, magari preceduta da chirurgia parodontale per allungamento delle corone cliniche per intrudere od estrudere chirurgicamente e poi protesicamente i denti non in occlusione ma estrusi o intrusi o mesializzati o distalizazati o vestibolarizzati o lingualizzati, sempre che non si decidesse, per vari motivi, di ricorrere ad un loro riposizionamento Ortodontico. Si metta in mani "sicure e sapienti" altrimenti corre rischi... seri! E' importante! Si rilassi e stia serena, in "mani buone" e senza "fretta", risolverà tutto. Questa è la "soluzione"!!! Cari Saluti
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Pubblicato il 24-04-2017
Difficile dire i motivi dei disturbi da lei accusati, anche se sono compatibili da disfunzione della articolazione ATM. Io ne tratto diversi, con un byte e quasi sempre prima o poi c'è remissione dei sintomi. Bisogna vedere una analisi della occlusione perchè è da lì che partono i disturbi ATM. Gli interventi possono aver evidenziato un problema preesistente. Quello che non quadra molto però è il gonfiore. Questo, a meno che non sia una ipertrofia del muscolo, è più in relazione con gli interventi che con la ATM, credo..
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Pubblicato il 24-04-2017
Sig. Marta, tutti gli odontoiatri hanno sostenuto l'esame di gnatologia nella loro carriera universitaria, in Italia non esiste la specialità di gnatologia e lei cerca quello veramente bravo! Vedo che lei gode di un ottimo scarica barile che addirittura la fatta finire in internet dove troverà ancor più confusione. A lei non serve il magistrale professore irraggiungibile, le basta solo un semplicissimo banale odontoiatra,che può trovare sotto casa,che sappia assumersi tutte le responsabilità del caso e che le applichi le migliori cure.
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Pubblicato il 24-04-2017
Egr. Signora, Premetto che è alquanto complicato fare una diagnosi solo per sentito dire..servirebbe almeno una radiografia panoramica. Comunque da quello che lei descrive non è escluso che la causa dei suoi problemi possa essere ancora imputabile ai due denti inizialmente trattati. La presenza infatti di gonfiore e dolore dopo una apicectomia spesso è sintomo di frattura radicolare non diagnosticata di uno o entrambi i denti. Le domande da farsi sono: 1) i denti erano già o sono stati coperti fa corona dopo il trattamento? Solitamente dopo un intervento del genere i denti tendono a fratturarsi o incrinarsi 2) prima dell'intervento e soprattutto DOPO è stato eseguito un sondaggio parodontale? La presenza di una tasca gengivale isolata spesso è un segno di frattura radicolare e quindi di necessità di estrazione dei denti
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Pubblicato il 28-04-2017
Ritengo molto plausibili le conclusioni a cui sono pervenuti i vari Specialisti che la hanno visitata recentemente (ORL, CMF,etc.), attribuendo ad una disfunzione cranio-mandibolare o cranio-cervico-mandibolare (D.C.C.M.) la Sua sintomatologia, verosimilmente slatentizzaza dai due interventi di CMF eseguiti in precedenza. E' verosimile che Lei avesse già maturato, per veri motivi (la disfunzione cranio-mandibolare causalmente è multifattoriale),delle condizioni predisponenti, e i due interventi chirurgici hanno agito proprio come fa "la goccia che fa traboccare il vaso". Occorre puntualizzare che una prognosi ed una terapia, possono essere postulate solo dopo avere effettuato una attenta valutazione dignostica, che potrà essettuare presso qualunque Studio di Gnatologia (possibilmente esclusivista).
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