Da qualche anno stringo i denti durante il sonno
Scritto da alessandra / Pubblicato il
Buongiorno, non so se ho scelto la categoria giusta. Da qualche anno mi sono accorta di stringere i denti durante il sonno, il mio dentista inizialmente mi ha fatto mettere un bite ma dopo un paio di anni l'ho tolto perchè mi dava troppo fastidio, nel sonno cercavo di distruggerlo e comunque i denti si consumavano lo stesso. Adesso, passato qualche anno il mio dentista mi ha suggerito di fare una specie di ricostruzione dei denti facendo prima posto spostandoli un pò con un apparecchio. In effetti sono ridotti veramente male, molto bassi i molari e molto sottili gli incisivi. Vorrei sapere se questa è l'unica soluzione possibile e se si potesse fare qualcosa a livello preventivo visto che potrebbe essere un problema di nervosismo, forse. Grazie
Pubblicato il 22-09-2009
Gentile signora, il suo problema va visto in un modo completo e, purtroppo , nella sua complessità. Il bruxismo è, alla luce delle nuove ricerche, visto come un meccanismo che nasce con un intento lodevole, cioè fare funzionare al meglio il sistema nervoso centrale e fargli produrre i neuromediatori che gli occorrono attraverso la stimolazione dei recettori trigeminali. Purtroppo è un meccanismo di compenso messo in atto quando la lingua non opera una stimolazione diretta del centro nervoso trigeminale che si trova nel palato.come tutti i compensi se fa qualcosa di buono fa tuttavia tanto danno a livello dentario e delle articolazioni temporomandibolari. Il suo percorso terapeutico deve necessariamente passare attraverso il recupero della funzione muscolare per permettere alla mandibola di mantenere una posizione equilibrata e stabilizzare quest'ultima attraverso una ricostruzione protesica successiva. In mancanza del riequilibrio neuromuscolare l'organismo in molti casi non accetta la posizione data alle ricostruzioni e comincia a generare disturbi delle articolazioni temporomandibolari, fastidi cervicali, lombosciatalgie, accentuando i sintomi che già sono legati al bruxismo come le cefalee. addirittura in qualche caso vengono interessate le secrezioni ormonali (ad esempio la prolattina). Come vede il problema va affrontato correttamente per ottenere il massimo dalle sue terapie. Saluti Antonio Ferrante
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Pubblicato il 22-09-2009
Infatti, ci vuole un buon ortognatologo, con la collaborazione di altri specialisti a lui collegati, quali logopedista, fisiatra, osteopata. PRIMA di parlare di ricostruzione dei denti, bisogna capire bene le cause del fenomeno e correggerle se possibile, sia migliorando la forma dell'occlusione, sia rivolgendosi ad un supporto psicologico se necessario lavorare anche su argomenti quali stress e ansia. Provi anche a leggere qualche articoletto in proposito che ho scritto sul mio sito web www.passaretti.it
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Pubblicato il 22-09-2009
Solo a completamento e sintesi di quanto già bene è stato detto dai colleghi, lei necessita quindi prima di tutto di una valutazione gnatologica ( medico-chirurgo-odontoiatra-gnatologo ) che valuterà l'equilibrio neuromuscolare anche in collaborazione con altri specialisti e la possibilità, poi, di ricostruire eventualmente quanto perduto per l'usura. Cordiali saluti
Pubblicato il 22-09-2009
Cara Alessandra, il suo problema del bruxismo si può affrontare sia “riparando” i denti che nel tempo si sono usurati, sia cercando di prevenire l’usura che può ricomparire in futuro. Per quanto riguarda il restauro dei denti usurati credo che il suo dentista le abbia suggerito il modo migliore, ma non posso valutare con esattezza perché dipende dal modo in cui i denti occludono, dal modo in cui sono posizionati e dal grado di usura. Mi sembra di capire che senza usare l’”apparecchio” non ci sia lo spazio per ricostruirli, quindi può essere una buona soluzione. In casi molto severi può essere addirittura necessario inserire delle capsule per ripristinare l’altezza dei denti, ma ricorrerei a questa soluzione solo in casi estremi, anche perché sarebbe molto costosa. Una volta restaurati i denti, è senz’altro opportuno usare un bite la notte. Tutto sta nel costruirlo in modo che sia meno scomodo possibile così da poterlo usare tutte le notti. Non sarà mai come non avere niente, ma è certamente possibile abituarsi senza grosse difficoltà. Lei dice che i denti le si consumavano lo stesso, ma questo è possibile solo in due casi: o lei non lo usava tutte le notti, oppure soffre di bruxismo anche durante il giorno. Nel secondo caso dovrà imparare a controllare questa attività durante il giorno. Se nota un’associazione tra periodi di maggiore stress e tensione e il bruxismo possono essere molto utili alcune tecniche di rilassamento, training autogeno, biofeedback per aiutarla a rilassarsi nei momenti di maggior tensione. Non ascolti chi le dice che il bruxismo è causato da malocclusione dentaria o da contatti scorretti dei denti e le suggerisce riabilitazioni ortodontiche o protesiche per ridurlo. La letteratura scientifica degli ultimi 10-15 anni ha dimostrato che il bruxismo è indipendente dall’occlusione dentale e nessuna di queste terapie si dimostra efficace nel ridurlo. Per questo motivo l’unico rimedio è controllarlo la notte con un bite, e di giorno (se è presente) con un aumentata consapevolezza e con tecniche di rilassamento. Se vuole avere qualche notizia in più consulti anche il sito www.bruxismo.eu. Saluti, Marcello Melis, Disordini Temporomandibolari, Cagliari.
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Pubblicato il 22-09-2009
Il suo problema e' un problema molto complesso e comune ultimamente, a moltissime persone, normalmente come ha fatto il collega si usano byte plane opportunamente costruiti con l'articolazione e sull'occlusione del paziente, eventualmente si usano dei miorilassanti, ed una terapia psicologica per valutare se il pz. possa avere problemi extra odontoiatrici. Il fatto che lei ha smesso di utilizzare tale dispositivo e' un grave errore che le ha portato conseguenze più gravi. Molto probabilmente se i suoi denti sono molto abrasi e quasi inevitabile la ricopertura di più elementi, ed riutilizzando il byte plane come "paraurti dei denti". Saluti
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Pubblicato il 22-09-2009
Cara Signora Alessandra...SU QUESTO BENEDETTO BITE C'è TANTA CONFUSIONE E DISINFORMAZIUONE ...ANCHE DA PARTE DEI DENTISTI PURTROPPO...Deve fare una visita accurata da un un Dentista Gnatologo (il Dentista che si occupa dei problemi dell'occlusione ed anche del Bruxismo), che valuterà se incominciare una Diagnosi-terapia con Bite Plane che sono "placche in resina con piani inclinati che impediscono ai denti inferiori di chiudere con quelli superiori per mettere a riposo tutto il sistema neuro muscolare, il parodonto, i denti e soprattutto le Articolazioni Temporo Mandibolari! ”...il bite plane è una cosa seria..non lo si mette così...per provare...deve essere costruito personalizzato per quella patologia e per quel paziente...e poi bisogna decidere..prima...se costruire un bite sintomatico o diagnostico...lei ha bisogno di un Dentista Gnatologo..esperto in riabilitazioni orali complete in casi clinici complessi...quindi precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione...(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica sono diversi...l'apparato Cocleare dell'Orecchio...(che determina la capacità di stare in equilibrio...ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali .gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione ...ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. Le Articolazioni Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture)... il Bite Plane deve essere ben realizzato da persona competente ... sembra una "sciocchezza" ma non lo è...anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica...poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ...ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore...è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite...così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari... il cervello...per così dire...in questo modo dimentica la posizione errata patologica memorizzata da esso e si può trovare anche così...la nuova posizione della mandibola...quella "buona"..."corretta"...il bite infatti può essere terapeutico sintomatico...e diagnostico...una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 32 anni...mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica .per dirle qualcosa di certo ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA bisognerebbe vederla Clinicamente questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (LA BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!!! cordialmente suo Gustavo Petti Gnatologo e Parodontologo in Cagliari.
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Pubblicato il 22-09-2009
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