Ho tenuto l'apparecchio fisso ai denti per circa tre anni
Scritto da Roberta / Pubblicato il
Sono una ragazza di 25 anni. Ho tenuto l'apparecchio fisso ai denti per circa tre anni. Il problema era una malocclusione di terza classe. Verso la fine del trattamento mi sono stati messi degli elastici, che, a detta del dentista, servivano sia per spostare la mandibola indietro, sia per permettere alle arcate superiore e inferiore di toccarsi tra loro. Da quando mi sono stati messi questi elastici, il mio viso ha cominciato a trasformarsi. Dato che il dentista non vedeva questo cambiamento, ho deciso di togliere l'apparecchio poco prima del termine prestabilito. Da quel momento è passato circa un anno e mezzo, durante il quale ho continuato a notare degli spostamenti. Ho consultato uno gnatologo, anche perchè ho cominciato ad avere disturbi di vario tipo: fastidi alle orecchie, dolori al collo, cefalea. Adesso mi hanno dato un byte, che metto da due mesi e mezzo. Purtroppo però la situazione sta solo peggiorando e ormai non so più cosa fare, come farlo capire al mio dentista. Quando gli dico che i dolori non passano, anzi talora aumentano, lui mi dice che dipende dal fatto che ho anche un occhio pigro e che questo è un problema correlato agli altri. Per favore, ditemi cosa devo fare, perchè non so più in che modo affrontare il problema e il mio viso è praticamente irriconoscibile.
Pubblicato il 11-10-2010
Cara Roberta purtroppo la sua situazione è molto complessa, le terze classi sono quasi sempre a terapia chirurgica e sicuramente se non corrette possono dare seri problemi gnatologici. Deve tornare dallo gnatologo e fare presente il problema o cambiare gnatologo, perchè il problema sembra grande nel suo caso.. distinti saluti
Pubblicato il 11-10-2010
Cara Roberta, avere a 25 anni dei continui cambiamenti del suo aspetto, vuol dire che i condili mandibolari stanno ancora crescendo, ciò fa pensare a ipercondilia che ha cause anche ormonali. La mia supposizione deve essere avallata da accurati esami e deve farsi visitare all'Università di Napoli dove possono seguirla egregiamente. Forse dovrà subire anche interventi chirurgici, ma non azzardiamo altre supposizioni. Cordiali saluti E.Spagnoli
Pubblicato il 11-10-2010
Cara Signora Roberta...purtroppo è in notevole ritardo, le disgnazie di terza classe scheletrica....terapia ortopedica di avanzamento del mascellare è molto più efficace prima che avvenga la "saldatura" delle suture ossee pterigo-mascellari processo che avviene intorno ai 7 anni circa e anche prima... quindi un progenismo va corretto di regola prima dei 5 anni con vari apparecchi tra cui la maschera di Delaire con cui si ottiene un avanzamento del mascellare superiore con trazioni elastiche posizionate tra un arco intraorale ed una apparecchiatura extraorale....o con le SIM (Elastii interni tra arcate dentarie)...ma stiamo "filosofeggiando".......sul cosa si sarebbe dovuto fare....ormai la terapia dovrebbe essere solo chirurgica ..............Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 11-10-2010
Cara Roberta, da quello che lei ci racconta mi sembra di capire che la terapia ortodontica non fosse terminata quando lei ha deciso di fare rimuovere le apparecchiature, a questo punto forse non si fidava piu' del suo dentista? E' difficile giudicare senza avere tutti gli elementi a disposizione ma mi sento di dire che il paziente non dovrebbe decidere modi e tempi della terapia......si rivolga ad un bravo gnatologo e si accerti che vengano prese in esame teleradiografie recenti e trascorse, panoramiche e modelli dentali oltre ad effettuare una visita molto accurata. Cordiali saluti Maria Majolino
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Pubblicato il 11-10-2010
Da quello che descrive si possono fare solo supposizioni : La correzione di una malocclusione su base scheletrica è ipotizzabile solo se :1) il problema non si presenta di grave entita', 2)se la paziente è in crescita e 3)se le caratteristiche della crescita facciale sono favorevoli. L'unica cosa che sembra certa è che lei ha iniziato una terapia in età adulta e quindi con scarse possibilità di successo ammesso che gli altri due parametri che non conosciamo fossero stati favorevoli . L'uso degli elastici, che concettualmente è corretto se i presupposti sono buoni, diventa un inutile " tira e molla " se le suddette condizioni non ci sono . Visto quanto descrive la componente scheletrica doveva essere prevalente e progressivamente questa ha modificato anche l'estetica facciale . Le altre problematiche descritte sono una possibile conseguenza della malocclusione ed anche qui l'uso del bite , concettualmente corretto, diventa inutile se non dannoso se lo stesso non risponde a certe caratteristiche ed è accompagnato da uno stile di vita che non gravi troppo su articolazioni temporomandibolari che in queste situazioni sono particolarmente sollecitate . Cosa debba fare è difficile dire senza dati clinici certi ma a questo punto mirerei a ridurre il quadro sintomatologico doloroso relativo all'articolazione e solo dopo cercherei una soluzione ai problemi della malocclusione, fermo restante che il mio pensiero, dopo quanto detto, va ad una soluzione di tipo chirurgico.
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Pubblicato il 16-10-2010
Sig. Roberta mi trova in accordo con la risposta della collega che mi ha preceduto. Probabilmente il suo problema dovrebbe essere affrontato in modo multidisciplinare.
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