Nel periodo di allattamento ho iniziato ad avvertire un dolore alla mandibola dx
Scritto da EGIDIA / Pubblicato il
Buonasera, vorrei gentilmente un Vostro consulto se possibile; dopo la gravidanza, nel periodo di allattamento ho iniziato ad avvertire un dolore alla mandibola dx, ho purtroppo trascurato il problema poichè ero presa da altro... un mese fa sono andata da un gnatologo che mi prescritto un rm, il referto dice: esame eseguito in massima apertura ed intercuspidazione delle fauci con sequenze dinamiche. Relativa ipomotilità di entrambi i condili mandibolari con un reperto significativo in corrispondenza del condilo mandibolare destro che non giunge mai all'apice del tubercolo tempolare. A destra in particolare si apprezza un grave quadro di incoordinazione condilo meniscale caratterizzato da lussazione del menisco articolare in massima apertura delle fauci con ricattura assente. Il menisco si presenta globoso e deformato per grave meniscosi e frammentazione della sua matrice fibrocartilaginea, coesiste una erosione di natura condromalacica del condilo mandibolare. Per quel che riguarda l'articolazione temporo mandibolare sinistra si apprezza una regolare coordinazione condilo meniscale con regolare morfologia del menisco articolare e aspetto convesso del condilo mandibolare. Mi date un parere? Ho 35 anni. Grazie mille
Pubblicato il 17-12-2010
Sig. Egidia, il mio parere che lei è in buone mani, sicuramente il professionista da lei ricercato saprà condurre le cure appropriate, non trascuri assolutamente il problema, perché potrebbe aggravarsi col tempo, dando complicanze future.
Pubblicato il 17-12-2010
In genere il processo parte da una malocclusione: se i denti chiudono male (nel suo caso ci deve essere una asimmetria dx sx), allora soffre la ATM fino ai quadri di danno da lei descritto. Bisogna vedere se una riabilitazione occlusale ottenuta ortodonticamente o protesicamente è possibile, ma non credo possa rendere reversibile un tale danno. Di certo invece sarà possibile costruire un byte che le darà certamente sollievo per tutto il tempo che lo porterà. A Torino c'è uno dei massimi esperti di gnatologia europei, il Prof. Pietro Bracco. Con tutta probabilità il suo dr. (che opportunamente ha prescritto una rmn) è allievo di tale illustrissima scuola, come lo sono anch'io, e quindi credo che sia in buone mani.
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Pubblicato il 17-12-2010
Gentile Sig.ra Egidia, il consiglio che posso darLe è di recarsi dallo gnatologo che ha prescritto la RM dell'ATM che saprà valutare certamente la genesi dell'incoordinazione condilo-meniscale dx valutando la sua situazione dentale ed occlusale ed approntando una adeguata terapia. Cordiali saluti.
Pubblicato il 17-12-2010
Gentile signora, i referti degli esami diagnostici, e alle volte specialmente quelli della diagnostica per immagini, vengono scritti in linguaggio squisitamente tecnico e poco comprensibile dai non addetti ai lavori. Secondo me tutto deve essere rapportato anche alla appena avvenuta "tempesta ormonale" alla quale lei è stata sottoposta e al ritorno a quella di relativa "tranquillità ciclica". Certo, due dati devono far riflettere. Il primo è quello della asimmetria condilare, e il secondo è quello della mancata ricattura del menisco articolare. Sono dati che devono essere presi in considerazione perchè se trascurati possono dare origine a problematiche articolari serie. Consiglio di seguire scrupolosamente i consigli del medico che le ha prescritto l'indagine strumentale per scongiurare problemi futuri. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 17-12-2010
Complimenti al radiologo perché ha fatto una diagnosi radiologica molto accurata. E' chiaro che c'è un quadro di incoordinazione condilo-meniscale che determina una limitazione di apertura della mandibola oltre, probabilmente, ad una sintomatologia dolorosa. Sarebbe utile avere altre informazioni quali l'assenza eventuale di alcuni elementi dentari, la presenza o meno dei denti del giudizio (e la loro posizione), il tipo di rapporto intermascellare, ecc. Ovviamente per avere tutte le informazioni in merito serve una visita, ma le anticipo che molti dei casi simili ai suoi ottengono un primo importante risultato con una terapia con bite. Poi, una volta ottenuto un primo risultato, si può cercare di mantenerlo attraverso la pianificazione di un trattamento che consolidi i risultati (con ortodonzia, protesi o altro).
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Pubblicato il 17-12-2010
Cara Signora Egidia, una diagnosi o un parere professionale ed aderente alla realtà della patologia che ha, si può esprimere solo dopo una attenta valutazione clinica, con palpazione delle teste dei condili di entrambi i lati in apertura ed in chiusura delle ATM (articolazioni temporo mandibolari) che permette di "sentire" coi polpastrelli se ci sono rumore come scrosci e clic e in quale punto del tragitto condilare (rumori che sono diversi a seconda della patologia. Poi bisogna palpare i muscoli pterigoidei e i masseteri per vedere se sono in contrattura o no (contrazione dolorosa), verificare il tragitto mandibolare in tutta la sua escursione e riportarla su un grafico ed eventualmente misurare tutti i potenziali elettrici della muscolatura interessata del massiccio cranio facciale. Rilevare ancora delle impronte per avere i modelli di studio e rilevare l'occlusione e i precontatti in Relazione centrica, lateralità e protrusione per verificare le guide di protezione canine, incisive e posteriori dell'"asse cerniera". Verificare con un arco facciale di trasferimento la reale posizione spaziale delle arcate tra di loro e rispetto alla base cranica per misurare linee ed angoli come l'angolo di bennet a livello articolare e la curva di Spee a livello occlusale e tanto altro. Rilevare ancora le classi dentali e scheletriche e la presenza di disgnazie! TUTTO QUESTO PER FARLE CAPIRE CHE NON SI PUO' DIRE NIENTE IN BASE ALLA LETTURA DI UN REFERTO FATTO TRA L'ALTRO DA UN RADIOLOGO: SI PUO' DIRE SOLO CHE HA UNA PATOLOGIA ALLA ATM DX CON COINVOLGIMENTO DEGENERATIVO DISLOCATIVO DEL MENISCO E DELLA TESTA DELLA ARTICOLAZIONE CHE NECESSITA QUINDI DELLA VALUTAZIONE DEL SUO GNATOLOGO E DI TERAPIE E MI NCHIEDO PERCHE' MAI NONM LO ABBIA CHIESTO A LUI!!! E ancora per farle capire la complessità della visita: approfondendo tanti altri parametri:Anamnesi Clinico-Medica generale (Malattie, Allergie, Emorragie,Intolleranze, Cure Specifiche, Disturbi Nervosi o Psichici etc ) „« Anamnesi Odontoiatrica ( Dolore e sue caratteristiche, Dolore ATM, Gengive sanguinanti, Alitosi, Spazi tra i Denti, Cambiamento colore di denti o gengive, Sensibilità dei Denti termica o chimica, Tumefazioni all’interno della bocca, Bruxismo. „« Visita Soggettiva (tutto ciò che il paziente ha da raccontarvi) „« Visita Oggettiva ( tutto quello che voi osservate in bocca) Visita Oggettiva. Si inizia con l’esame Gnatologico : Devono essere rispettati i concetti basilari della gnatologia: rapporto corretto cuspide-fossa, occlusione reciprocamente protetta, contatto simultaneo massimo tra tutti i punti di centrica in posizione di relazione centrica, una corretta guida incisiva e una sufficiente disclusione canina dei denti posteriori nei movimenti di lateralità (benché, se fosse già presente una funzione di gruppo in assenza di segni di trauma o sofferenza parodontale, potrebbe essere accettabile anche il mantenimento della funzione di gruppo posteriore). Si ricercano così i denti in trauma d’occlusione. Valutazione Gnatologiche-Ortodontiche : Classi Dentali di Angle, a livello dei primi molari e dei canini, I Cl.Dentale, II Cl. Dentale (e se in I o in II Divisione), III Cl., Overbite e quindi se c’è deep bite, Overjet e quindi se è presente un open bite. Curva di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale, Rotazioni, Inclinazioni, Estrusioni, Intrusioni, Migrazioni, Faccette d’usura. Visita A.T.M. (Articolazione Temporo Mandibolare) Rilevando se sono presenti Algie, Scrosci, Click, Sublussazioni, Contratture dei muscoli in particolare Massetere e soprattutto lo Pterigoideo. Valutazione delle Gengive : Aspetto, consistenza, Parulidi, Igiene Orale, Placca batterica, Tartaro, Sanguinamento Spontaneo, Sanguinamento al Sondaggio Parodontale, Gengivite Marginale, Recessioni Gengivali, Insufficienza di Gengiva Aderente. Valutazioni Parodontali Specifiche: Mobilità Dentale di 1°,2°,3° , Lesioni delle forcazioni, 1°Cl.,2°Cl.,3°Cl., Valutazione della presenza di manufatti Conservativi o Protesici o Legature Parodontali Irrazionali, Sondaggio Parodontale e se c’è dolore e sanguinamento al sondaggio. Sondaggio Parodontale : si sondano tutti i denti a partire, personalmente, dagli ultimi denti posteriori sinistri, dell’arcata inferiore, dalla Superf. Vestibolare (Disto Vestib., Centro Vestib., Mesio Vestib.) proseguendo poi sullo stesso dente dalla Superf. Linguale (Disto Ling., Centro Ling., Mesio Ling.) e si passa al dente contiguo fino a sondare tutta l’arcata…poi si passa a quella superiore allo stesso modo e nello stesso ordina. In questo modo io rilevo la misura e l’assistente la scrive direttamente sul cartellino, velocizzando l’operazione! Queste misure poi verranno riportate su carta millimetrata per disegnare le tasche parodontali. Programmazione della eventuale Preparazione Parodontale Iniziale: Ablazione Tartaro e Lucidatura dei denti, Curettage e Scaling sotto adeguata copertura antibiotica, specie in Cardiopatici e Diabetici, ma altamente consigliabile almeno "la prima volta", Modelli di Studio, Studio valutativo Rx Parodontale e se occorre Conservativo e protesico e ATM, Programmazione della Seconda Visita di Rivalutazione Parodontale specie se in presenza di Gengivite Evidente! Colloquio col paziente: Essenziale! PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE Ablazione Tartaro con Ultrasuoni o altre metodiche previa copertura antibiotica per ovvi motivi di Poussès di microbi. Curettage e Scaling ricordando che: Scaling: rimozione del tartaro molto duro "sfuggito alla Ablazione con ultrasuoni o altro". Curettage gengivale: rimozione dei tessuti molli della tasca parodontale. Curettage radicolare: rimozione dei tessuti (cemento) necrotici della radice. Root Planing: esasperazione propria dell’ "American Slang", del concetto di curettage radicolare Preferisco, la prima volta, farla a cielo coperto subito dopo l’Ablazione Tartaro a Ultrasuoni e la lucidatura dei denti. È meno traumatizzante e rendiamo le gengive più "trattabili" chirurgicamente, poi in sede di Rivalutazione si deciderà come proseguire! Preciso, non per polemica ma perché, nella mia esperienza, avendole, all’Università, provate entrambe, che Il curettage e Scaling lo si fa con gli strumenti a mano, Curette, Scaler, etc e non con il Laser o altro perché è ESSENZIALE, che io, operatore chirurgo, abbia una visione tridimensionale mentale da comparare al sondaggio parodontale che solo la sensazione tattile della curetta nella tasca contro i tessuti molli, duri del cemento e duri dell’osso, può dare. Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo" Impronte per costruire i modelli di studio e presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet (Bauer Gutowski, 1984). Rx Endorali che chiameremo Studio Valutativo Parodontale: una lastra per 4 incisivi, una per ogni canino, una per i due premolari (tutte queste sono Rx verticali) e una lastra orizzontale per i tre molari ( a volte ne servono due) per un totale di 7/8 Rx ad arcata! SECONDA VISITA DI RIVALUTAZIONE PARODONTALE ed Odontoiatrica Totale Con tutto ciò che abbiamo rilevato e studiato nella PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE, si rivaluta ora la "bocca" con gengive certamente non più in Infiammazione Acuta, con le Tasche private del tessuto di granulazione interno che ne falsava la giusta presa delle misure e procediamo ad una visita totale Parodontale come nella Prima visita con la ripresa delle misure delle tasche parodontali, lo studio dei modelli montati su articolatore, lo studio delle radiografie comparando il tutto con lo studio dell’apparato stomatognatico del paziente. In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale! Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recideve etc.).Tenga presente che la GNATOLOGIA studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione"....precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione.....(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio...(che determina la capacità di stare in equilibrio...ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali …. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta…..L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione ...ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture)...Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide .... Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile..perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura…sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente…ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità...perchè senza averla visitata non è possibile ...infine …ci sono terapie…... di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"…sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare…e non lo si può spiegare in due parole…tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio…senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso…di persona. Sappia che in ogni caso...tra le terapie occlusale c'è il Bite Plane, che deve essere ben realizzato da persona competente….... sembra una "sciocchezza" ma non lo è...anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica,. ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere...poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ...ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore...è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite...così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari... il cervello...per così dire...in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così...la nuova posizione della mandibola...quella "buona"..."corretta"...il bite infatti può essere terapeutico sintomatico...e diagnostico...una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 33 anni...mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica….per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA…bisognerebbe vederla Clinicamente…questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 17-12-2010
Cara Egidia, certamente a questi risultati non si arriva in un giorno. Quello che si può fare è un byte di riposo, individuando successivamente i problemi a livello dell'arcata. Lei non fornisce dettagli , OPT né altro. Cordiali saluti
Pubblicato il 17-12-2010
Gentile paziente, il quadro clinico è serio. Si affidi allo gnatologo, che ha visto giusto chiedendole una RM. Fra l'altro, è un esame che non si chiede frequentemente, e se nella visita gliela ha richiesta, penso significhi che aveva già dei sospetti clinici. Tutte le cose che le elenca il dr. Petti, tenga conto che un buon clinico le valuta in pochi minuti durante la visita. Si affidi con fiducia al suo gnatologo, anche se non risulterà (come il sottoscritto) allievo della scuola del dr. Bracco. Ne esistono altre validissime.
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Pubblicato il 17-12-2010
Cara Egidia, come le ha consigliato il dott.Passaretti, dovrebbe chiedere un parere anche al prof.Bracco. Il suo problema è molto serio ed anche il suo medico curante ne sarebbe contento. Cordialmente
Pubblicato il 17-12-2010
Si affidi tranquillamente al professionista che le ha prescritto le indagini radiologiche. Tra le altre cose proprio a Torino ci sono dei validissimi gnatologi. Saluti
Pubblicato il 17-12-2010
Gentile Egidia, il suo serio problema è sicuramente datato e risalente a periodi molto antecedenti l'allattamento. Una RNM è un esame particolare che non si prescrive abitualmente tutti i giorni e sicuramente il professionista che lo ha fatto ha avuto i suoi buoni motivi confermati dal referto di grave meniscopatia e sofferenza ossea. Quindi le consiglio di seguire le direttive di cura del suo medico che sicuramente provvederà perlomeno ad alleviare la sua sofferenza. Cordialmente
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Pubblicato il 17-12-2010
Uno Gnatologo esperto è l'ideale per il suo caso. Vedrà che con una serie di bite di riposizionamento e successiva finalizzazione occlusale, risolverà certamente il suo problema, non si scoraggi. Ovviamente il suo problema non è affatto legato all'allattamento o alla gravidanza ma ha sicuramente una causa scatenante intraorale.
Pubblicato il 17-12-2010
Gentile signora Egidia, concordo in pieno con quanto detto dal collega Tersandro Savino. Cordiali saluti, Dott. Ignazio Russo
Pubblicato il 18-12-2010
Cara Egidia ha un problema articolare monolaterale che le spiegherà la persona che la ha in cura, in quanto mi sembra un più che ottimo specialista distinti saluti
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