Da un pò di tempo guardandomi allo specchio, noto che la mandibola è storta
Scritto da Grazia / Pubblicato il
Salve a tutti, ho 21 anni e porto un apparecchio fisso da 4 mesi per chiudere 3 spazi (ho dovuto rimuovere tre denti decidui).. Da un po' di tempo guardandomi allo specchio, noto che la mandibola è storta. Ho guardato vecchie foto e ho visto che era già così, solo che ultimamente una guancia si è gonfiata e la bocca sembra essere più spostata verso un lato. Probabilmente la notte digrigno e la guancia si gonfia per iperattività. Volevo sapere se l'apparecchio aiuta ad alleviare questo problema, o se devo parlare al mio dentista chiedendogli di fornirmi una soluzione più adeguata. Potete dirmi se è risolvibile o meno? Vorrei assolutamente evitare interventi di chirurgia maxillofacciale. Grazie
Pubblicato il 13-11-2013
Cara Signora Grazia, deve parlarne col suo Dentista perchè non è possibile dare una risposta che abbia un senso compiuto, solo da una lettura di quanto Lei riferisce! Devo per forza ribadire, ripetendomi purtroppo per l'ennesima volta e p'er la qual cosa mi scuso con Voi pazienti e con i miei Colleghi, che l'approccio giusto per una disgnazia (denti storti) è la Diagnosi Ortodontica che è un atto Medico molto serio ed importante e che scaturisce solo da un Ceck up Ortodontico completo e da una analisi Cefalometrica che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi! Poi Modelli di Studio Ortodontici, Fotografie del profilo e di Fronte in rapporto 1:1 e ovviamente una Visita Clinica Gnatologica a completamento di quella Ortodontica già descritta! fare una Diagnosi e programmare una Terapia, bisognerebbe vederla Clinicamente, questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediato, è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La bocca nel suo intero) sono complesse e richiedono Cultura, Intelligenza e Capacità Clinica oltre che Terapeutica! bisogna valutare il "discorso miofunzionale e di postura della lingua" e sappia che le valutazioni da fare sono molto più complesse di quanto creda. Oggi esistono esami elettromiografici di superficie per l'analisi funzionale e non solo morfologica che misurano le attività elettromiografiche in occlusione centrica con contrazione di gruppi muscolari specifici in particolari e diverse situazioni contrattili e registrando degli indici ben precisi. Ora esistono anche teleradiografie particolari che permettono di sovrapporre lo scheletro e il profilo fotografico per meglio fare queste valutazioni (stereofotografia che sincronizza il viso del paziente con il volume osseo, quindi, volumetrica). Banalmente forse, per lei, le dico : "Senza tutto questo che le ho spiegato, non posso rispondere, in modo professionale, deontologico e corretto"! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Estetica Dentale e del Sorriso e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 13-11-2013
Le asimmetrie sono la condizione più pericolosa per i disturbi cranio mandibolari, cioè della articolazione, della schiena etc. E quindi oltre l'estetica fa bene a preoccuparsene. Vista l'età avanzata (ortognatodonticamente parlando) non sarà affatto facile recuperare queste asimmetrie perchè la crescita ossea è terminata da tempo, e da quello che si intuisce è la struttura ossea ad essere asimmetrica. Questa si indaga con una cefalometria postero anteriore che evidenzia tutto in modo preciso. Forse alla base c'è un cross byte che spiegherebbe la presenza di denti da latte a questa età. Ma tutto di fantasia perchè troppo difficile dire cose precise a distanza e senza foto rx etc
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Pubblicato il 13-11-2013
Sig. Grazia, certo che deve parlarne al suo odontoiatra, perché solo da lui riceverà i consigli più corretti.
Pubblicato il 13-11-2013
Cause delle asimmetrie facciali: 1) Differenze di spessore dei tessuti molli della guancia; evenienza frequente in cui i muscoli della faccia (soprattutto il massetere) lavorano in maniera asimmetrica; ne risulta uno spessore maggiore dalla parte del muscolo che lavora di più; se si mette il pollice fuori della guancia e l’indice all’interno si dice che “si pinzano” i tessuti molli interposti. In questo caso si può capire che l’asimmetria è dovuta ai tessuti molli perché si può apprezzare una differenza di spessore e di consistenza tra le due guance. 2) Asimmetrie ossea vera dello scheletro facciale. Nella crescita la mandibola è formata da due ossa mandibolari, una destra e una sinistra, che a un certo punto della crescita si uniscono. La deviazione in questo caso è legata alla differente lunghezza ossea tra parte sinistra e destra della mandibola in una o più delle sue parti (condilo articolare, ramo e corpo). La causa di questa differente lunghezza ossea è ancora oscura. 3) Deviazioni laterali forzate della mandibola, in cui un precontatto da un lato forza la mandibola a un tragitto deviato verso il lato opposto; è una deviazione legata a funzione scorretta della masticazione; si potrebbe chiamare anche scoliosi funzionale della faccia o asimmetria falsa. La tomografia assiale computerizzata o indagine radiologica tridimensionale o TAC volumetrica è il solo esame che consente di fare la differenza tra deviazione laterale forzata della mandibola e asimmetria vera. Consente inoltre di escludere la presenza di eventuali asimmetrie significative associate della faccia e del cranio. Dati presi da “Diagnostica per immagini in odontostomatologia radiologia e TAC” di F. Sitzmann Editore USES Come si cura: 1. Differenze di spessore dei tessuti molli della guancia; un muscolo di un lato ha lavorato di più ed è andato incontro ad ipertrofia. Siamo in presenza di una malocclusione che lo gnatologo deve capire e risolvere cominciando con un bite riportando la funzione in simmetria ridarà armonia facciale e curando eventuali sintomi associati di malocclusione; 2. In caso di deviazione laterale forzata della mandibola lo gnatologo toglierà il precontatto. 3. Nell’asimmetria scheletrica vera della mandibola se il coinvolgimento estetico è davvero un problema si deve ricorrere al chirurgo. Nel caso d’ipertrofia dei tessuti molli è più difficile commettere errori, l’uso corretto del pollice e dell’indice che “pinzano” la guancia è di solito sufficiente per capire cosa si deve fare. È grave errore intervenire con chirurgia senza aver fatto una TAC perché si potrebbe confondere l’asimmetria con la deviazione laterale forzata della mandibola. Dato che la causa è una malocclusione, non fare una diagnosi volumetrica tridimensionale (TAC) corretta può portare a credere che ci sia un’asimmetria ossea. Si toglierà la parte di osso che, erroneamente, si crede in eccesso aggravando la malocclusione. Nel momento in cui si staccano i muscoli dalla mandibola, poi andranno “riattaccati” e l’esperienza insegna che spesso è difficile rimetterli al posto giusto senza far venire o peggiorare il dolore. Miti da sfatare: 1. L’asimmetria, passata la fase di crescita, può peggiorare. Se peggiora, è solo perché cresce di volume lo spessore della guancia, oppure peggiora il precontatto. In questo caso la causa è solo una malocclusione e un intervento chirurgico può avere gravi conseguenze. 2. L’intervento chirurgico anche in casi di dolore associato ad asimmetria è sempre risolutivo ed è l’intervento di prima scelta. La letteratura scientifica consiglia di provare prima con interventi conservativi come fisioterapia e bite. Conclusioni Si consiglia l’intervento solo dopo aver fatto una TAC che escluda una deviazione laterale forzata e in presenza di coinvolgimenti estetici in grado di influenzare la vita sociale del paziente. Saluti
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Pubblicato il 13-11-2013
Salve, per risponderLe sarebbe necessario vedere delle sue foto. Certo è, che il suo dubbio debba comunicarlo al collega ortodontista al fine di valutare la situazione. Cordialmente
Pubblicato il 14-11-2013
Se il motivo è scheletrico l'ortodonzia da sola non correggerà questa deviazione, se è funzionale si potrà cercare di migliorare la situazione. Ne parli con chi la sta seguendo. Cordiali saluti
Pubblicato il 14-11-2013
Buongiorno, certamente la cosa migliore è consultarsi con il proprio medico perchè sulle analisi delle sue domande risponderLe in modo appropriato e molto difficile e quindi confidi nel suo medico e vedrà che saprà consigliarla al meglio.
Pubblicato il 14-11-2013
Esponga quello che ci ha scritto al suo ortodontista.
Pubblicato il 14-11-2013
E' un quesito al quale non si può rispondere in assenza di altre informazioni come rx, tracciati, modelli foto analisi funzionale, etc... In generale l'ortodonzia deve essere in grado di risolvere queste problematice, se dipendono interamente dall'organo masticatorio
Pubblicato il 14-11-2013
I miei illustri colleghi le hanno risposto ampiamente senza però conoscere esattamente il suo problema sono stati sulle generali. Solo il suo dentista se esperto potrà analizzarla compiutamente e fare la diagnosi e solo allora si saprà cosa fare. Cordialmente
Pubblicato il 15-11-2013
Gentile paziente, come giustamente sottolineato dal dott. Petti, prima di qualsiasi trattamento e così del suo, la diagnosi è fondamentale. La diagnosi in ortodontia passa attraverso anamnesi generale ed odontoiatrica, quest'ultima comporta l'acquisizione di impronte e modelli di studio, radiografie e cafalomatria, fotografia, esame parodontale e conservativa dei denti, inquadramento della classe scheletrica e dentale ed anche analisi delle strutture ossee e dei muscoli afferenti la mandibola, il mascellare superiore e il cranio. Va inoltre valutato se il paziente sia o meno un bruxista. Tra le cause di deviazione mandibolare, come sottolineato dal collega Tonlorenzi è importante verificare se essa è reversibile o meno, congenita o acquisita, dentale e/o scheletrica o se sia il trattamento ortodontico causa transitori di una laterodeviazione e se vi sia interessamento dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM). Esaurita la fase diagnostica si decide il tipo di trattamento e le finalià possibili dello stesso. Cordiali saluti
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Pubblicato il 15-11-2013
Cara Grazia, mi pare di capire che tu soffra di una malocclusione determinata forse da un trattamento non rispondente ai voleri delle strutture neuromuscolari che governano il buon funzionamento delle strutture muscolari ed articolari. Certamente il problema non si risolve "chiudendo gli spazi" ma occorrono pratica e tecniche ben più sofisticate. Michele Lasagna
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