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Domanda di Igiene e Prevenzione

Risposte pubblicate: 4

Qual'è il giusto livello di abrasività consigliato per lavare bene ma senza danneggiare il dente?

Scritto da Elena / Pubblicato il
Buongiorno e scusate per il disturbo. Volevo porre una domanda riguardo al dentifricio. Io utilizzo un dentifricio a bassa abrasività perché una delle mie preoccupazioni è quella di danneggiare lo smalto. Ultimamente però mi sono resa conto che contiene poco fluoro (intorno a 500 ppm) e vorrei alternarlo a qualche prodotto maggiormente ricco in questa sostanza e con dei buon ingredienti. Inoltre mi chiedevo quale sia il giusto livello di abrasività consigliato per lavare bene ma senza danneggiare il dente. Grazie a chi mi risponderà.
Cara Signora Elena, buongiorno. Il Fluoro agisce sui denti solo sotto forma di Fluoro Attivo. Il fluoro attivo, nei denti decidui, che sono in grado di assorbirlo, l'idrossiapatite dello smalto si trasforma in fluoroapatite che è di moltissime volte più resistente all'attacco degli agenti cariogeni. Sappia che, avendo Lei 26 anni, essendo quindi Adulta, in Lei, lo Smalto dei suoi denti, non può assorbire più il Fluoro! Quindi il Fluoro in un adulto non serve a niente. Sappia inoltre che il Dentifricio ha solo la funzione di rendere più gradevole l'igiene orale, più "scivoloso" lo spazzolino e rinfrescare l'alito! Per lo Spazzolamento dei denti: non esiste niente di meglio del normalissimo spazzolino manuale, per l'igiene orale, ci sono delle pasticche colorate da sciogliere in bocca che evidenziano col loro colore la placca batterica non rimossa dallo spazzolino, spazzolino che deve essere in setole artificiali, a testa piccola, duro, e usato con la cosiddetta tecnica di Bass modificata, ossia orientato verso le gengive a 45° e usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso ; è bene usare degli idropulsori che completano l'opera di igiene domiciliare e il filo interdentale, se ci riesce vista l'età molto piccola, presentando nello spazio interdentale sempre una nuova parte mai usata ed abbracciando il dente come per lucidarlo! Infine esistono degli scovolini per chi avesse spazi interdentali un po' più larghi e lo spazzolino piatto per pulire il dorso della lingua che è grande ricettacolo di placca batterica e quindi di microbi. Detto questo se poi uno è "diversamente abile" o affetto da pigrizia immane, va bene anche lo spazzolino elettrico usato però come da istruzioni allegate! Non dimentichi poi i controlli periodici dal Dentista la cui frequenza stabilirà Lui e l'Igiene Orale dal Dentista e con periodicità stabilita! Chiaro? Il Fluoro agisce solo fino all'età di 17 anni circa. Bisogna sempre mantenere una dieta equilibrata in apporti di Proteine Animali e Vegetali, Carboidrati, Zuccheri, Vitamine, Sali, Minerali, grassi etc e quindi Pasta, Pane, Carni rosse e bianche, Pesce di mare, verdure, crude e cotte, frutta, acqua! L'importante è non eccedere ma soprattutto attivare una corretta Igiene Orale in Studio Professionale e Domiciliare personale: Bisogna che le parli un po' della Fluoroprofilassi nei bimbi e Adolescenti: la dose totale del fluoro da assumere deve tenere conto delle varie quantità di fluoro presente in liquidi e alimenti assunti dal bimbo e da lei in gravidanza, troppo fluoro fa male perché può innescare patologie come la Fluorosi ,non facili poi da trattare. Importante è anche la fluoroprofilassi topica per ionoforesi da iniziare alla comparsa dei primi denti permanenti a sei anni circa e anche 7 che sono gli incisivi centrali e i primi molari. Sui molari e poi via via tutti i posteriori, se sani, è opportuno fare la fluoroprofilassi topica con sigillatura dei solchi, questo fino all'età di circa 15-17 anni perchè poi lo smalto non è più in grado di trasformare il legame della idrossiapatite in fluoroapatite che è mille volte più resistente agli acidi ed ai batteri e noxecariogine, Fluoroapatite che invece in adolescenza e nell'età dell' infanzia è molto forte ed utile!
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Elena, il grado di abrasività e di presenza di fluoro nel dentifricio non hanno grandi importanza, se non da un punto di vista prettamente pubblicitario. L'importante è conoscere come si deve eseguire una corretta igiene dentale domiciliare personalizzata e questo glielo potrà solo insegnare un igienista dentale e eviterà tutti danni possibili ai suoi denti.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Sig.rina Elena non si preoccupi, né per il livello di abrasività né per il contenuto di fluoro (quest'ultimo aspetta va valutato soltanto nei bambini). Può utilizzare qualunque tipo di dentifricio non medicato (cioè non contenente clorexidina) ed eviti possibilmente i cosiddetti dentifrici "sbiancanti" (tanto non sbiancano e tendono, in effetti ad essere troppo aggressivi).

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

L'indice di abrasività (espresso dall'acronimo RDA, Relative Dentin Abrasivity) è un valore numerico che esprime il grado di durezza di una pasta dentifricia. Tanto più alto è questo indice e tanto maggiore è la capacità del dentifricio di eliminare la placca e di levigare e lucidare le superfici dure del dente; esiste tuttavia un rovescio della medaglia, dato che all'aumentare dell'RDA si eleva anche il rischio di demineralizzazione eccessiva dello smalto, con possibili problemi di sensibilità dentale. Purtroppo, in generale, l'indice di abrasività non compare sulle etichette dei dentifrici, ma tende ad essere maggiore nei prodotti cosiddetti sbiancanti, che hanno lo scopo di eliminare eventuali pigmentazioni lievi e transitorie dai denti. Per evitare di causare, nel tempo, danni a livello dei tessuti duri del dente, i dentifrici non dovrebbero superare un RDA di 200, ma già dopo 100 sono considerati piuttosto abrasivi. Classificazione dei dentifrici in base all'indice di abrasività abrasività bassissima (indice RDA tra 0 e 60); abrasività bassa (indice RDA tra 60 e 70); abrasività media (indice RDA tra 71 e 100); abrasività moderata (indice RDA tra 101 e 120); abrasività alta (indice RDA tra 121 e 200). Il potere abrasivo di un dentifricio dipende dagli ingredienti, ma anche dalla forma, dalla durezza e dalla grandezza delle microparticelle pulenti utilizzate (ad es. biossido di silicio, fosfati, resine acriliche e perlite).
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Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)