Da tempo ho una gengivite che ha causato recessione gengivale
Caro Signor Simone, buongiorno. Mah, Lei avrà una Gengivite e delle recessioni gengivali. Lasci che sia il Dentista, meglio se Parodontologo a stabilire la connessione etiopatogenetica che in genere non è detto che ci sia: possono essere patologie parodontali concomitanti ma completamente separate. Piuttosto è importante stabilire che non ci sia anche una Parodontite, ossia tasche parodontali e difetti ossei. Dello spazzolino parlerò più avanti. La cosa più importante è curare la gengivite e le recessioni e sondare le gengive!
E' indispensabile una Visita Parodontale: Lei ha bisogno di due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e Root Planing e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente oltre alle prove termiche descritte! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Il significato principale del Curettage e Scaling che oltre ad essere Diagnostico è anche terapeutico ( cura le tasche di 4-5 mm, in genere, quelle più profonde no!) e di Profilassi per le malattie Focali e per l'infarto del miocardio.
Oltre alle malattie Focali che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! E' stata dimostrata una strettissima relazione tra le tasche parodontali e l'infarto del miocardio (in particolare nel sesso femminile è stata dimostrata una relazione inconfutabile tra presenza di tasche parodontali e infarto del miocardio con incidenza maggiore che nel sesso maschile) non trascurando l'Organismo Sistemico con Anamnesi Clinica e Visita semeiologica(malattie autoimmuni, Diabete etc)
La "terapia parodontale", spesso, per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria.
Mi raccomando, mi capisca bene: è solo un sospetto diagnostico che ho il dovere di precisarle, visto che si è rivolto a noi e quindi anche a me! Faccia la visita Parodontale da un bravo Parodontologo di chiara Notorietà!
Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Non tutte le recessioni vanno quindi curate :)Le spiego qualcosa sulle Recessioni Gengivali. Questo lo si può decidere solo clinicamente con adeguata visita parodontale. Diciamo che ogni Recessione ed ogni zona della bocca necessitano di interventi adatti e mirati! Questa è serietà! Non si vende il "fumo", si vende "l'arrosto"! :) Infatti la morfologia delle recessioni è varia: possono assumere l'aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l'aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all'estremità apicale della recessione. quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione.
Si faccia visitare da un Parodontologo Gnatologo.
Si faccia insegnare ad usare lo spazzolino:Rammenti che ciò che pulisce non è il dentifricio ma è il movimento meccanico dello spazzolino che deve essere a testa piccola (per lei, affinché sia più tollerato)e setole dure di Nylon artificiali! Sappia che il miglior metodo, o almeno uno dei migliori metodi di spazzolamento è quello di Bass modificato o no, per me, a titolo personale modificato. Tuttavia, diciamo pure che il miglio metodo di spazzolamento è quello che è più efficace per quella bocca di quella persona, in questo caso Lei! Ossia è quello che le riesce più agevole, potrebbe anche crearlo lei, basta che porti via la Placca Batterica e che controlli che questo sia avvenuto veramente con le pasticche rivelatrici di placca di cui le partlo più avanti!Si ricordi solo che lo spazzolino deve essere duro e a testa piccola e lo deve cambiare ogni mese almeno! Si ricordi poi che non esistono bocche senza placca batterica. La placca batterica si forma in circa 3-4 ore e l'igiene orale domiciliare serve per controllarne la formazione non certo per eliminarla totalmente. DEve pulire con scovolini appositi anche il dorso della lingua e col filo interdentale anche gli spazi interprossimali! Ecco perché la pulizia dei denti professionale dal Dentista serve sempre periodicamente. Faccia una prova: compri in farmacia le pasticchette rivelatrici di placca, ne sciolga una in bocca passando la saliva e la lingua su tutti i denti, sulla faccia esterna, interna e sopra masticante e si guardi allo specchio. Se vedrà colore su denti, colletti, gengive, lingua, quella è placca batterica! Solo se non vedesse colore significherebbe che non ci sarebbe placca. allora passi uno scovolino tipo cotonfioc nei solchi gengivali e veda se si colora perché allora la placca sarebbe lì! Faccia la prova e poi mi dica! Ricordi anche di pulire il dorso della lingua dove si annida la placca con dedicati spazzolini piatti che trova in farmacia! Usi il filo interdentale per pulire gli spazi interprossimali dalla gengiva a salire fino al punto di contatto. Il dentifricio non ha nessuna importanza se non quella di rendere più gradevole questa operazione. Ovvio che è meglio sia di Marca conosciuta per evitare "pasticci nocivi"! La cosiddetta tecnica di Bass modificata, di cui dicevo sopra è questa: si usa lo spazzolino orientato verso le gengive a 45° e va usato con movimenti di rotazione, vibrazione e verticali che terminano con un movimento circolare deciso! Ma va insegnato in sede di Igiene Orale in Studio! Lo spazzolino elettrico non lo "gradisco" per i parodontopatici, però se fosse molto pigro, potrebbe usarlo tranquillamente. La mia considerazione è del tutto personale :) Cari saluti
per una risposta alle sue domande e per avere una diagnosi e terapia corrette, è sempre necessaria una visita odontoiatrica.
La invito ad una visita odontoiatrica, tra l'altro gratuita.
Cordialmente.
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