In caso di tasca gengivale è indicato l'uso del filo interdentale?
Scritto da vicky / Pubblicato il
Gentili dottori, vorrei sapere se in caso di "tasca gengivale" che non causa sintomi di nessun tipo, nemmeno sangue spazzolando i denti, è indicato l'uso del filo interdentale oppure se può provocare emorragia o infiammazione. Nel caso sia consigliato, c'è qualche accortezza da osservare o consiglio per usarlo al meglio? Grazie mille.
Pubblicato il 01-03-2013
La tasca è in pratica un ricettacolo di germi. Che vanno puliti ed allontanati, con filo, spazzolino e scovolino interdentale (della misura giusta..). L'assenza di sintomi NON è una guida per lei: deve aver fiducia del professionista che le ha segnalato questa cosa. E se quando si puliscono le gengive, o le tasche con gli strumenti preposti a questo, fatti apposta per questo, spesso la reazione istintiva della gente è quella di fermarsi di fronte al sanguinamento o al fastidio. Errore molto forte: i tessuti gengivali sani, se puliti con questi strumentini fatti apposta non devono sanguinare: se sanguinano vuol dire che c'è infezione sostenuta dai germi, e che quindi NON BISOGNA FERMARSI MA INSISTERE con gli strumenti di igiene ed andare dal dentista. Andare cioè totalmente contro corrente di ciò che dice la testa (dalla persona più semplice all'ing. nucleare, tutti reagiscono istintivamente come lei, ma se poi vi viene spiegato, deve bastare.)
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Pubblicato il 01-03-2013
Gentile Paziente, in caso di "tasca gengivale" c'è malattia parodontale (piorrea), un'infezione dei tessuti di sostegno (gengiva, osso, legamento) dei denti che, se non diagnosticata tempestivamente e correttamente trattata, può portare alla loro perdita. La diagnosi si effettua con una visita clinica accurata, un sondaggio parodontale che si esegue su sei punti su ciascun dente e con l'eventuale ausilio di Rx endorali. La terapia deve inizialmente prevedere sedute professionali in studio di ablazione del tartaro e di rimozione della placca batterica sottogengivale (curettage). Queste sedute vanno ripetute, inizialmente, con una frequenza variabile (lo decide lo specialista), anche ogni due-tre mesi. Con una successiva rivalutazione della situazione clinica, si dovrà decidere se mantenere sotto controllo la situazione con ulteriori sedute di igiene in studio oppure eseguire interventi di chirurgia ossea resettiva o rigenerativa parodontale (a seconda del quadro clinico). Imprescindibile è la collaborazione del paziente nel mantenere un'igiene orale ottimale (per tutta la vita!) e l'abolizione di eventuali abitudini come il fumo, pena il possibile aggravamento della malattia. Quindi, come vede, il problema è un po' più complesso rispetto alla sua domanda. Cordialmente
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Pubblicato il 01-03-2013
Il filo interdentale è una arma potentissima che il paziente ha per evitare problemi di carie interprossimale. Con uno dei miei soliti esempi bislacchi però ricordo anche che il filo taglia e danneggia se usato impropriamente (dalla polenta al marmo) e che quindi uno strumento importantissimo può diventare arma impropria. Il medico o l'igienista sono le due figure professionali che le spiegheranno come usarlo. Cordiali saluti.
Pubblicato il 01-03-2013
Gentile Signora, la presenza di una tasca è sempre una anomalia in quanto nella normalità non ci debbono essere. Quindi le consiglio di avvalersi della consulenza di un buon dentista o parodontologo che diagnostichi con esattezza il tipo di lesione per una adeguata terapia. Se la tasca viene lasciata essa non potrà che evolvere in un peggioramento con eventuale compromissione del dente interessato. Cordialmente
Pubblicato il 01-03-2013
Cara Signora Vicky, intanto bisogna diagnosticare se la tasca parodontale è isolata o ve ne sono altre diffuse un po' ovunque in bocca. Nel primo caso è improbabile che si tratti di una tasca parodontale ma potrebbe essere o una falsa tasca o un'altra patologia di origine dentale e non parodontale. Nel secondo caso si tratterebbe senz'altro di Parodontite! In ogni caso la tasca parodontale và sondata per valutarne la profondità e valutare soprattutto se è presente un difetto osseo sottostante e diagnosticarne le pareti residue se a una (la più grave), a due, a tre, a quattro pareti dette anche circunferenziali, (la meno grave). La tasca Parodontale è la massima espressione di Parodontite!la Diagnosi di Parodontite si può fare solo dopo una Visita Parodontale con misurazione delle tasche parodontali in sei punti di ogni dente di tutti i denti, una preparazione iniziale parodontale con Rx complete endorali in proiezione Parodontale, modelli di studio, analisi gnatologica ed Odontoiatrica completa, Igiene orale Professionale, Curettage e Scaling e Root Planing per eliminare il tessuto di granulazione che falsifica la misurazione delle tasche stesse ed infine una seconda visita Parodontali con seconda misurazione delle tasche Parodontali che ora sarà non più falsata ma vera e reale e solo ora si può fare una corretta Diagnosi, Prognosi e impostazione Terapeutica la Diagnosi di Parodontite si può fare solo dopo una Visita Parodontale con misurazione delle tasche parodontali in sei punti di ogni dente di tutti i denti, una preparazione iniziale parodontale con Rx complete endorali in proiezione Parodontale, modelli di studio, analisi gnatologica ed Odontoiatrica completa, Igiene orale Professionale, Curettage e Scaling e Root Planing per eliminare il tessuto di granulazione che falsifica la misurazione delle tasche stesse ed infine una seconda visita Parodontali con seconda misurazione delle tasche Parodontali che ora sarà non più falsata ma vera e reale e solo ora si può fare una corretta Diagnosi, Prognosi e impostazione Terapeutica .E' opportuno che le spieghi cosa sia la Parodontite e la tasca parodontale e come avvenga una Visita Parodontale e Preparazione iniziale, visto, a quanto sembra, che ha le idee molto confuse e non chiarite dal suo Dentista!ECCO LA SPIEGAZIONE CHE FACCIO AI MIEI PAZIENTI IN STUDIO PER FARMI CAPIRE:SPIEGAZIONE DI COSA SIA UNA PARODONTITE E DEL PERCHé SI DEVE FARE UNA PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE CON CURETTAGE E SCALING " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane, il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto benre abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa) quindi è importante che lei la legga nel Mio Sito Web di Parodontologia. POI sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale, questa sconosciuta!' poi TRA I MIEI CASI CLINICI, i seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti a Pag 2 Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, POI La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 01-03-2013
Sig. Vicki, il trattamento di una tasca gengivale non è possibile con il filo interdentale, per la cura occorre semplicemente un trattamento parodontale per opera di un odontoiatra.
Pubblicato il 01-03-2013
Gentile paziente una tasca gengivale è difficile trattarla con il solo utilizzo del filo interdentale, va sicuramente trattata da un odontoiatra. Cordiali saluti
Pubblicato il 01-03-2013
Il filo interdentale è sempre indicato perchè serve ad ottenere una miglior igiene orale, ed è proprio ciò di cui lei necessita se ha una tasca parodontale; ma non è sufficiente, ci vuole altro: una cura specifica da parte del dentista, anche se non ci sono sintomi nè sanguinamento.
Pubblicato il 01-03-2013
Gentile signora, l'uso del filo intendente é sicuramente consigliato in presenza di tasche parodontali, tuttavia soprattutto nei settori posteriori anche lo scivolano può apportare benefici. Ovviamente questo riguarda la terapia di mantenimento domiciliare che deve seguire alla terapia parodontale decisa dal medico ed eseguita presso lo studio.
Pubblicato il 02-03-2013
Gentile Signora, chi le ha fatto la diagnosi di una tasca parodontale? Ad ogni modo le tasche vanno curate perché sono sintomo di parodontopatia. Si rechi dal suo dentista di fiducia per la terapia della parodontopatia. Cordiali saluti
Dentista Lombardia, Brescia
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