Quanto tempo posso rimanere senza dente prima di fare l'impianto?
Scritto da michele / Pubblicato il
Salve a tutti, mi chiamo Michele ed ho 24 anni e la mia domanda è la seguente.
Circa un anno fa, dopo un processo di devitalizzazione del primo molare in basso a sinistra, sono stato costretto all'estrazione.
Ovviamente il dentista mi ha subito proposto un impianto per vari motivi,tra cui le ripercussioni sul resto dei denti.
Assodato che il ragionamento non fa una piega la mia domanda è questa.
Nella mia situazione, cioè a 24 anni e con un dente estratto circa un anno fa, per quanto tempo potrei per così dire "tirare la corda" senza causare problemi al resto dei denti prima di fare l'impianto??
Mi è stato detto anche 7-8 anni. Ci si può fidare o no?
Grazie infinite in anticipo!
Pubblicato il 25-09-2015
Caro Signor Michele, buongiorno. "Ovviamente il dentista mi ha subito proposto un impianto per vari motivi, tra cui le ripercussioni sul resto dei denti." In particolare è maldisponente quel dire "Ovviamente e ripercussioni sul resto dei denti"! Continua poi "Assodato che il ragionamento non fa una piega" che mi costringe a rispondere che invece fa tantissime pieghe e cercherò di spiegargliele, almeno dal mio punto di vista. Anzitutto prevedere 7-8 anni di edentulia del primo molare suddetto senza danni è una considerazione che si basa su "niente", il "nulla assoluto"! Possono bastare poche settimane, se non giorni, per far spostare i denti mesiali, distali ed estrudere l'antagonista di quel "poco" che basta ad alterare l'occlusione e creare precontatti e danni parodontali. Evidentemente il suo implantologo non ha ben chiaro cosa sia la Gnatologia, l'occlusione, la Curva di Spee e non conosce la Parodontologia! Poi che possano , in alcuni casi esserci tempoi anche molto più lunghi, potrebbe anche essere possibile ma cettamente non sarebbe possibile "quantificarli temporalmente"! Quello che dovrebbe domandarsi, invece, è perché si è proceduto alla avulsione di un molare così importante a soli 24 anni. E' praticamente quasi impossibile che fosse talmente distrutto anche nelle radici, oltre che nella corona clinica, da dover essere avulso (estratto). Addirittura poi dire "sono stato costretto all'estrazione" è "disarmante"! Le hanno puntato una pistola alla tempia per estrarlo? :) Nessuno può costringere nessuno. Capisco, ovviamente, che è un modo di dire e che sto portando il discorso forse all'estremo ma ritengo importante che comprenda che i denti, soprattutto un primo molare permanente, si curano e non si estraggono. Le lascio un Poster di denti che colleghi avrebbero voluto estrarre considerandoli irrecuperabili e che invece io ho curato oltre 30 anni fa e che sono ancora in bocca sani e salvi. Per fare questo però bisogna essere Odontoiatri di qualità spaziand o dalla conservativa all'Endodonzia alla chirurgia Endodontica, alla Chirurgia Ossea Parodontale, alla Riabilitazione con perni-moncone, alla Protesi,m alla Gnatologia etc! Prendere un paio d i pinze è facilissimo e sostituire il dente con un impianto lo è ancora di più ed è molto remunerativo. C'è un detto: un Dentista è tanto più bravo quanto meno denti estrae e quanto meno impianti fa, per il semplice fatto che i Denti si devono curare!Badi che io faccio implantologia e lo sottolineo come rafforzamento al concetto espresso. I punti sono due: 1- Il primo molare è il dente, insieme al canino, più importante di tutta la bocca perché il rapporto corretto cuspide-fosse dei due primi molari antagonisti ovviamente in entrambi i lati della bocca,(cuspide palatale superiore e fossa inferiore) mantengono la dimensione verticale e la disclusione dei frontali in Relazione Centrica mentre i canini fanno discludere in lateralità tutti gli altri denti sia dello stesso lato che del lato opposto e sia i posteriori che i frontali, per fare implantologia tutti i denti devono essere in occlusione secondo una curva convessa verso il basso che si chiama Curva di Spee! Questo accade molto raramente ed allora prima bisogna ripristinare questo rapporto corretto secondo questo piano occlusale descritto. Se passa tempo la situazione gnatologica peggiora sempre di più anche di pochi centesimi di millimetro che Lei non vede ma il Dentista si con le cartine di articolazione adatte e dello spessore e consistenza e colore giusto! Legga sul mio profilo "Le protesi dentali fisse Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti". Si faccia spiegare dal suo Dentista tutti i limiti di un impianto e cosa sia un impianto perchè a quanto sembra lei, erroneamente come molte persone, crede che sia "il toccasana fantascientifico che risolva tutto"! Non è così! Sappia solo che un impianto può sostituire un dente in una bocca sana in particolare ortonticamente e gnatologicamente e parodontalmente sana!Così la penso io! Poi veda cosa le dice il suo Dentista ma con spiegazioni ed informazioni corrette. Cosa crede che sia un impianto? In tutto questo discorso di forse precipitosa "soppressione" per non parlare di "mutilazione" di un primo molare, malocclusione, problemi gnatologici, protesici, che dovrebbero essere i punti centrali, invece è diventato centrale il fare l'impianto a tutti i costi! Ma cosa crede che sia un impianto se non un rimedio artificiale di seconda scelta se non di ultima scelta? Non tutte le bocche possono ricevere impianti in particolare in presenza di anomalie gnatologiche e discrepanze ortodontiche e odonto-parodontali non risolte. Solo una bocca perfetta potrebbe se il parodonto fosse sano e con sufficiente banda di gengiva aderente ed adeguata cresta ossea e fornice, potrebbe ricevere, dicevo, implantologia. Guardi i denti del Poster che le lascio e se il suo molare fosse stato simile o meno compromesso, si domandi perché sia stato avulso anziché curato! Invece di pensare all'implantologia come terapia ovvia ed insostituibile o a domandarsi quale siano i tempi di edentulia del molare avulso! Portando il concetto espresso all'estremo. Si può dire che andrebbe sostituito almeno con un provvisorio , subito ed a guarigione avvenuta, con un definitivo. L'impianto, se la sua bocca fosse veramente perfetta, a limite, si sarebbe potuto fa re contestualmente all'estrazione! (Perfetta: ma allora non mi spiegherei l'avulsione del molare)!I denti si curano, non si estraggono e gli impianti non sono la "panacea" che il paziente è portato dalla pubblicità e dalla "leggerezza" con cui molti Dentisti li fanno anziché curare i denti! Nei denti si hanno fibre connettivali ed epiteliali che penetrano nel dente a sigillare l'osso ed il parodonto di cui l'osso è parte importante. Questa è la funzione principale ed essenziale della gengiva aderente! Negli impianti, essendo artificiali, le fibre suddette non possono penetrare ma solo "addossarsi" quindi non esiste un sigillo a protezione dell'osso sottostante (non del parodonto che non esiste più non essendoci il dente)! Succede allora che molto più facilmente si ha il distacco di questo falso attacco virtuale e non reale e, come intorno al dente si apre la Gengiva con la formazione di una tasca parodontale che apre la via alla Parodontite, così intorno all'impianto si forma molto più facilmente una tasca perimplantare che apre la via alla perimplantite. Non parliamo poi della differenza abissale tra una radice artificiale osteointegrata e quindi fissa e un dente col suo Parodonto e ligamento alveolo dentale che costituisce una vera e propria aricolazione ed ammortizzatore dei traumi occlusali e trasversali!Cosa ,importante perché nel tempo i denti si muovono, si inclinano mesialmente per compensare la perdita interprossimale di sostanza e se non avvenisse questo, si perderebbe il punto di contatto interprossimale con danni gravi ai denti e soprattutto al parodonto. I denti poi col tempo si consumano occlusalmente ed allora per mantenere la dimensione verticale della bocca, i denti estrudono in continuazione molto lentamente e con tutto questo viene mantenuta la fisiologica salutare dinamica gnatologica dell'intero sistema odontostomatologico, compresi i muscoli i nervi e le articolazioni temporo mandibolari! Con gli impianti, in parole povere no! Non dico che l'implantologia sia da non fare. Dico solo che ci devono essere le indicazioni corrette e che è meglio sempre un dente proprio ad un impianto. Questo lo sottolineo perché troppo spesso ho visto estrarre denti praticamente sani, nel senso di curabilissimi conservativamente, endodonticamente o parodontalmente, per sostituirli con impianti. Basta fare un giri su You Tube e si vedono "delitti" e "crimini" con l'estrazione spesso di tutti i denti per sostituirli con impianti, roba da "matti"! Cari saluti
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Pubblicato il 25-09-2015
Gentile Michele, non so dove abbia avuto l'informazione ma 7 anni sono decisamente troppi. Al massimo qualche mese (due) poiché la zona edentula tende a subire un processo di atrofia.In sostanza l'osso si ridimensiona e in molti casi appare difficile se non impossibile inserire impianti prima di avere eseguito chirurgia rigenerativa per aumentare il volume osseo. Quindi le consiglio di attivarsi immediatamente ( avrebbe dovuto farlo già da molto tempo) e di consultare un buon implantologo. Non conosco la sua situazione ma in 1 anno circa sicuramente avrà già subito un arretramento dell'osso che è una condizione non ideale all'inserimento di impianti. Cordialmente
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Pubblicato il 25-09-2015
Sig. Michele, con un mantenitore di spazio anche per sempre, lei può stare anche senza dente per tutto il tempo che vuole come milioni di persone, ma peggiorerà il quadro clinico della sua bocca con maggiori spese. Si ricordi che chi spendere di meno dall'odontoiatra è il paziente dedito alla corretta visita semestrale.
Pubblicato il 25-09-2015
Ma che 7-8 anni! Superato il periodo fisiologico di guarigione alveolare, quindi dai 3 ai 6 mesi a seconda dei casi, l'impianto è vivamente consigliabile. Le conseguenze a livello alveolare e dentale e quindi occlusale, in seguito ad una prolungata assenza di un dente così importante come un primo molare, sono notevoli e repentine. Le conviene attivarsi e procedere senza pensarci troppo.
Pubblicato il 25-09-2015
Gentile Michele se è passato già un anno dall'estrazione non "tirerei la corda" , come dice lei, ulteriormente...si figuri aspettare 7/8 anni, potrebbe significare perdere i presupposti biologici per la soluzione implanoprotesica.
Pubblicato il 25-09-2015
Gent. Michele, non è prevedibile con sicurezza quanto si può riassorbire l'osso dopo un'estrazione; dipende dalla sede, da come è stato perso il dente (infezione pregressa, trauma), dal biotipo genetico, ecc. Sicuramente, più tempo passa e più osso si perde. Inoltre i denti limitrofi ed antagonisti allo spazio edentulo tendono a spostarsi progressivamente. Insomma, dopo che son passati 3 - 4 mesi, sarebbe meglio non aspettare oltre; se c'è più osso, è tutto più facile e i risultati sono migliori.
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Pubblicato il 25-09-2015
Egr. Michele mi sa che ha già tirato a sufficienza la corda, pertanto, se l'implantologia rientra tra le possibili scelte, si attivi. 7/8 anni sono tempistiche fuori luogo. Saluti
Pubblicato il 26-09-2015
Gentile Michele, la sua domanda è molto interessante e precisa, non c'è un limite di tempo entro il quale eseguire un impianto, a patto che consideri che in letteratura è dimostrato che l'assenza di un dente per più di un anno provoca un riassorbimento osseo orizzontale di circa il 50%. Altro punto da considerare è lo spostamento di altri elementi dentali, al quale si può ovviare con un mantenitore di spazio. Cordiali saluti
Pubblicato il 28-09-2015
Gentile Michele buongiorno, specialmente se l'estrazione ha comportato già una certa perdita (come spesso accade ) di osso, se è passato già un anno dall'estrazione non aspetterei assolutamente, farei subito posizionare l'impianto.
Pubblicato il 28-09-2015
Gentile Michele più aspetta e peggio è sia per la riduzione del volume osseo sede del futuro impianto, sia per il movimento dei denti contigui e dell'antagonista (in effetti tali movimenti potrebbero essere scongiurati con un mantenitore di spazio).
Pubblicato il 29-09-2015
Caro Michele, grazie per averci scritto. Ci poni la seguente specifica DOMANDA: "(...) per quanto tempo potrei per così dire "tirare la corda" senza causare problemi al resto dei denti prima di fare l'impianto?? Mi è stato detto anche 7-8 anni. Ci si può fidare o no? (...)". RISPOSTA: "O no!". Ti confermo che i dati della letteratura scientifica attestano che trascrosi 3-4 mesi dalla perdita dell'elemento dentale (spesso anche meno ...) cominciano i processi di "atrofia ossea" [=riduzione di volume] prima sul piano orizzontale e poi su quello verticale. Dopo 4-6 mesi iniziano gli spostamenti dentali volti a "tentare" di compensare 'irregolarmente' il vuoto lasciato dal dente. Tradotto in parole semplici: più si attende ... e maggiore è il prezzo biologico (perdita di anatomia e funzione), di tempo (numero di sedute) e di denaro (cure ortodontiche e rigenerative, oltre quelle implantologiche) da pagare ... per ottenere una restituzione (si badi) il più possibile 'conforme' alle condizioni anatomo-funzionali precedenti alla perdita dell'elemento ... Le suggerisco di non procastinare oltre e di farsi rivalutare al più presto dal Suo curante di fiducia. Con l'auspicio di una celere reintegrazione anatomo-funzionale dell'elemento perduto!
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