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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 9

Ho una mancanza congenita di un incisivo dell'arcata superiore

Scritto da Martina / Pubblicato il
Salve. Vorrei alcuni chiarimenti. Ho una mancanza congenita di un incisivo dell'arcata superiore, quindi ho solo il dente da latte. Ho 19 anni e finalmente ho potuto procedere con l'impianto. Mi è stato inserito due settimane fa. Per coprire il vuoto mi è stato attaccato il precedente dente da latte all'apparecchio di modo tale che il vuoto fosse riempito per ragioni estetiche. I punti mi sono stati tolti due giorni fa e il dottore ha notato che la ferita era leggermente infiammata anche perché, purtroppo, il dente attaccato con l'apparecchio toccava la ferita e impediva la giusta guarigione. Ma da una settimana circa sento una fastidiosa pulsazione a livello dell'impianto e soprattutto non riesco a pronunciare alcune lettere o fare alcuni movimenti con la bocca senza sentire dolore. In particolare, ad esempio quando pronuncio la lettera F o quando do un bacio, sento pulsare forte e mi sembra come se quella parte di gengiva fosse addormentata. Devo preoccuparmi o rientra tutto nel corso normale della guarigione? Grazie mille, spero di essere stata chiara il più possibile.
Cara Signora Martina, buongiorno. Che dirle? Inserire un impianto in corso di terapia ortodontica non mi sembra "saggio"! Non conosco però di quale Disgnazia soffra, a che punto di terapia sia! Se l'apparecchio Ortodontico sia attivo o no! Come sia stato fatto l'impianto! Come sia la qualità del suo osso. Se abbia o no una banda sufficiente di gengiva aderente intorno all'impianto. Dalla foto non si vede bene perché a bassa risoluzione e non a fuoco ma sembrerebbe che l'impianto non abbia gengiva aderente ma solo mucosa alveolare, quindi , se così fosse, sarebbe in una condizione anatomo-chirurgica sfavorevole. Si sarebbe dovuto fare chirurgia Parodontale Mucogemngivale di aumento del fornice e della quantità di Gengiva aderente prima dell'impianto! Ma sono solo supposizione. Ma dato che chiede, devo rispondere! Solo il suo Dentista può rispondere a tutte le sue domande perché solo lui è al corrente del perché e percome di tutto ciò che riguarda la sua situazione Clinica e semeiologica ed Anamnestica! Solo lui ha fatto una analisi cefalometrica e preso in considerazione la fisiopatologia della lingua nel contesto della sia Disgnazia! Basta comunque fare una Rx endorale per valutare osso ed impianto! Coraggio, chieda informazioni precise e dettagliate al Suo Dentista curante! Chieda chiarezza e terminologia adatta alla sua capacità di "comprendere"! Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Martina, molte volte l'implantologia è venduta con facilità mentre è piena di complicanze, la parte con la presenza dell'agenesia che ha ricevuto l'impianto è un zona molto complessa con scarsità di osso di sostegno, per cui occorre essere molto esperti prima di affrontare queste riabilitazioni protesiche e in molti casi è necessaria una T.A.C per gestire al meglio l'intervento. Spero che il suo odontoiatra abbia i "capelli bianchi" e che abbia dato il massimo della sua esperienza in modo che presto otterrà un bel sorriso. Nei primi giorni dopo l'intervento di norma abbiamo la presenza di un edema massivo anche palatale, che poi si riduce nei giorni successivi, dopo 15 giorni l'edema dovrebbe essere completamente ridotto e quasi impercettibile, ma da quello che lei descrive penso che il suo odontoiatra per la buona riuscita del caso abbia praticato un espansione ossea nel versante palatale creando un maggior ingombro, se così fosse e se tutto andrà per il meglio, presto la sua lingua di adatterà a questa dimensione fino ad arrivare a dimenticarla. In qualunque caso ritorni dal suo odontoiatra e si faccia spiegare il perchè dell'aumento dimensionale palatale e perchè non era stata informata prima dell'intervento.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Meglio chiederlo al dentista e fare una radiografia. Sono netti sintomi di infezione. Non è una cosa da trascurare. Ci sono probabilità di perdere l'impianto. Ci vogliono antibiotici. E controlli accurati. La situazione è seria ..

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Potrebbero essere sintomi relativamente normale (come decorso di una guarigione, e che, come tali, devono piano piano sparire e la sua bocca si deve abituare alla nuova condizione) oppure indicare una situazione infiammatoria - infettiva in corso (su cui invece, nel caso, è opportuno intervenire con antibiotico etc etc. Questo soltanto il Collega che la sta seguendo può valutarlo. Tralasciando il discorso dell'Implantologia in corso di terapia ortodontica (al limite subito dopo, con una contenzione mobile o un Maryland per chiudere lo spazio) e la mancanza di gestione dei tessuti molli (ma questi sono altri discorsi che non riguardano quello che ci ha chiesto). Contatti comunque lo studio dove si è operata.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Non sono d'accordo con i colleghi che asseriscono che l'implantologia non debba essere fatta alla fine di un trattamento ortodontico. L'ortodonzia non c'entra nulla. Lo scarso spessore osseo nel caso di una agenesia, invece, è molto importante e il suo dentista ne avrà certo tenuto conto. La sintomatologia lamentata indicherebbe, purtroppo la mancata osteointegrazione dell'impianto ma solo il suo dentista potrà chiarirle la diagnosi. In ogni caso dopo qualche mese la terapia implantologica può essere ripetuta.
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Scritto da Prof. Vito Antonio Tomasicchio
Bari (BA)

Io non ho parole. Ma come lei è in terapia da diverso tempo con un collega ed invece di farsi spiegare direttamente da lui, per bene, quale sia la sua situazione e a cosa sia dovuta, chiede ad un sito web il parere di colleghi che solo tramite una pessima foto si lanciano in dotte osservazioni di come si fa, di come si sarebbe dovuto fare e di cosa forse non va, azzardando ipotesi che, mi creda, non fanno loro onore. Un serio professionista non può darle un parere senza averla visitata, senza conoscere l'iter terapeutico che lei ha seguito, senza conoscere nulla di quello che lei ha fatto. Questa sua domanda dà solo modo a dei professionisti un po' saccenti di fare sfoggio di enorme preparazione culturale. Il che non solo non le risolve il problema, ma soprattutto le crea un'inutile confusione e ha il solo risultato di insinuarle dei dubbi circa la professionalità di chi la cura. Ma se preferisce una risposta terrorizzante, come qualcuna di quelle che mi precedono, allora le dico che la perdita della sensibilità è dovuta da una lesione provocata dall'anestetico o dal bisturi, che la mucosa fenestrata, che mostra il collo implantare, come si vede dalla foto, le renderà impossibile un buon risultato estetico, che l'impianto è in fase di espulsione e lo sputerà fra qualche giorno e per finire che lei potrà morire per una setticemia. Contenta?
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Scritto da Dott. Bruno Cirotti
Roma (RM)

Gentile Sig.ra Martina, se la sintomatologia non passa deve recarsi da chi ha messo l'impianto per una valutazione. Potrebbe essere tutto a posto, ma l'impianto potrebbe anche essere in fase di fallimento. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Dopo 1-2 settimane i disturbi devono scomparire. La persistenza o a maggior ragione l'insorgenza di fastidi/disturbi sono segnale di qualche problemino. La valutazione clinica e radiologica è indispensabile x una valutazione corretta. Si faccia vedere dal collega che l'ha operata. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)