Circa un anno fa ho fatto un impianto a carico non immediato per un molare mancante
Scritto da Giuseppe / Pubblicato il
Buongiorno, circa un anno fa ho fatto un impianto a carico non immediato, per un molare mancante, che da subito era debole, tanto che io non lo usavo per masticare. A dicembre si è svitato scendendo, così mi sono recato nello studio dove vera stato impiantato mi è stato consigliato di mettere un secondo impianto a carico immediato, pagando altri soldi. Da subito mi faceva male, così sono ritornato a farmi vedere e il dentista mi ha detto che bisogna aspettare almeno tre mesi. à passato un mese e tutto il nuovo impianto (con una nuova corona) sono traballanti e si sente la prima vite ancora svitata. Sono disperato.....domani ho ancora la visita e non so che pesci pigliare. Secondo me, la prima vite era già andata, ma è stata riutilizzata. Voi cosa ne pensate? Grazie a chi mi vorrà rispondere.
Pubblicato il 22-02-2016
Caro Signor Giuseppe, buongiorno. Non penso che sia "traballante, come dice Lei, l'impianto, forse è la corona, lo valuterà il suo implantologo se no, vista anche la sua età molto colpita dalla Parodontite, farebbe pensare ad una anzi due Peimplantiti in Parodontite non curata . Non si può e non si deve fare implantolgia prima di avere curato una Parodontite e spesso neanche dopo per la scarsa ed inadatta qualità dell'osso che avrebbe difficoltà e limitazione nella osteointegrazione oltre che nella predisposizione della Gengiva a create tasche perimplantari (Perimplantite)! Sarà stato fatto uno Studio Parodontale, Gnatologico e preimplantologico! La prima cosa è fare una Visita Parodontale ossia due visite intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc.Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" " che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui le numerose pubblicazioni sulle Recessioni Gengivali. Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione! Le lascio un Poster di Difetti Ossei Parodontali e Tasche Parodontali con una lesione proprio alla biforcazione di un molare inferiore tipo il suo e curato con la chirurgia parodontale Rigenerativa con Membrane, altamente specialistica e poco conosciuta! E' stato fatto tutto questo? Se si, Ok! se no, allora si faccia visitare da un Vero Parodontologo! Cari Saluti
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Pubblicato il 22-02-2016
Gentile Giuseppe è impossibile poterle rispondere senza alcun elemento a disposizione.Per fare una corretta diagnosi è necessaria una visita molto accurata corredata da radiografia adatta che può essere una sempice endorale con centratore. Solo con una diagnosi certa è possibile trattare il maniera giusta il problema. Inoltre non si capisce se si tratta di impianti post-estrattivi immediati o di impianti non post-estrattivi a carico immediato. E' comunque mia opinione che gli impianti a carico immediato sono maggiormente gravati da possibilità di insuccesso rispetto a quelli con carico differito. Il fatto cui accenna e cioè la sensazione di mobilità dell'impianto potrebbe essere benissimo causata da una mancata osteointegrazione.Non posso esprimere alcuna opinione in merito al suo problema. Sarebbe opportuno che faccia presente le problematiche al suo dentista che potrà spiegare la situazione meglio di altri via internet. Cordialmente
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Pubblicato il 22-02-2016
Gentile Sig. Giuseppe, credo che fosse la corona traballante e non l'impianto. Un impianto traballante è fallito, uno corona scementata si può recuperare, anche se è un segno di un difetto nella progettazione. Cordiali saluti
Pubblicato il 22-02-2016
Forse si tratta soltanto della corona protesica svitata, e quindi traballante, e non di tutto l'impianto. Purtroppo senza visitarla non è possibile aiutarla molto né fare diagnosi, cerchi di affidarsi ad uno studio dove esercita un Implantologo e Parodontologo esperto e dove possa essere seguito.
Pubblicato il 22-02-2016
Sig. Giuseppe, oggi l'implantologia vanta successi che superano il 90% ma in questo portale troviamo complicanze implantologiche non indifferenti. Oggi sono molti gli odontoiatri che praticano l'implantologia ma ben pochi la sanno utilizzare nei casi indicati.Il suo dubbio sul riutilizzo della vite potrà essere verificato facendosi consegnare la documentazione con i codici a barra degli impianti utilizzati nella sua bocca.
Pubblicato il 23-02-2016
Buongiorno non disperi, la situazione più semplice è la corona che sia traballante perche il moncone si è svitato, quindi basta recarsi dal suo medico e vedrà che saprà risolvere la problematica, resta il fatto che essere esaustivi al 100% è alquanto difficile senza una visita e una radiografia che attesti la non complicanza agli impianti, buona giornata
Pubblicato il 23-02-2016
Buongiorno sig. Giuseppe, il suo racconto, per quanto preciso, non permette di darle altri suggerimenti che non sia quello di rivolgersi ad un professionista più competente. Auguri
Pubblicato il 23-02-2016
Buongiorno. E' impossibile, con i dati forniti, fare diagnosi. Dare consigli professionali, in questo caso, richiede una visita clinica e esami radiografici indispensabili. Ciò nonostante le consiglio, qualora non dovesse trattarsi della corona decementata di inviarci delle radiografie endorali ed una ortopanoramica. Auguri
Pubblicato il 23-02-2016
In questo caso purtroppo senza vedere e valutare le radiografie, mi risulta difficile fornirle una diagnosi corretta. La invito per una prossima volta a rivolgersi ad un collega competente in implantologia che sappia darle delle risposte e soprattutto che segua i protocolli adeguati. Dal canto suo non si fermi al mero costo.
Pubblicato il 25-03-2016
Mi vengono in mente due cose. Una come dice il Dr. Ruffoni (che da sempre pareri di grande intelligenza come peraltro tutti gli altri straordinari professionisti che rispondono alle domande dei pazienti del web) oggi si dedicano alla nobilissima scienza della implantologia una manica di cani e porci che non hanno la minima idea di ciò che fanno. Mode e commercio hanno svilito questa branca meravigliosa. Seconda riflessione è che la maggioranza delle persone hanno, come lei, una pazienza e una capacità di sopportazione senza uguali e solo questo salva il posteriore di questi loschi personaggi che speculano sulla salute della gente. In USA già si discuterebbe (fin troppo a dire il vero) di denunce e risarcimento.
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