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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 8

E' possibile impiantare l'osso autogeno per effettuare un' impianto di un'incisivo?

Scritto da Cristina / Pubblicato il
Buongiorno, abito in provincia di Reggio Emilia, vorrei capire se è possibile impiantare l'osso autogeno per effettuare un' impianto di un'incisivo, considerando che ho perso quest'ultimo all'età di 8 anni e che finora ho portato un maryland, ho 34 anni, mi hanno proposto un ponte fisso perché il secondo incisivo vicino a quello perso si muove e perché non c'è abbastanza osso, però l'idea di limare o addirittura devitalizzare 2 denti non mi entusiasma, se potete consigliarmi uno specialista in questo campo ve ne sarei immensamente grata..
La rigenerazione ossea guidata, gbr, che prevede l'impiego di osso autologo - bio materiali di vario genere - membrane di collage - griglie in titanio, eventualmente associata alla rigenerazione tissutale guidata, gtr, è ormai di prassi nel campo dell'implanto - protesi. Ovviamente non posso dirle come e quando relativamente al suo caso, ma le consiglio di rivolgersi presso uno studio dove sia presente un dentista esperto in Implantologia, e vedrà che troverà la soluzione al suo problema.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Cara Signora Cristina, Buongiorno. Pienamente d'accordo col Dottor Sbarbaro. GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata)e GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata). Il problema però è valutare la vera ragione della mobilità dell'incisivo perché da ciò che dice si evince che cis sia non solo un problema di inestetismo e di quantità di osso nella zona edentula ma anche, probabilmente, una patologia Parodontale in atto a livello dell'incisivo e probabilmente di altri denti che ha in bocca (altrimanti non si potrebbe parlare do patologia Parodontali)! Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mò di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle eventuali tasche tasche parodontali.Legga per favore il mio Articolo o Pubblicazione su questo stesso portale facendo così: clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa),quindi è importante che lei la legga. Mio Sito Web di Parodontologia www gustavopetti it, POI ,sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale,questa sconosciuta!, poi,TRA I MIEI CASI CLINICI,seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti, a Pag 2.Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, infine vada sul mio sito, le sarà molto utile: www gustavopetti.it ,le ripeto si faccia visitare da un vero parodontologo. Ma non è Lei che deve e che possa decidere il Piano Terapeutico Chirurgico: è il Parodontologo! Non si "fissi " sula spiegazione da me data, perché ogni caso clinico è diverso da tutti gli altri :) quindi, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Inoltre bisogna valutare non solo l'altezza della crsta ma anche la sua larghezza e la Profondità del Fornice e la presenza di una banda sufficiente di Gengiva Aderente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Cari Saluti. Le lascio un poster sulla Parodontite Diffusa aggressiva dell'Adulto con difetti ossei molto gravi curati con chirurgia ossea parodontale ricostruttiva ed in basso rigenerativa!
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig.ra Cristina, vi sono varie tecniche per rigenerare l'osso. Ormai molti studi le effettuano. Ovviamente ogni caso va valutato con attenzione, soprattutto in zone estetiche. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig. Cristina, si muove perché non c'è abbastanza osso, ma le domande devono essere: Perché non c'è osso? Perché si riassorbe? Alla base di tutto occorre la diagnosi poi si potranno stabilire le corrette cure e se è indicato l'osso autologo.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buongiorno Cristina, in linea teorica è possibile fare un innesto per poi poter inserire un impianto ma il problema è stabilire se questa opzione sia la più adatta a risolvere il suo problema. Per dirimere la questione è indispensabile valutare lo stato di salute dei denti vicini e, più in generale della bocca. Fatto questo, con opportune indagini radiografiche andrà valutata la morfologia del difetto per vedere come procedere. In conclusione è impossibile rispondere alla sua domanda perché qualsiasi affermazione può essere sia vera che falsa. Deve appoggiarsi ad un serio professionista che, valutato il difetto sceglierà la soluzione più adatta a lei e alle sue (del professionista) abilità. Auguri
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Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Per fare il ponte (tipo classico, estetica super perfetta, durata decenni) non sta scritto da nessuna parte che bisogna devitalizzare i denti da limare!!!!!! Piuttosto mi allarmerei perchè il dente vicino si muove: piorrea già così giovane??? O problema locale??? Questo deve essere l'oggetto della massima attenzione, anche perchè se si muove non ci si può fare il ponte...

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara signora Cristina, molte cose si possono fare in ambito chirurgico ricostruttivo e protesico implantare ma perché queste abbiano successo occorre una valutazione e una pianificazione corretta del caso. Nel suo caso specifico,vista la giovane età, mi suscita molti sospetti il fatto che lei affermi di avere un incisivo mobile per mancanza di osso. Fra i molti elementi da valutare non bisogna dimenticare una attenta analisi del modo di chiudere i denti, fattore che può essere alla base del difetto presente e che, se non risolto, potrebbe inficiare qualsivoglia tipo di chirurgia rigenerativa posta in essere. Deve affidarsi a mani esperte, molto esperte piochè i fallimenti implantari in zone estetiche comportano problematiche non da poco.
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Gentile paziente, tra le tecniche più universalmente accettate come 'gold standard', vi è quella di Khoury. Prevede un prelievo di osso autologo nella regione laterale della mandibola e, opportunamente lavorato, consente una puntuale ricostruzione ossea. Di grande importanza lo studio iniziale e i 'professional skills' dell'operatore. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Armando Ponzi
Roma (RM)