Da qualche anno combatto contro una parodontite che mi ha portato a dover ricorrere ad estrazioni dentarie
Scritto da Laura / Pubblicato il
Buongiorno, da qualche anno combatto contro una parodontite che mi ha portato a dover ricorrere ad estrazioni dentarie all'arcata superiore ed applicazioni di due ponti (da 23 a 27 e da 13 a 17). Nonostante le pulizie periodiche e attenzioni, mi ritrovo con un'importante perdita ossea dentale, localizzata sui denti che sostengono i ponti. A questo punto si rende necessario eliminarli e, dopo avere contattato studi odontoiatrici differenti per le opportune valutazioni, non riesco a capire se posso procedere con impianto dentale.
Premetto che dal '97 ho una diagnosi di sclerosi multipla (fortunatamente recidividante-remittente) e che dal 2007 al 2010 ca. ho seguito una terapia immunosoppressiva alternando Azatioprina a Methotrexate, accompagnati da cortisone 5 mg.
Nel 2010 mi sono sottoposta ad impianto dentale, ma ho dovuto estrarlo a distanza di pochi giorni a causa di un rigetto. In questi anni mi è stato spiegato che ciò era probabilmente dovuto alle terapie farmacologiche.
Le indicazioni che ricevo ora in merito alla possibilità di procedere con impianto sono purtroppo decisamente discordanti. Chi sostiene che non ci siano controindicazioni e chi ritiene che con la sclerosi multipla non sia nemmeno da prenderlo in considerazione e che debba considerare l'applicazione di protesi mobili, che a mia avviso non farebbero altro che estendere il problema ai denti vicini. Faccio presente che dal 2010 non prendo alcun farmaco per la patologia e nemmeno intendo farlo in futuro.
Ringrazio fin da ora chi potrà aiutarmi a capire come procedere.
Pubblicato il 25-11-2016
Cara Signora Laura, purtroppo è assai probabile che la terapia immunosoppressiva influisca negativamente sulla guarigione degli impianti. Sarebbe bene che i colleghi che la seguono dal punto di vista della terapia per la sclerosi multipla si affianchino ai colleghi odontoiatri per una terapia sinergica. Dovrebbe cercare una soluzione di questo genere. Mi sento di sconsigliare la protesi mobile, sia per la sua giovane età che per il fatto che comunque non rappresenta una soluzione definitiva, ma sicuramente un peggioramento. Le auguro ogni bene.
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Pubblicato il 25-11-2016
Buongiorno Laura, prima di darle un consiglio sarebbe meglio Visitarla e poter visionare una relazione clinica fattale dal collega che la segue per la sclerosi che la affligge.
Pubblicato il 25-11-2016
Gentile paziente la situazione generale, ovviamente, non e' delle piu indicate ad una terapia implantare ma, di contro, la sospensione di sei anni dall'uso di medicinali, puo aiutarci in questi casi, io, dopo attenta analisi della densita ossea,inserisco una sola vite e controllo il risultato e' l'unico modo per valutare la possibilita di una riabilitazione implantare non ne esistono altri ma, negli anni, difronte a patologie sistemiche cosi importanti, mi sono trovato bene, dando una alternativa alla obbligatorieta della protesi mobile questo e' quanto altro non le posso dire buona giornata
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Pubblicato il 25-11-2016
Cara Signora Laura, buongiorno. Avendo fatto una "terapia immunosoppressiva" l'impianto è assolutamente controindicato! Per la sua malattia che come certamente saprà è Autoimmune Flogistica del Sua Sistema Nervoso Centrale comprendendo anche il Midollo Spinale oltre che Cerebrale, con distruzione della Guaina Mielinica ad opera in particolare dei Linfociti T! Preciso questo perché i Linfociti T sono parte importante ed integrante della interazione immunologica con i Batteri Anaerobi Gram Positivi (i più "feroci") che si ha nelle Parodontiti! La SM costituisce quindi una controindicazione all'implantologia! Non solo ma secondo ultimi Studi è stato dimostrato che nei parodontopatici l'implantologia è controindicata, salvo eccezioni e che nel 47% dei casi va incontro alla perimplantite. Nei sani, ossia senza Parodontiti, è stato dimostrato che la riuscita della terapia è 5 volte superiore se si mantengono gli elementi dentari curandoli con la Conservativa-Endodonzia-Protesi e Chirurga Parodontale, rispetto alla Avulsione degli stessi denti e sostituzione con impianti (Bibliografia: Goodacre CJ, Naylor WP. Single implant and crown versus fixed partial denture: A cost-benefit, patient-centred analysis. Eur J Oral Implantol. 2016;9(2):59-68.)! La mia opinione è quindi: niente impianti nel Suo caso! Invece valuterei molto bene la possibilità di terapie Parodontali Serie (anche se in "un terreno minato dalla malattia SM)perché nonostante la SM si può fare ancora moltissimo con la Chirurgia Parodontale Appropriata come la GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda! . Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a guisa di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali.Legga per favore su www.dentisti-italia.it , nel mio profilo tra i consulenti scientifici, ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si occupa di Parodontologia (cosa molto diversa),quindi è importante che lei la legga. POI ,sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale,questa sconosciuta!, poi,TRA I MIEI CASI CLINICI,seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti, a Pag 2.Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente. Legga anche i miei casi clinici sul mio sito professionale. Le terapie descritte sono solo una parte e sono da "prendere in linea di massima e non letteralmente...mi raccomando...magari a Lei necessitano terapie molto più blande Su dentisti-italia http://www.dentisti-italia.it/ Guardi la barra in alto della home page ed entri in ALTA FORMAZIONE Casi e Video, poi troverà Formazione in Odontoiatria PARODONTOLOGIA e tutti i video che vede sono miei : vada su Tutti i contenuti della categoria sono filmati di miei interventi e durano molto perché sono in diretta senza tagli e la spiegazione è in diretta anche essa, e sono molto Didattici (sono parte di quelli da me usati per le Lezioni Universitarie e nei Corsi Privati ai Colleghi), così si renderà conto cosa significhi fare Parodontologia e cosa sia una Reale Terapia Parodontale Chirurgica di cui il Curettage e Scaling e Root planing a Cielo aperto o Chiuso (meglio chiuso che aperto perché quello aperto è bene farlo in sede di Chirurgia per non avere inutile perdita di attacco epiteliale al dente se per motivi particolarissimi, come tasche inferiori ai 5 mm) che sia, sono solo una preparazione all'intervento chirurgico vero e proprio!Le lascio un Poster dimostrativo di Chirurgia ossea Ricostruttiva con innesti ossei in alto e con Rigenerazione con Membrane (GBR) in basso. Le ripeto si faccia visitare da un vero parodontologo!. Cari saluti
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Pubblicato il 25-11-2016
Presumo che la malattia da cui Lei è affetta, di per sè non costituisca una controindicazione assoluta all'uso degli impianti dentali, per lo meno, in letteratura non ho mai trovato questo; diverso è il discorso per ciò che riguarda i farmaci immuno-soppressori che ha usato. E' molto probabile che sia stato proprio a causa della loro assunzione che abbia perso precocemente gli impianti che erano stati inseriti. Più che un rigetto, penso si sia trattato di un'infezione a cui l'organismo non ha saputo rispondere avendo le difese immunitarie depresse. Pertanto, se adesso quella terapia è stata interrotta, gli impianti non dovrebbero più crearle alcun problema. Bisogna peraltro essere consapevoli del fatto che gli impianti inseriti in un paziente che ha perso i suoi denti per parodontite sono un po' più a rischio rispetto all'individuo normale, per cui, una volta inseriti, deve usare delle precauzioni particolari dal punto di vista igienico, ed evitare il fumo. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 25-11-2016
Buon giorno; sicuramente la sua condizione di salute e la conseguente assunzione di farmaci hanno avuto la loro parte nel determinare questa situazione di grave parodontopatia. Probabilmente quando le sono stati fatte queste protesi l'avranno avvertito che erano soluzioni a rischio di durata e di salute dei denti utilizzati come pilastri di ponte. Io credo che non sia possibile indicarle una soluzione senza avere almeno delle lastre quindi le consiglio di contattare un odontoiatra serio e capace per avere da lui sia la diagnosi che la terapia conseguente
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Pubblicato il 25-11-2016
Sig. Laura, gli impianti hanno insuccessi anche in persone perfettamente sane, ogni odontoiatra è libero di effettuare l'implantologia a pazienti affetti da patologie o non perfettamente idonei alle linee guida dettate dalla letteratura, infatti molti odontoiatri applicano impianti ai loro pazienti fumatori. Per cui a distanza senza la minima conoscenza del caso e della sua condizione anamnestica non possiamo stabilire qual'è la miglior modo riabilitazione idonea alla sua bocca.
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Pubblicato il 25-11-2016
Buongiorno Signora, chiaramente è difficile fare diagnosi da una lettera, Le consiglio di rivolgersi al Dottor Andrea Palma, con studio in Riese Pio X, che Le potrà certamente essere di molto aiuto per i suoi problemi.
Pubblicato il 25-11-2016
Sig.ra Laura Buongiorno, come riferisce ha contattato studi dentistici, quindi con una visita e presumo rx, come può immaginare via web senza visitarla senza rx data la sua situazione sarebbe poco corretto darle una risposta, aumenterebbe ancora di più la confusione cerchi di individuare un professionista serio e di esperienza che la possa seguire e darle tutte le risposte. Stia alla larga dai centri low cost.
Pubblicato il 25-11-2016
Gentile Sig.ra Laura, non esistono controindicazioni nel eseguire una riabilitazione tramite impianti in pazienti che soffrono di sclerosi multipla. Direi che nel 2010 vi era invece una controindicazione a causa della terapia farmacologica oggi superata. Cordiali saluti
Pubblicato il 25-11-2016
Sconsiglio decisamente una riabilitazione con tecniche implantologiche e consiglio, invece, di utilizzare per la parodontite giovanile qualche seduta di laser-terapia. La tecnica è semplice, non invisa e priva di spiacevoli effetti collaterali anche se eseguita durante dei trattamenti farmacologici.
Pubblicato il 28-11-2016
Buon giorno innanzitutto deve essere certa che i dentisti a cui si è rivolta siano competenti di parodontologia, la malattia parodontale diagnosticata con esame clinico e strumentale non è sostenuta solo dalla placca ma anche da altri fattori che un bravo parodontologo le diagnosticherà, dopo ciò si esegue la terapia specifica e si può dire se i suoi denti sono tutti persi o no
Pubblicato il 28-11-2016
Quello che da fastidio alla riuscita degli impianti è la terapia di immunosoppressione. Se lei non usa questi farmaci dal 2010, io credo che OGGI (se ci sono tutte le condizioni anatomiche ideali per farlo, e talora lo si vede solo con una rx 3d tac o, molto meglio una cone beam) in mani buone tutto funzonerà. L'effetto negativo dei farmaci, ormai è passato da molto tempo...
Pubblicato il 28-11-2016
Gentile Laura, ho appena finito un lavoro protesico su impianti, in un paziente con la sua stessa identica problematica ( parodontosi, sclerosi etc.) ed è andato tutto bene, diverso sarebbe, invece, vista la zona, se dovesse fare il rialzo del seno mascellare, intervento molto più complicato, nel quale, anche se non prende farmaci, il rischio di insucesso è troppo alto.
Dentista Campania, Caserta
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