Ho fatto l'impianto ad un molare e dopo due giorni ha iniziato gonfiarsi la guancia
Scritto da paola / Pubblicato il
Buongiorno, ho fatto l'impianto ad un molare e dopo due giorni ha iniziato gonfiarsi la guancia. Ho preso antibiotici e antinfiammatori, così come prescritti dal dentista, ma dopo 15 giorni il gonfiore continuava, accompagnato qualche volta da un po' di dolore. Così sono ritornata dal dentista che mi ha consigliato di iniziare nuovamente la stesa terapia per altri 5 giorni. Ma il gonfiore è continuato e il medico ha deciso di togliere l'impianto, dopo un mese di tempo con il gonfiore alla guancia. L'impianto ha provocato una infiammazione che il medico ha ripulito. Adesso sto riprendendo antibiotici e antinfiammatori da 4 giorni ma per ora rimane lo stesso gonfiore, come avessi una caramella in bocca e non accenna a diminuire. Sono preoccupata perchè non si riesce a capire la causa, inoltre tutte le medicine che ho preso e che dovrò prendere per altri 2 giorni mi rendono la bocca amara.
Pubblicato il 15-12-2016
Sicuramente c'è stato un problema al momento dell'inserimento dell'impianto che le ha causato una osteite - perimplantite precoce, da gestire appunto, in casi estremi, con la rimozione dell'impianto stesso - accurata pulizia alveolare e terapia farmacologica di supporto (anti-infiammatori ed antibiotici specifici). Con queste metodiche, e un po' di pazienza, il problema si risolve.
Pubblicato il 15-12-2016
Sig. Paola, la bocca amara non è un problema, un accertamento di secondo livello, TC o Conee beam dovrebbe essere indicato per escludere fratture ossee.
Pubblicato il 15-12-2016
Cara Signora Paola, buongiorno. Se dopo 15 giorni dall'impianto l'ascesso, dopo anche una terapia antibiotica, non scompare, è palese che ci sia qualche cosa che non vada per il "verso giusto"! Non dice se ci sono tasche perimplantari che palesino una perimplantite! Non dice se l'impianto è mobile nell'osso! L'impianto ha provocato una infiammazione che il medico ha ripulito. Lungi da me "screditare il Suo Dentista", cosa che non faccio mai per Deontologia e Professionalità Reali, ma è sbagliato dire come dice "L'impianto ha provocato una infiammazione che il medico ha ripulito." E' più esatto dire che il "Medico ha creato una situazione evidentemente non valutata preimplantologicamente, per cui si è formata la Patologia"!!! Mi perdoni ma lei chiede ed io ho il dovere di rispondere perché, nella richieta-risposta lei in questo momento diventa mia paziente e come tale devo essere il più veritiero e chiaro possibile! Ovvio, col beneficio del dubbio perché basato solo sul suo racconto e non su una visita Clinica che invece il suo Dentista dovrebbe aver fatto! Quindi prenda queste mia considerazione con grande cautela! Tant'è!"non si riesce a capire la causa", scrive! Ha 57 anni che è l'età più colpita dalla Parodontite! Le domando: E' stata fatta una Valutazione Parodontale e Gnatologica per valutare se la sua bocca possa ricevere impianti, con due visite Parodontali di circa un'ora e mezza l'una, intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc? E' stata fatta una valutazione della quantità e salute della Gengiva aderente, della altezza della cresta ossea e della Sua larghezza e della profondità del Fornice e dei rapporti occlusali Gnatologici nelle tre disclusioni incisiva, canine e Relazione Centrica? La cosa più probabile è che ci sia una banda insufficiente di Gengiva Aderente, la sola Gengiva "buona" ed adatta a fungere da Gengiva Marginale capace di dare l'attacco epiteliale al dente e sopportare lo stress della masticazione e del bolo alimentare. Con poca Gengiva aderente, il punto di sutura è stato messo in parte nella mucosa alveolare che si trova sotto la Gengiva Aderente (apicalmente ad essa) facendo così i frenuli preesistenti e riposizionandoli praticamente più coronalmente (in alto), al posto della Gengiva Aderente. Il problema nascerebbe proprio con l'impianto perché esso deve essere circondato da abbondante banda di Gengiva Aderente e non certo dalla elastica e delicata Mucosa Alveolare e da un Frenulo Traente. Posso quindi ritenere, in questo quadro clinico, che debba essere prima ricostruita la Gengiva aderente mancante e forse anche l'altezza e la larghezza della Cresta Ossea sottostante! L'impianto, altrimenti sarebbe un fallimento! Si metta nelle mani di un Parodontologo, glielo dico proprio da Parodontologo quale sono! Legga nel mio Profilo "RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale." e "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale"! Tutte situazioni Cliniche che devono essere corrette con la chirurgia Parodontale ossea o Parodontale mucogengivale oltre che riportare in occlusione la bocca intera ed eliminare gli eventuali precontatti nelle tre disclusioni descritte!L'implantologia è bellissima, utile ma solo quando la situazione la richiede ed è l'ultima spiaggia! E non tutte le bocche la possono ricevere!Richiede Competenza e quella che io chiamo "una mentalità Parodontale da cui non si può prescindere, qualsiasi fosse la Terapia da pianificare! Le invio un Poster dimostrativo di plastica di una zona edentula con gravi patologie e ricostruita con Chirurgia Parodontale "Particolarmente Complessa" Cari saluti
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Pubblicato il 15-12-2016
Certo, come dice il dr. Ruffoni, se non passa in altri pochi giorni (una settimana dalla rimozione dell'impianto, deve migliorare sensibilmente), allora c'è da verificare con le indagini proposte, che non ci siano le complicazioni paventate dal collega. Tenga presente che quello che le è successo è un evento traumatico ed invasivo, che richiede del tempo per guarire. Poi c'è da vedere la congruità della terapia antibiotica: in questi casi c'è da assumere antibiotici per via parenterale (iniezioni) perchè per bocca gli antibiotici si disperdono molto e fanno poco effetto.
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Pubblicato il 15-12-2016
Cara signora, tutto si risolverà, anche ai migliori può accadere, il nostro organismo risponde diversamente ad ogni terapia che viene effettuata. Con il suo dentista stabilisca opportune indagini diagnostiche e sia sempre fiduciosa. Mi creda, pratico chirurgia da 30 anni, e per fortuna è purtroppo le ripeto...con tutta la scienza e coscienza, sono cose che possono accadere......anche ai professori...
Pubblicato il 16-12-2016
Difficile risponderle senza radiografie. Ritorni dal suo medico. Se non passa nel giro di pochi giorni ancora ci deve essere un'altra causa. Se la causa era l'impianto il problema dovrebbe sparire rapidamente.
Pubblicato il 17-01-2017
Carissima signora, purtroppo sono complicanze che possono accadere anche ai luminari. Dopo la rimozione dell'impianto e una cura antibiotica adeguata, il gonfiore dovrebbe andare via. Comunque concordi con il suo dentista un indagine radiologia, per capire cosa è successo, se il problema persiste. Cordiali saluti.
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