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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 15

Da circa 2 giorni sento dondolare parecchio l'impianto

Scritto da barbara / Pubblicato il
Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 38 anni, ho eseguito un impianto a carico immediato al dente 14 tre settimane fà circa. Essendomi ammalata nel frattempo, ho dovuto posticipare la visita di controllo, che avro' tra una settimana, ma da circa 2 giorni sento dondolare parecchio l'impianto, ho l'impressione che si stacchi da un momento all'altro, la gengiva inoltre è molto arrossata, cio' mi dà la quasi certezza del fallimento dello stesso. Sono molto preoccupata, ho seguito attentamente le "istruzioni", e il dentista era molto soddisfatto dell'esito post intervento! Devo ammettere di essere un soggetto altamente cario-recettivo, tendente a parodontiti e bruxista...sicuramente cose che non giocano a mio vantaggio, ma quindi posso sperare nel buon esito del secondo tentativo? Cosa posso fare dal canto mio per agevolarlo, ovviamente dando per scontata la professionalità del mio dentista? Inoltre puntualizzo che non mi è stata fatta alcuna prescrizione antibiotica...puo' essere anche questa una ipotetica causa di fallimento? Nel frattempo, a vostro parere, è urgente che vada a far rimuovere l'impianto che stà cedendo oppure posso aspettare l'appuntamento tra una settimana senza compromettere la situazione? Vi allego una panoramica recente, fatta pero' prima dell'impianto al 14, potrete vedere quanto la mia bocca sia "curata" , nel senso piu' triste del termine. Grazie a chi vorrà darmi dei consigli Buona giornata
Gentile Barbara, dal suo racconto sembra proprio essere in presenza di un fallimento di un impianto post-estrattivo immediato che come lei ben saprà, essendo sicuramente stata informata, è una tecnica gravata da una maggiore percentuale e possibilità di fallimento. Le consiglio di non indugiare ed attendere ulteriormente ma di informare immediatamente il suo dentista del problema. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Cara Signora Barbara, buongiorno."tendente a parodontiti e bruxista". Se fosse vero, l'impianto eseguito ora senza prima avere curato (dopo Diagnosi e Prognosi) la Parodontite e la Patologia Gnatologica o i Bruxismi (al plurale e le spiegherò più avanti), sarebbe un vero problema! La lastra postata è anteriore all'inserzione dell'impianto e non è adatta a valutare i difetti ossei parodontali che si valutano Clinicamente con un doppio sondaggio parodontale intervallate da una preparazione iniziale con Igiene Professionale della tasca, Curettage e Scaling per rimuovere il tessuto di granulazione dall'interno della tasca stessa che falsa la presa delle misurazioni della sua profondità, le Rx endorali complete, i modelli di studio e che nella seconda visita si riprendono le misure delle tasche che ora saranno quelle vere e dalla differenza tra le prime e le seconde si fa diagnosi sul tipo di Parodontite, sulla sua Aggressività, sulla sua attività e si emette una Prognosi e si pianifica una eventuale terapia! Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti etc. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" " che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite. Si faccia Visitare da un Bravo Parodontologo e Gnatologo che è anche un Dentista Completi, Clinicamente parlando! I particolari non si vedono per l'inadeguatezza della Radiografia! In ogni caso la diagnosi è soprattutto Clinica oltre che confortata da, in questo caso, più Rx endorali con differenti proiezioni! Diciamo che però noto una morfologia ossea alterata nella sua festonatura addirittura inversa in alcune zone e difetti ossei ad una parete (emisetti) a due e tre pareti (crateri) per cui è probabile che abbia in atto una Parodontite. Noto anche denti estrusi ed altri intrusi che dimostrano esserci una Gnatologia alterata. Riguardo ai Bruxismi (dico non a caso al plurale perché si parla non di bruxismo ma di bruxismi). Tenga presente che malocclusione e Bruxismi sono due cose completamente diverse ed indipendenti. Intanto non spiega se questo bruxismo fosse stato Diagnosticato e fosse in Digrignamento per lo più di origine Nervosa Centrale o da "serremento" per lo più da Stress! Non spiega neanche se sia stata fatta la Diagnosi! Bisogna valutare, tra le tante verifiche da fare, se procedere a registrazioni particolari presso Odontoiatri esperti in Medicina del Sonno. Per esempio Mia Figlia Claudia è una Odontoiatra che si occupa di queste patologie (della Medicina del Sonno), dette con l'acronimo di OSAS se meno gravi o CPAP, (continuous positive airway pressure)se più gravi, quando la respirazione a pressione continua positiva diventa intollerabile, con terapie con TRD (tongue retaining device)che trattengono la lingua in posizione anteriorizzata o MRA (mandibular repositioning appliances)che fanno avanzare la mandibola, dopo analisi neurologica anche a domicilio, tra cui anche la POLISONNOGRAFIA e se il caso, per completezza è bene saperlo, è necessaria una valutazione Medica in ogni caso, Bruxoff, holter portatile in grado di registrare simultaneamente l'attività dei muscoli masseteri e cardiaca, tutto in collaborazione con un Neurologo od un Centro Specializzato ad Hoc! Bisogna valutare se si verificano apnee notturne e "russamento"!
Le lascio un Poster Con Arco Facciale di Trasferimento, Stabilometria computerizzata e vari tipi di Bite Plane.
Ovvio che bisogna valutare tutto Clinicamente e Semeiologicamente come detto :) Quindi per concludere Visita Parodontale e Gnatologica (con valutazione della postura corporea e della colonna vertebrale e della fisiopatologia della lingua) e curare le patologie se presenti! Solo dopo si farebbe un impianto, soprattutto se a carico immediato. Per inciso la radice del 14 sembrerebbe bella e trattabile: perché non è stato salvato il dente con un pernomoncone dopo allungamento chirurgico parodontale della corona clinica anziché aver proceduto alla avulsione per fare un impianto! Guardi che non sono contro gli impianti (li facciamo anche noi) ma solo se la bocca in questione li può ricevere e se non si può salvare il dente ed in ogni caso solo dopo aver riabilitato la bocca Parodontalmente, Gnatologicamente, Conservativamente! Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Meglio che torni dal tuo dentista per un controllo. Può esser che la capsula e svitata. Se c'è un dubbio della stabilità dell' impianto il suo dentista lo vede subito.

Scritto da Dott. Omar Attar
Corsico (MI)

Potrebbe essere un impianto fallito in seguito a peri-implantite precoce, probabilmente quindi l'impianto è perso. Non succede nulla anche se attende una settimana, però credo sia il caso di avvisare quanto meno telefonicamente il collega che la sta seguendo per iniziare una adeguata terapia antibiotica di copertura.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Il fatto di non assumere gli antibiotici, purtroppo può talvolta causare una mancata integrazione dell'impianto. Sebbene le linee guida internazionali, volte a prevenire le resistenze agli antibiotici, mettano gli impianti tra le procedura per le quali non è considerato indispensabile prescriverli, in casi particolari, come l'impianto a carico immediato, può essere più prudente assumerli. Sempre che sia l'impianto a muoversi e non la parte protesica sovrastante, bisognerà rimuoverlo, aspettare 2-3 mesi e rivalutare il sito per decidere se e come rimetterne un altro.
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Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Se possibile si faccia vedere prima dal suo dentista, perlomeno lo chiami e lo informi.
La mobilità non è certo un dato positivo, può avvenire sia perché vi è un fallimento dell'impianto sia perché si sta svitando la vite che tiene il provvisorio sull'impianto stesso. In ogni caso non aspetterei un'altra settimana tenendo conto che la seconda e la terza settimana dopo l'inserimento dell'impianto sono le più rischiose per il fallimento precoce.
Saluti
 
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Scritto da Dott. Sandro Compagni
Latina (LT)

Gentile Sig.ra Barbara, già un impianto a carico immediato ha una percentuale di successo minore, poi fatto a un bruxista cala drasticamente, pertanto personalmente sconsiglio questa procedura in un caso come il suo. Vi sono molti modi per coprire il "buco" provvisoriamente e aspettare che la natura faccia il suo corso. Poi tutto si può fare se correttamente informati. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile Barbara, mi spiace ma ha tutta l'aria di un fallimento che fortunatamente non implica che lei non possa mettere impianti! Probabilmente dovrà rimuovere l'impianto compromesso, pulire accuratamente la
zona infetta, ed aspettare fino alla guarigione del sito. Probabilmente avrà perso una certa quantità di osso per cui si potrebbero rendere necessarie procedure di rigenerazione ossea prima o durante il nuovo inserimento impiantare.

Scritto da Dott. Johannes Schmitz
Milano (MI)

Sig. Barbara, il termine 'carico immediato" tanto pubblicizzato dai miei colleghi, non è una tecnica esclusiva di pochi odontoiatri, tutti la sanno praticare e conoscono le percentuali di successo che sono inferiori. Ora ricontatti al più presto il suo odontoiatra è speriamo bene in bene.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buongiorno , Le consiglio di recarsi dal suo medico che l'ha curata e di porre tutte le domande che ha posto a noi, al diretto interessato. Non ritengo corretto nei confronti del mio collega rispondere alle sue domande. Posso rispondere di avere pazienza e aspettare se l'impianto fallirà se ne accorgerà perché l'impianto lo troverà in bocca.

Distinti saluti

Scritto da Dott. Fabio Vaja
Milano (MI)

Gentile sig.ra Barbara Buongiorno,
Concordo coi colleghi, purtroppo ciò che scrive fa pensare ad un insuccesso implantare. Le cause sono solo ipotizzabili, dalla opt che allega non è desumibile lo stato parodontale del 14 prima dell'estrazione. Sicuramente è consigliabile eseguire l'intervento sotto copertura antibiotica soprattutto in un post estrattivo superiore in quanto sono più basse le percentuali di successo. Da quello che scrive sembra sia subentrata una perimplantite che é di origine batterica ma sicuramente il fatto che lei sia una bruxista non aiuta l'integrazione dell'impianto ed il provvisorio deve esser scaricato in occlusione. Comunque nel caso, le verrà rimosso l'impianto e dopo un paio di mesi si procede ad un nuovo inserimento.
Cordiali saluti
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Scritto da Dott.ssa Marina Fiocca
Cremella (LC)
Renate (MB)

Cara Barbara, é probabile che l'insuccesso sia da impuntarsi alla attività bruxista che lei denuncia, oltre che a molte altre cause inta ed extra operatorie. Ma ciò che mi più colpisce é l'ampia compromissione dentale dovuta ad una malocclusione di cui il bruxismo é la spia più concreta. Oggigiorno esistono delle tecniche strumentali computerizzate per diagnosticare e impostare una adatta terapia che sottragga i suoi denti da un anomalo carico funzionale estremamente dannoso. Noto nella panoramica una sorta di legatura sugli incisivi inferiori. Dovuta alla mobilità degli stessi ??? Se così fosse occorre una diagnosi di più ampio respiro di tutta la sua bocca e la perdita precoce di un impianto tutto sommato rimane ancora il problema minore. Cordiali saluti 
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Cara Barbara,  rispetto i colleghi che fanno il carico immediato, ma io personalmente non lo faccio piu' tranne nei casi in cui inserisco piu' impianti. In realtà con il carico immediato ho avuto spesso problemi di fallimento implantare diciamo un 30 su cento impianti inseriti . Da li la decisione di non continuare. Cio' che lei descrive andra' su un fallimento implantare che non sarebbe modificato con uso di antibiotici. Diciamo che puo' accadere anche avendo le piu' rigorose attenzioni. non sia pero' pessimista dovrà attendere un po' di tempo in più, da tre a quattro mesi per riavere il suo dente. Saluti
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Scritto da Dott. Alessandro Sanna
Lucca (LU)