Agenesia dentale e riassorbimento osseo
Scritto da Italo / Pubblicato il
Gentili Dottori, ho 29 anni e sono soggetto a: agenesia dentale, infatti possiedo ancora qualche dente da latte (uno dei quali lo sto perdendo) ed assenza del definitivo 35 e 45; -Riassorbimento osseo dell'arcata inferiore dx; -inclusione orizzontale dei canini superiori, uno dei quali pare non si possa stabilirlo con certezza in quanto da ortopanoramica è visibile solo la corona; -inizio di retrocessione gengivale con primi cenni di colletto scoperto; -tasche gengivali (2 importanti, una delle quali pare in prossimità del canino incluso). Ho molta cura nell'igiene orale (anche il mio dentista si è complimentato), com'è possibile?? Genetica?? Dovrei sottopormi a due impianti: 1 in sostituzione al "famoso" deciduo da latte che mi sta abbandonando (inferiore dx) e l'altro in corrispondenza dello stesso su arcata superiore. Un dentista "ha gettato la spugna" fin da subito e non ha voluto prendersi alcuna responsabilità per quanto sopracitato, un altro l'ho visto molto titubante e ho optato per un altro dentista, il quale ormai vado da qualche annetto. Arrivati a questo punto, però, anche quest'ultimo pare abbia molta fretta nell'estrarmi il dente da latte considerato ormai perduto e lo vedevo deciso nel volermi sottoporre ad un impianto fino a quando, con ortopanoramica tra le mani, gli faccio notare che subito sotto è presente nervo alveolare inferiore ( credo che così si chiami). La sua convinzione nel volermi effettuare un impianto la vedo un po' svanire e mi propone la soluzione dell'ortodonzia: compattare tutti i denti. Per quanto riguarda agli inclusi anche li non lo vedo molto sicuro sul da farsi. Ringrazio in anticipo chi di voi abbia voglia di darmi qualche consiglio prezioso in quanto NON SO PIU DAVVERO COSA FARE!!!! (allego ortopanoramica e referto)
Pubblicato il 11-09-2018
Caro Signor italo, buongiorno. Si parla subito di impianti! Andiamoci piano! Anzitutto prima bisogna valutare la sua sospetta parodontite. Dico sospetta perché non si può fare diagnosi di parodontite (e soprattutto di quale "tipo") da una OPT e da un Radiologo! Per fare Diagnosi di Parodontite sono necessarie due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e Root Planing e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! La visita verrà completata da una Valutazione Gnatologica Statica e dinamica (nelle tre disclusioni) oltre che in Relazione Centrica (valutando anche le tre curve di compensazione di di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali e tutto questo porta ad una variazione dell'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della patologia Gnatologica che si può instaurare ed è misurabile con l'Arco facciale di trasferimento ed un articolatore a valore medio! Non dimenticando l'Angolo di Eminenza formato dal Piano di Francoforte col Tragitto Condilare, in Gradi ovviamente, ma ci sarebbe tanto altro che non è il caso ora di "sviscerare"! Cari Saluti
Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti, denti decidui, agenesie e denti inclusi e loro struttura (con accertamento anche con una Rx Cone Beam 3D) etc. !!! E' stato fatto questo? Penso proprio di no! Legga nel mio Profilo "Visita Parodontale" e capirà! Stia tranquillo. La situazione è abbastanza seria ma indibbiamente curabile. Faccia la visita da un bravo Dentista Parodontologo ed esperto in Riabilitazione Orale in casi clinici Complessi. Cari saluti
Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Con le Rx endorali e le prove termiche e la Visita Clinica si valuta anche la presenza di carie, necrosi endodontiche, osteolisi periapicali, stomatiti, denti decidui, agenesie e denti inclusi e loro struttura (con accertamento anche con una Rx Cone Beam 3D) etc. !!! E' stato fatto questo? Penso proprio di no! Legga nel mio Profilo "Visita Parodontale" e capirà! Stia tranquillo. La situazione è abbastanza seria ma indibbiamente curabile. Faccia la visita da un bravo Dentista Parodontologo ed esperto in Riabilitazione Orale in casi clinici Complessi. Cari saluti
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Pubblicato il 11-09-2018
Gentile Sig. Italo, la sua bocca presenta una situazione molto complessa e preparare un piano terapeutico da una panoramica è impossibile. Spero che le tasche siano state diagnosticate dopo un sondaggio ed rx enderorale. Ora per valutare i siti dove sta perdendo i denti da latte, una Cone Beam mi sembra doverosa. Cordiali saluti
Pubblicato il 11-09-2018
Più che parlare di singolo impianto in sostituzione di un elemento deciduo, il suo è a tutti gli effetti un caso clinico complesso che necessita di un approccio multidisciplinare, preferibilmente in uno studio all'avanguardia dove operino diversi specialisti, una equipe preparata nella gestione dei casi clinici complessi, al di là dei costi elevati che dovrà sostenere (Parodontologia in primis, e relativa gestione parodontale nel breve - medio e lungo termine). E' troppo giovane per procedere a tentativi e rischiare una protesi mobile.
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Pubblicato il 12-09-2018
Sig.Italo, forse era il caso di intervenire molto prima. Ora ci sono dei problemi, si può mettere una pezza o fare uno studio del caso con una corretta valutazione ortodontica. Chiaramente il suo è un caso complesso, in cui non va sottovalutato nulla.
Pubblicato il 12-09-2018
Gent.mo Sig. Italo, la sola visione di una radiografia panoramica non è sufficiente per redigere un piano di trattamento, che sempre viene elaborato DOPO una diagnosi. Perciò quello che io posso dirle necessariamente sarà condizionato dai limitati dati a mia disposizione. Il suo appare certamente un caso complesso, sia per le agenesie che la presenza di denti inclusi. Come per tutte le cose complesse, la soluzione purtroppo non potrà essere semplice e semplificarla potrebbe non essere una buona idea. Per questo, parlare subito di impianti è un non-senso, come giustamente indicato dal collega Dr. Petti. Radiograficamente l'osso mascellare e mandibolare presenta un riassorbimento alveolare apparentemente più accentuato in corrispondenza degli elementi dentari mancanti e presente in diverso grado anche sugli altri denti. Nel caso del dente 45 manca, per esempio, l'osso dove inserire l'impianto e ciò complica il trattamento. Le consiglio una visita da un parodontologo che sappia redigere un programma d'intervento per ristabilire uno stato di salute prima di tutto sui suoi denti. Una volta ottenuto ciò, si potrà cominciare a parlare delle possibilità implanto-protesiche per riabilitare una corretta funzione ed estetica della sua bocca (che non necessariamente richieranno interventi implantari). Quello che posso vivamente consigliarle è di evitare di fare subito dei trattamenti protesici e/o implantari "puntiformi", ossia senza una valutazione complessiva della sua bocca e della sua masticazione, che la porterebbe a perdere notevoli risorse economiche e di tempo senza arrivare ad una soluzione il più definitiva possibile.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Pubblicato il 13-09-2018
Alla sua età dovrà per forza arrivare ad una definizione completa dei suoi problemi senza aspettare oltre.Senza offrirmi come diagnostico, a Bergamo ci sono fior di specialisti. Io ne conosco molti ma oso suggerirle il nome della dottoressa Calderoli, nata dentista. Vada da lei e faccia come deciderà essa. Cordialmente
Pubblicato il 22-09-2018
Il suo è un caso non facile. Il recupero ortodontico dei canini inclusi sembra davvero arduo. Bisogna valutare tutto il complesso della situazione. A me sembra che la prima cosa da vedere è la parte parodontale: c'è cospicua perdita di tessuti di sostegno a carico di molti elementi. Il rischio è che nonostante la giovane età si possano perdere altri denti se non si cura molto a fondo l'aspetto parodontale. E' vero che se i denti sono in malocclusione, il parodonto soffre molto di più. E quindi un trattamento ortodontico (non certo quello mirato a compattare come dice lei e chiudere gli spazi) per ottenere una occlusione migliore sarebbe auspicabile, sempre nel caso, probabile, che ci sia malocclusione. Migliorerebbe quindi, oltre al funzionamento della bocca, il futuro parodontale dei denti rimanenti. Però c'è da stabilire se la sua bocca può realmente avvantaggiarsene, cioè se una ortodonzia si può ancora fare oppure non più, visto proprio lo stato dei tessuti di sostegno. C'è un confine, che non si può stabilire a distanza, ma va visto in modo multidisciplinare. Io ho avuto soddisfazioni in ortodonzie dell'adulto su denti addirittura quasi mobili, ma abbinato a terapie parodontali severe (laser aiuta tanto) ed efficaci. Se gli specialisti le diranno che è bene fare ortodonzia, assieme a cure parodontali, è buona cosa. Viceversa c'è da salvare il salvabile e rimpiazzare gli elementi mancanti con impianti o ponti (anche cosiddetti circolari che stabilizzano per effetto palizzata). In ogni caso, anche se l'esigenza primordiale è l'estetica, ora il consiglio è di smettere di trascurare così la sua bocca e cercare non solo il sorriso, ma la funzione e il futuro dei denti e dei tessuti di sostegno.
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