Il giorno 17 maggio mi sono stati praticati 4 impianti
Scritto da Florentina / Pubblicato il
Buongiorno, il giorno 17 maggio mi sono stati praticati 4 impianti, 45 e 47 a destra, 35 e 37 a sinistra. Prima dell'impianto mi era stata fatta la panoramica e anche la TAC e la situazione era idonea per l'inserimento degli impianti. Il percorso post operatorio è stato traumatico in quanto ho avuto tantissimo dolore e gonfiore, sopratutto nella parte sinistra. Ho assunto Augmentin per 12 giorni (2 prima dell'intervento, e 10 dopo) e Brufen 600mg 3 volte al giorno per quasi 2 settimane. La parte destra guarisce bene, mi sono stati rimossi i punti e sembra che sia tutto ok. Nella parte sinistra, permane una sorte di anestesia che parte dal centro della bocca verso il dente 35. Precisamente, i denti, metà del labbro inferiore verso sinistra è il mento la parte sinistra. Sento un perenne gonfiore, dei formicolii continui, e delle scosse dolorose ( per togliere i punti ha dovuto farmi l'anestesia perché avvertivo tropo dolore). Inoltre avverto una leggera alterazione nella posizione della bocca, e nel parlare. Ho riferito tutto questo al dentista, che ha subito controllato la panoramica post operatoria dalla quale non risultava niente di anomalo. Mi ha subito fatto una TAC che non evidenzia niente che possa spiegare l'accaduto. Da quest'ultima risulta che si è molto avvicinato al nervo con il nr37 (1,5 mm). Il suo sospetto è che si sia formato un edema alla radice37 che può comprimere il nervo, oppure che il nervo sia stato leso durante l'intervento. Ho seguito una terapia con cortisone, Tiobec 800, Nicetile 500mg, Benexol (vitamineB1+B6+B12). Ad un mese dall'intervento non ho alcun miglioramento, e vorrei fare di TUTTO per guarire. Vorrei sapere se c'è un esame che può farmi capire che cosa è successo di preciso per poter trovare il rimedio ( il dentista dice che non esiste niente, che devo aspettare, avere pazienza, perché qualcosa potrò recuperare, e del resto con il tempo mi ci abituerò). Grazie
Pubblicato il 13-06-2019
Gentile Signora, da quanto ci riferisce, il suo dentista si è comportato in maniera impeccabile: Il sospetto diagnostico è giusto, edema in prossimità del nervo alveolare inferiore; valido l'esame TAC post-chirurgico per vedere direttamente i rapporti tra impianto 3.7 e strutture anatomiche; terapia corretta. Purtroppo nel suo caso la sintomatologia è molto fastidiosa e non si sa quanto tempo potrà durare, ma passerà, con una restitutio ad integrum completa. L'unico evento che può far temere al peggio è la lesione intraoperatoria del nervo alveolare, pure considerata dal suo dentista come possibile. Questa eventualità è però da escludersi se il dottore ha praticato anestesia plessica e non tronculare: con l'anestesia plessica si sarebbe accorto immediatamente di aver invaso la zona del nervo e, se ciò non è successo, una lesione chirurgica del nervo è da escludersi. Le auguro una remissione veloce della sintomatologia e la saluto.
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Pubblicato il 13-06-2019
Il percorso che sta seguendo è corretto, sia come esami radiografici di approfondimento sia come terapie per cercare di risolvere edema ed ipotizzabile lesione del nervo alveolare inferiore (più probabile una compressione - alterazione integrazione di superficie, escluderei una lesione completa).
Purtroppo, i tempi di recupero possono essere piuttosto lunghi, da alcune settimane a diversi mesi fino a oltre l'anno, dipende molto dal tipo di "danno" che si è verificato a livello operatorio e che nessun esame radiografico (salvo lacerazioni e compressioni evidenti, che non è il suo caso) riesce a definirlo.
Quindi, tanta tanta pazienza, ma dovrebbe avere un recupero completo.
Purtroppo, i tempi di recupero possono essere piuttosto lunghi, da alcune settimane a diversi mesi fino a oltre l'anno, dipende molto dal tipo di "danno" che si è verificato a livello operatorio e che nessun esame radiografico (salvo lacerazioni e compressioni evidenti, che non è il suo caso) riesce a definirlo.
Quindi, tanta tanta pazienza, ma dovrebbe avere un recupero completo.
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Pubblicato il 13-06-2019
Gentile Signora Florentina, buongiorno. Lei sta descrivendo i sintomi di una "Parestesia" del nervo alveolare inferiore e solo il suo Dentista ( che mi sembra realmente molto competente) può risponderle. In ogni caso senza visita clinica e semeiologica non si può fare diagnosi via web né darle consigli utili e concretamente corretti! Cosa può fare ulteriormente? Farsi visitare da un Chirurgo maxillo-Facciale esperto in lesioni o sofferenze del nervo alveolare inferiore e /o del canale mandibolare oppure da un neurochirurgo con le stesse competenze! Parli col Suo Dentista che mi sembra Professionista molto preparato e faccia quanto Egli le consiglia! Cari saluti. Mi dispiace di non poter fare di più senza visita Clinica e Semeiologica, come già detto.
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Pubblicato il 14-06-2019
Buongiorno gentile signora Fiorentina. La distanza e la particolarità della probabile lesione periferica del nervo alveolare inferiore sinistro mi impediscono di essere più preciso del collega che l'ha operata e che sinora ha dimostrato correttezza, competenza ed adeguatezza. Purtroppo la possibile complicanza di un qualche danno al nervo é un evento che, pur con tutte le accortezze, non è mai veramente eliminabile. Chi fa implantologia lo sa e non c'è implantologo cui non sia mai accaduto.
Aldilà delle probabilità però c'è da dire che é raro che il danno attuale resti invariato per sempre poiché quasi sempre dopo un periodo che varia dai 2 ai 18 mesi si ha un recupero lento ma costante e che se non fosse completo( ma ci sono buone possibilità che lo sia) porterà ad una cospicua riduzione sia della estensione del danno che della intensità di parestesia.
Ciò perché il nervo alveolare inferiore decorre in un astuccio osseo (detto canale) che protegge il nervo stesso e che permette quasi sempre una buona rigenerazione del nervo. Occorre infatti una interruzione completa sia del nervo che del canale osseo per avere una anestesia irreversibile. Ma questo non mi sembra il suo caso.
Si faccia quindi seguire dal dentista o chieda consiglio anche ad un buon neurochirurgo, ma non si scoraggi, continui le cure, e soprattutto non tolga gli impianti messi, poiché questo non le gioverebbe in alcun modo, se come dice sono posti a distanza, di sicurezza dal nervo ( 1,5 mm. sono abbastanza). Probabilmente il trauma chirurgico ha pesato più del previsto, per cui é più saggio aspettare i tempi visti con una sorveglianza, ma niente di più.
Cari saluti.
Aldilà delle probabilità però c'è da dire che é raro che il danno attuale resti invariato per sempre poiché quasi sempre dopo un periodo che varia dai 2 ai 18 mesi si ha un recupero lento ma costante e che se non fosse completo( ma ci sono buone possibilità che lo sia) porterà ad una cospicua riduzione sia della estensione del danno che della intensità di parestesia.
Ciò perché il nervo alveolare inferiore decorre in un astuccio osseo (detto canale) che protegge il nervo stesso e che permette quasi sempre una buona rigenerazione del nervo. Occorre infatti una interruzione completa sia del nervo che del canale osseo per avere una anestesia irreversibile. Ma questo non mi sembra il suo caso.
Si faccia quindi seguire dal dentista o chieda consiglio anche ad un buon neurochirurgo, ma non si scoraggi, continui le cure, e soprattutto non tolga gli impianti messi, poiché questo non le gioverebbe in alcun modo, se come dice sono posti a distanza, di sicurezza dal nervo ( 1,5 mm. sono abbastanza). Probabilmente il trauma chirurgico ha pesato più del previsto, per cui é più saggio aspettare i tempi visti con una sorveglianza, ma niente di più.
Cari saluti.
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Pubblicato il 14-06-2019
Gentile signore, faccia come consiglia il dott Petti, ma mi permetto di esprimere l'idea che un impianto ha lesionato il nervo e bisogna estrarlo. Anche se il suo medico è molto esperto deve accettare un insuccesso. Gli può dire dei nostri pareri e cercare un rimedio anche nei nostri modesti suggerimenti. Ci faccia sapere del decorso. Cordialmente
Pubblicato il 16-06-2019
Mi lascia perplesso il fatto che il decorso post operatorio sia stato così traumatico : "tantissimo dolore e gonfiore" e parestesie importanti, malgrado augmentin per 12 giorni brufen cortisone e vitamine varie, ma le complicanze persistono. Io pratico la short therapy. Dubito che un edema possa provocare tali inconvenienti per così lungo tempo. Edema che se ci fosse stato si sarebbe risolto con tutte le medicine che sono state prescritte. Sono d'accordo col dott. Spagnoli l'impianto va estratto, mi sembra accanimento terapeutico. Consenso informato. Constato che la maggior parte delle risposte sono ottimiste, il meno ottimista anzi pessimista lo è il collega che ha eseguito l'intervento il quale conclude dicendo che lei, Florentina, qualcosa può recuperare e col tempo si abituerà
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