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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 5

Il 1/10/2020 mi sono sottoposto ad un intervento di impianto dentale.

Scritto da Riccardo / Pubblicato il
Gentili dottore avrei un quesito da porgervi. Il 1/10/2020 mi sono sottoposto ad un intervento di impianto dentale. Mi sono presentato con il primo molare arcata superiore dx completamente mancante se non per le radici, premetto che ciò che rimaneva del dente ( solo radici) lo portavo così da almeno 10 anni ( ne ho 46) e non mi ha mai presentato il benché minimo dolore problema. Il dentista mi ha rassicurato che con un impianto sarebbe tornato il dente come nuovo e senza alcun problema, anche perché ho un'ottima condizione dentaria e gengivale ma solo una stretta porzione di osso dovuta ad un seno mascellare espanso a seguito di sport praticato a livello agnostico. Il giorno dell'intervento il dottore prima mi separa le tre radici e poi le estrae abbastanza brutalmente, dopodiché infila l'impianto nell'alveolo palatale e lo prende letteralmente a martellate per posizionarlo. Inutile dire come mi sentivo. Poi dalla lastra ovviamente si evidenzia una vicinanza non rassicurante del perno vicino al premolare. Alla fine dell'intervento sutura con punti e si raccomanda dicendo che adesso avevo tutto collegato e dovrei soffiare naso e starnutire con molta cautela, in quel momento anche stordito dall'anestesia non avevo capito bene cosa intendesse per tutto collegato. Ora a distanza di 22 giorni, continuo ad avere dolore lieve moderato dalla gengiva e fino allo zigomo e alcune volte fino all'occhio ed alla tempia, con a volte fuoriuscita di muco dalla gengiva. Sono tornato dal dottore il quale mi ha dato altro antibiotico (Augmentin) e Brufen all'occorrenza dicendo che va tutto bene ed è regolare quello che sento, vista la vicinanza del perno al seno mascellare. Ecco, adesso secondo voi, ovviamente capisco che senza visita risulta tutto più complicato, in linea di massima, cosa ne pensate del lavoro svolto dal dottore e che complicanze posso attendermi? Grazie tante delle risposte.
Gentile Riccardo è impossibile poterle rispondere senza sapere nulla del suo caso clinico. Il suo dentista avrà sicuramente (si spera) pianificato bene il tipo di trattamento da adottare nel suo caso. Quando si tratta di un problema del genere si inizia con una visita accurata ed analisi delle radiografie tra cui un dentalscan o una CBCT ben eseguite. E' molto importante la visita perché nessuna radiografia rivela ad esempio il suo BIOTIPO e cioè il tipo di gengiva ,lo spessore, la quantità di tessuto connettivale, la presenza di gengiva marginale etc...tutte cose che solo la visita può evidenziare. Dalle informazioni ricevute si arriva ad una diagnosi che permette di applicare un certo tipo di intervento implantare. Ovviamente il paziente deve assolutamente essere informato del problema, del tipo di terapia, il comportamento da tenere dopo intervento e le possibili complicanze da quelle più lievi a quelle più serie. Quindi come sicuramente comprenderà, vista la complessità del problema, è impossibile poterle rispondere. I sintomi da lei avvertiti si possono avere in un intervento di implantologia post-estrattiva immediata perché abbastanza complesso e con possibili complicazioni che si possono verificare anche a professionisti che fanno questo tipo di interventi. Io non so nulla di lei e non ci si può basare su di un racconto per esprimere un parere. Il suo dentista conosce perfettamente la situazione e sarebbe opportuno riferire a lui i sui problemi. Sicuramente sarà in grado di poterla rassicurare. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Caro Signor Riccardo, buongiorno. Sottoscrivo quanto le ha detto il Collega Dottor Savino. Non è possibile risponderle senza Visitarla Clinicamente e Semeiologicamente. Le posso dire solo che l'importante è che non esca liquido per esempio quando beve un bicchiere di acqua dalla narice omolaterale all'impianto perché indicherebbe la presenza di una perforazione del seno mascellare con comunicazione oro-antrale! Se non avesse questo sintomo, stia tranquillo e segua i consigli e la terapia del suo Dentista che dovrebbe averle spiegato tuto in sede di consenso informato. Aggiungo solo che se c'erano le radici e per estrarle le ha dovute separare chirurgicamente, è presumibile che fossero sane e buone ed allora le si sarebbero potute salvare, curandole endodonticamente e facendo un perno-moncone con relativa corona protesica. Se le radici fossero state sotto gengiva o sotto la cresta ossea, si sarebbe proceduto ad un allungamento della corona clinica del dente (la parte di dente che emerge dalla gengiva) con una Gengivectomia se in presenza di sufficiente banda di Gengiva Aderente o con un Lembo riposizionato apicalmente ed osteotomia-osteoplastica se in assenza di tale banda! Un accuratissimo e Colto Studio di Charles J. Goodacre e W. Patrick Naylor della Loma Linda University, in California ha concluso che si hanno maggiori certezze nel promuovere, quando possibile, la conservazione del dente attraverso la terapia endo-parodontale: in questo caso il rapporto costo-efficacia è risultato cinque volte migliore rispetto all'estrazione e conseguente impianto.Bibliografia: Goodacre CJ, Naylor WP. Single implant and crown versus fixed partial denture: A cost-benefit, patient-centred analysis. Eur J Oral Implantol. 2016;9(2):59-68.
Le lascio un poster di miei interventi in simili situazioni e fratture complesse per farle capire che i denti si curano e non si estraggono!
Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Egregio Sig. Riccardo, lei ha descritto un intervento di posizionamento immediato d'impianto post-estrattivo con mini rialzo del seno mascellare, che si esegue proprio con un martelletto ed una specie di scalpello nell'alveolo implantare. Tutto normale e corretto!
La gestione del post-intervento ("dolore lieve moderato", "fuoriuscita muco dalla gengiva", antibiotico, ecc.) è affidata esclusivamente all'operatore, per cui deve rivolgere le sue domande direttamente al dottore che ha eseguito l'intervento. A me sembra che sia tutto nella norma. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Il decorso post - operatorio che riferisce, per quanto antipatico e spiacevole, non è così anomalo come può sembrare. E le procedure applicate dal collega sono quelle standard. Detto questo, soltanto l'operatore che la sta seguendo può valutarla in maniera corretta clinicamente e radiograficamente.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Riccardo, probabilmente è stato eseguito un intervento corretto, che non è stata corretta è la comunicazione tra di voi. Lei scrive: "Il dentista mi ha rassicurato che con un impianto sarebbe tornato il dente come nuovo e senza alcun problema" senza spiegarle l'invasività dell'intervento e le sue complicanze, che l'hanno portata a scrivere a noi. Spieghi al suo odontoiatria che gli interventi di implantologia sono ricchi delle problematiche e complicanze che lei ha incontrato e chieda perché non le sono state spiegate, come c'è scritto nel consenso informato che lei ha firmato. Si faccia sempre rilasciare la copia, di quello che firma e lo legga attentamente prima di firmare.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)