Menu

Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 4

Da qualche anno ho messo degli impianti nella mandibola

Scritto da ANGELO / Pubblicato il
Buona giornata, il mio problema è il seguente: da qualche anno ho messo degli impianti nella mandibola, per problemi alla mascella e dopo aver fatto 3 interventi, non riuscendo a inserire l'impianto, si è optato per uno scheletrato. Indosso ogni sera il byte, ho già visto 3 volte uno gnatologo, ma ultimamente convivo con una situazione di questo tipo, serrando (giusto per spiegare il meglio possibile) i denti, battendoli più volte, attivo un suono, tipo di diapason, che risuona nell'orecchio dx e sempre sullo stesso lato compare ogni tanto un acufene, che ha lo stesso timbro, è come se premessi un interruttore e lo attivo. Mi è difficile spiegarlo meglio. Lo gnatologo dell'ISI che mi sembra piuttosto competente, ha livellato i contatti. Ma il problema rimane... Vi ringrazio anticipatamente per un consiglio.
Se il problema gnatologico rimane, purtroppo soltanto lo gnatologo specialista che la sta seguendo può gestirla e trattarlo. Sicuramente, da quello che descrive, non è immediata la soluzione, ma la struttura dove è seguito è di alto livello e quindi è in ottime mani.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sicuramente lo gnatologo dell'ISI è in grado di aiutarla al meglio. Sicuramente lei avrà già fatto una visita dall'Otorino, per escludere ogni problema, prima di pensare alla gnatologia. La mancanza dei denti in se è una malocclusione, che anche se compensata con scheletrato, può dare disturbi articolari. Difficile dire di più..

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Caro Signor Angelo, buongiorno. In presenza di una patologia Gnatologica non si sarebbero dovuti fare impianti prima di averla risolta!
Non riferisce nè la Diagnosi nè il tipo di Bite!Il Bite è un'arma a doppio taglio ed è bene saperlo e ribadirlo perché se ne abusa troppo, purtroppo! Non è il toccasana! Soprattutto lo si deve usare per brevi periodi e nel modo giusto! Il bitePlane in sostanza serve per far dimenticare al cervello la posizione attuale e farlo diventare una "tabula rasa" per ricercare la sua originale posizione ed arrivare così alla terapia vera e propria che può essere con semplice ma fine e complesso allo stesso tempo molaggio selettivo, protesi od ortodonzia a seconda della situazione clinica, magari preceduta da chirurgia parodontale per allungamento delle corone cliniche per intrudere od estrudere chirurgicamente e poi protesicamente i denti non in occlusione ma estrusi o intrusi o mesializzati o distalizazati o vestibolarizzati o lingualizzati, sempre che non si decidesse, per vari motivi, di ricorrere ad un loro riposizionamento Ortodontico. Tutti i bite non sono uguali e soprattutto non tutti i Dentisti sanno come usarli e quindi cosa ottenere con il loro uso! A volte bisogna ricorrere all'uso di un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente! Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura sui "trigger-point" per valutare la presenza di contratture muscolari in sede dello Pterigoideo e del Massetere in particolare!

Bisogna anzitutto valutare con la palpazione della ATM il "Rumore articolare". Il problema è che di rumori ce ne sono diversi con significati diversi! C'è il Click che è un rumore veloce, di ottava musicale alta, peculiare di un dislocamento menisco condilare, rumore presente in apertura e/o in chiusura e che scompare con la protrusiva!
Lo scroscio di sfregamento che invece di essere istantaneo e veloce, è lento e si ha in tutta l'ampiezza del movimento di apertura e/o chiusura delle arcate ed è di ottava musicale bassa e non alta!

Io mi occupo di questo da moltissimi anni. Occorre però una seria e corretta valutazione Clinica Semeiologica con anche sondaggio parodontale oltre che valutazione delle tre curve di compensazione
di Spee, di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali. Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale dei suoi problemi protesici riabilitativi, per causare una alterazione della forma del Condilo della Mandibola o dell'intera ATM
Cari saluti

CONTINUA A LEGGERE
analisi-gnatologica-dr-g.petti-0.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Angelo, sono fastidi con cui è possibile convivere, non un brutto male incurabile! A volte come arrivano se ne vanno, anche spontaneamente; chiaramente lo scheletrato o gli impianti, non sono come i nostri denti e dobbiamo accettare questa differenza.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)