Mia madre ha dovuto smontare un ponte a tre per infezioni ricorrenti e non superate tramite terapia antibiotica
Scritto da Annalisa / Pubblicato il
Buona sera, Ho letto quanto avete scritto in risposta al Sig. Enzo (lettera del 16-1-2009) e poichè mi trovo in una situazione analoga, Vi chiedo un aggiornamento sul caso. Nello specifico, mia madre ha dovuto smontare un ponte a tre per infezioni ricorrenti e non superate tramite terapia antibiotica; uno dei denti su cui poggiava il ponte risulta sbriciolato e occorrerebbe, quindi, estrarre ciò che ne resta e, successivamente, eseguire gli impianti, nonchè chiaramente eliminare l'infezione. Tutto questo è reso complicato dal fatto che mia madre soffre di osteoporosi e, da febbraio a luglio 2009, ha effettuato una cura a base di Clody (punture). Nessuno dei dentisti che abbiamo interpellato (sia nel privato che del servizio sanitario), sembra conoscere a fondo l'argomento e, quindi, saper gestire la situazione. Cosa dobbiamo fare? Grazie in anticipo e saluti.
Pubblicato il 18-01-2010
Cara Signora Annalisa...sua madre ha dovuto far smontare un ponte per infezioni non rispondenti agli antibiotici... cara signora...a parte il fatto che esistono antibiotici ed antibiotici...l'infezione si risolve solo se ne cura ed elimina la causa...dice che ha un dente sbriciolato...sicuramente sarà molto compromesso nella sua parte di corona clinica (quella che emerge dalla gengiva)...ma quasi certamente la radice è sana come struttura...recuperabile quindi con terapie endodontiche etc...sono situazioni all'ordine del giorno in odontoiatria...se dovessimo estrarre tutti i denti con grave compromissione della corona clinica...potremmo cambiare tranquillamente professione ...le lascio una foto di un dente molto compromesso nella sua corona clinica, addirittura col pavimento pulpare distrutto, con tasche infraossee parodontali gravissime, con lesione della biforcazione, con necrosi della radice e con osteolisi periapicale da granuloma che è stato salvato...dal sottoscritto (come è mia abitudine)... ben 30 anni fa e che è ancora in bocca...le lascio anche il link al caso clinico completo cui fa riferimento la foto...a dimostrazione che, prima di parlare di estrazione ed impianto, tra l'altro in un paziente come sua madre che assume Clody che è disodio clodronato tetraidrato farmaco che agisce sulla mineralizzazione ossea nella prevenzione e trattamento dell’osteoporosi post-menopausale o di altre patologie serie ... ... si affidi quindi ad un buon Parodontologo che si occupi ad alto livello di tutta l'Odontoiatria Riabilitativa... Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, implantologia e Roabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi
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Pubblicato il 18-01-2010
Dopo che il ponte sarà tolto, basta una rx endorale per verificare le condizioni dei denti pilastri di ponte. Il dente che lei dice essere "sbriciolato" possibilmente potrebbe essere devitalizzato, ricostruito con un perno endocanalare e, se fosse molto rovinato nella zona coronale, si potrebbe fare anche un piccolo interventino di allungamento di corona clinica, per esporre la radice residua. Il tutto ovviamente in presenza di una radice stabile. In teoria si potrebbe così rifare un nuovo manufatto protesico di tre elementi esattamente come il precedente, solo restaurando i due pilastri. Questo andrebbe fatto come trattamento di prima scelta, considerato che l'assunzione di bifosfonati ha grosse interferenze negative con qualsiasi tipo di chirurgia orale, alterando notevolmente il metabolismo dell'osso. In sostanza i pazienti in cura con bifosfonati è meglio che non si sottopongano a chirurgie implantari, piuttosto affidarsi ad un dentista molto conservativo.
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Pubblicato il 18-01-2010
L'assunzione di bifosfonati complica un pò le cose, poichè aumentano i rischi di osteonecrosi a seguito di qualunque intervento che interessi il tessuto osseo. Però è anche vero che la durata della terapia è direttamente proporzionale con l'aumento della frequenza di tali spiacevoli complicanze. Di conseguenza l'intervento più tempestivo è quello che ha il minor rischio di complicanze. Si rivolga magari ad un centro di medicina orale universitario. Cordialmente Orazio Ischia
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Pubblicato il 18-01-2010
http://www.aio.it/interna.asp?docID=781 La rimando a questo link per le notevoli implicazioni negative in campo odontoiatrico dovute alla assunzione di questi farmaci. Ha ragione lei nel dire che la nostra categoria mediamente non è molto informata di queste interazioni. Consiglio un buon reparto universitario, che a Roma c'è e sarà in grado di curare in maniera adeguata la mamma ..
Pubblicato il 19-01-2010
Gentile Sig.ra Annalisa, l'osteoporosi si può curare benissimo ed avere risultati soddisfacenti nell'arco di sei mesi-un anno con il Ranelato di Stronzio, a tal proposito la invito a leggere l'Articolo: Osteoporosi e terapie a confronto, che si trova nella home page di Dentisti Italia scorrendo in basso a Dx. Quindi se il moncone è irrecuperabile con altri mezzi che abbiamo a disposizione come: cure canalari e perno moncone sull'elemento dentale ed intervento Paradontale con innesti ossei, qualora ne mancasse (tasca paradontale) intorno al dente, attendendo qualche mese dalla terapia che le ho citato sopra, potrà effettuare impianti. Non le allego foto perchè non lo so fare, ma trova tutto nei miei casi clinici pubblicati. Cordiali Saluti
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Pubblicato il 19-01-2010
Non sono in gradi di stabilire, senza nessun dato oggettivo, se il dente "sbriciolato" è salvabile o meno. Nessun SERIO PROFESSIONISTA è in grado di stabilirlo on-line. Mi attengo quindi alla valutazione del collega che l'ha visitata, non avendo nessun elemento disponibile per metterla in dubbio. --------------------------------------------------------------- L'assunzione di bifosfonati complica ogni terapia chirurgica in bocca, compreso quella estrattiva. Ma, in letteratura, si riscontrano tali complicanze nei pazienti trattati ad alte dosi di questi farmaci, i dosaggi, in sostanza, utilizzati come terapia antitumorale. I dosaggi invece utilizzati per la cura dell'osteoporosi sono molto più bassi, e non danno in genere questo tipo di complicazioni in ambito orale. ---------------------------------------------------------------- L'industria farmaceutica spinge alla somministrazione di questi farmaci, molto più remunerativa delle cure "alternative". Tale cura alternativa consiste nell'apporto di integratori vitaminici (molto economici) e nell'esposizione alla luce solare (gratuita). Il bifosfonato dovrebbe (DOVREBBE!!!) essere riservato ai casi più gravi. Detto questo non mi permetto di affermare che nel caso di sua madre il suo uso sia ingiustificato, non avendola visitata, ma solo di offrire uno spunto di riflessione per un dialogo con il suo curante. --------------------------------------------------------------- Tornando all'implantologia, può tranquillamente essere eseguita da un implantologo esperto (non necessariamente una struttura ospedaliera), che eseguirà sia l'estrazione che gli impianti in modo particolarmente atraumatico. ------------------------------------------------------- Queste le avvertenze contenute sul foglietto illustrativo del farmaco: L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (osteomielite inclusa), e' stata riportata in pazienti con cancro in trattamento con regimi comprendenti i bifosfonati somministrati principalmente per via endovenosa. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella e' stata anche riportata in pazienti con osteoporosi in trattamento con i bifosfonati orali.
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Pubblicato il 19-01-2010
Gentile Annalisa, mi occupo di routine di pazienti in cura con la categoria di farmaci che assume sua madre (bisfosfonati). Penso che sia necessario effettuare una visita per valutare il tutto. Mi permetto di invitarvi presso il mio studio di Roma per un consulto gratuito e senza impegno. Cordiali saluti. Dott. Alessandro Gentile tel. 3384169353.
Pubblicato il 19-01-2010
Sig.ra Annalisa, il dente a sua Madre può essere avulso, con le opportune precauzioni, il rischio di osteonecrosi è basso. Ritengo meno consigliata la riabilitazione su impianti, che potrebbe dare complicanze.
Pubblicato il 20-01-2010
Gentile sig.ra Annalisa, se la radice del dente sgretolato è buona, si potrebbe fare terapia canalare, seguita da ricostruzione con perno o pernomoncone, riadattando il suo ponte come provvisorio e valutare l'evoluzione:importante la situazione paradontale che non posso valutare, anche per il tipo di provvisorio e l'estetica. Se per l'osteoporosi teme per l'affidabilità implantare, può sempre attaccarsi al dente o ai denti vicini:senza esame obiettivo RX parametri paradontali occlusali ed estetici, mi è difficile essere d'aiuto. Cordiali saluti dr Angelo Beghini Cassano D'Adda MI Comazzo LO
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