Il mio dentista mi ha consigliato di inserire un impianto sul lato sinistro inferiore poichè non ho molari
Scritto da giuseppina / Pubblicato il
Buonasera, sono Giuseppina di Fermo, vi contatto per porvi questa domanda: Sono stata dal mio dentista il quale mi ha consigliato di inserire un impianto sul lato sinistro inferiore poiche' non ho molari, ho fatto l'OPT e lo specialista mi ha riferito che l'impianto non e' possibile perche' ho poco osso e inoltre ha auspicato un ponte in estensione. La mia domanda e' la seguente:"Quanto sara' stabile questo ponte se non ha appoggi dati da denti naturali?" Il dottore sostiene che l'intervento sia l'unico da eseguire, ma io ho fortissimi dubbi a riguardo. Chiedo un vostro parere. Distinti saluti. Giuseppina.
Pubblicato il 05-02-2010
Cara Signora Giuseppina... il ponte ad estensione è quanto di più deleterio, per denti e parodonto, esista...perchè esercitando una forza masticatoria sul sovraggetto in estensione si realizza una leva fisica che fa ribaltare il dente o i denti d'appoggio, causando danni agli stessi, danni alla protesi fissa incapace di sopportare simili forza e danni soprattutto al parodonto in particolare distale all'ultimo dente di appoggio... quindi niente ponte in estensione... se proprio non si volessero affrontare gli impianti...a questo punto è molto meglio una protesi fissa su cui si inserisca una rimovibile, senza ganci, con attacchi di precisione, fresature e bracci d'appoggio che è quanto di più sofisticato esista oggi in protesi mista ... estetica e confortevole...in ogni caso sappia che l'implantologia in linea di massima perchè non ho visto la sua situazione clinica, si può fare realizzando chirurgicamente rialzi della cresta ossea, approfondimenti del fornice...insomma chirurgia Parodontale pre implantologica...che riesce a risolvere pressocchè tutti i problemi...le lascio una foto di questa chirurgia in sede del mento e del fornice inferiore...come esempio...ma non disdegni la soluzione protesica mista...se va nel mio sito Web di Parodontologia gustavopetti.it ... nella sezione pazienti troverà i vari tipi di protesi tra cui quella descritta...così si fa un'idea...cordialmente suo Gustavo Petti Gnatologia e Parodontologia in Cagliari e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 05-02-2010
Sig.Giuseppina, non penso di poter soddisfare i suoi dubbi a distanza senza aver visionato l'OPT. Nella zona dove è richiesto l'impianto, non sempre l'OPT è l'accertamento diagnostico d'elezione, per cui consiglierei una TAC che permette ricostruzioni tridimensionali, per poter eventualmente rivedere il caso. Le riabilitazioni con il ponte in estensione non sono particolarmente rare, esse sono citate in letteratura e devono avere delle caratteristiche fisiche di costruzione ben precise, per non dare grossi danni ai denti pilastro, ottenendo una congrua durata nel tempo.
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Pubblicato il 05-02-2010
Per me i ponti in estensione pur non essendo il top, sono molto meglio di una protesi mobile oppure di NON masticare da quel lato. Mettendo sulla bilancia tutti i pro e i contro, secondo me sono di più i lati favorevoli. In ogni caso, quasi sempre (ma effettivamente talora basta l'OPT) per decidere se un impianto è possibile o no, ci vuole la TAC (detta dental scan). Provi a fare uno scan della OPT e la mandi qui da noi..
Pubblicato il 06-02-2010
Gentile signora, da quanto Lei brevemente ci illustra sembra che Lei voglia risolvere il suo problema con una protesi di tipo fisso. Attualmente non esistono pochi limiti per l'inserimento di impianti , esistono oggi tecniche di rigenerazione ossea che consentono di aumentare l'osso dove c'è necessità e successivamente inserire un impianto. Le consiglio di consultare un collega implantologo che sia esperto in tecniche rigenerative. Cordiali Saluti Dott. magrini Gabriele
Pubblicato il 06-02-2010
Lasci stare il ponte in estensione! E' deleterio, sia perchè rovina due o tre denti sani, sia per il gioco di leva assolutamente sfavorevole. Si rivolga ad un implantologo esperto, PRIMA di eseguire altri accertamenti radiologici: troppo spesso mi è capitato, nella mia attività, di vedere persone etichettate con una diagnosi lapidaria: "non c'è abbastanza osso", mentre in realtà ce n'era in abbondanza. ---------------------------------------------------------- Un implantologo esperto, con una visita clinica e sulla base della panoramica in suo possesso, saprà dirle se può eseguire l'impianto, se ha necessità dell'indagine radiologica tridimensionale (TAC o Dentalscan) o meno, se sono necessarie tecniche di aumento osseo o se basta quello che c'è.
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Pubblicato il 06-02-2010
Gentile Sig. sono concorde con i colleghi che la scoraggiano con una protesi in estensione per tutte le ragioni che le hanno già descritto. Certo senza visitarla è molto difficile darle un consiglio, ma sappi che oltre a chirurgie di aumento di cresta, che le porterà via molto tempo per le guarigioni, esistono i mini impianti o impianti corti, che sono impianti di ultima generazione, e che danno ottimi risultati. Vada sul mio sito personale: studiodentisticoserafini.it e troverà alcune foto tra i servizi (nella sezione implantologia) che sono delle preview, prima di leggere il caso clinico completo, che non ancora pubblico. Cordiali Saluti
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Pubblicato il 06-02-2010
Cara Signora è giusto avere dubbi quando si propone una terapia (ponte in estensione) che aveva senso ai tempi di mio nonno...per darle un parere sulla possibilità o meno di mettere gli impianti devo vedere la TC. ma consideri che esistono varie tipologie di impianti e magari possono riuscire a soddisfare anche il suo caso. Buona giornata
Pubblicato il 06-02-2010
Cara signora, personalmente non amo le protesi in estensione, poichè sono mal progettate da un punto di vista biomeccanico...nel tempo finiscono per rovinare irrimediabilmente i denti pilastro. Nel mio studio non esistono proprio. Detto ciò, bisogna verificare obbiettivamente se gli impianti sono da escludere con l'osso residuo a disposizione.Intendo dire che quello che per un professionista può essere un limite non lo è per un altro...esempio:se sopra canale alveolare ci sono 7mm di osso questo può essere un limite per chi non sa mettere un impianto da 6mm a ridosso del canale...oggi con 2 o tre impianti corti consecutivi si può risolvere il problema senza ricorrere ad altro tipo di interventi più invasivi. Se non c'è neppure lo spazio per inserire impianti corti, allora bisogna scegliere tra una chirurgia molto più invasiva, che prevede aumenti di cresta ossea con prelievo e innesto di blocco di osso autologo, o rigenerazione ossea...ma tutto l'iter è molto più lungo, faticoso, più oneroso e con un margine inferiore di predicibilità. Se non vuoi sottoporti a tutto questo, vai alla protesi mista con fresaggi e attacchi che funziona alla grande e in un mese hai i denti senza neppure un taglietto...
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Pubblicato il 06-02-2010
Non è possibile dare certezze alle sue risposte, ma oggi se si vuole affrontare il problema dell'osso esigui, esistono tecniche come la rigenerazione per aumentare il volume dello stesso. Oppure oggi anch'essi affidabili si possono utilizzare degli impianti di lunghezza ridotta e diametri più grandi. Saluti
Pubblicato il 07-02-2010
I ponti in estensione normalmente creano più danni che altro, e' un concetto meccanico il braccio di leva dell'estensione fa fulcro sul dente pilastro determinando con l'andare del tempo un allentamento parodontale che può determinare la perdita del, o dei pilastri di supporto. Sconsigliato
Pubblicato il 08-02-2010
Gentile Paziente, personalmente credo che le protesi in estensione siano estremamente dannose, come già altri colleghi hanno indicato, in quanto, oltre a danneggiare denti spesso sani, esercitano un gioco di leve che nel breve-medio periodo possono provocare danni ai pilastri di sostegno. La terapia deve essere decisa dopo una accurata diagnosi: ortopantomografia, TAC e ricostruzione tridimensionale con appositi software. Ci sono ampie possibilità di incremento di creste ossee sia in senso verticale che orizzontale qualora necessario, la scelta ripeto è data da una corretta valutazione pre-intervento. Da tenere presente che la rigenerazione ossea eventualmente necessaria non è una terapia eseguita da tutti gli odontoiatri per cui è necessario scegliere chi tale terapia la sa eseguire.
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Pubblicato il 08-02-2010
La percentuale di fratture che si verificano con le protesi in estensione è da non far dormire la notte, ed a me piace tanto dormire. Buonanotte a tutti
Dentista Piemonte, Cuneo
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