Referto ortopanoramica
Scritto da sylvie / Pubblicato il
Ho fatto una rx ortopanoramica e il referto è il seguente:Rarefrazione ossea pariradicolare a livello della radice del 26 che anche pilastro di protesi a ponte. Il mio dentista dato che il ponte si muove e mi ha creato un'infezione, mi vuole togliere il 26 e farmi uno scheletrato, perchè la protesi a ponte non ha più appoggio. La mia domanda è: Questa è l'unica soluzione che ho? Grazie per la vostra disponibilità.
Pubblicato il 08-06-2010
Gentile Signora, prima di togliere un dente bisogna pensarci bene e valutare attentamente la situazione perchè molto spesso si fanno estrazioni inutili che potrebbero assere benissimo evitate. La rarefazione cui Lei accenna potrebbe essere il risultato di una necrosi pulpare ed in questo caso si può risolvere con una buona devitalizzazione. Oppure se la lesione è talmente estesa e la risultante di un danno parodontale grave e responsabile della mobilità del ponte ovviamente non rimane che l'estrazione. Per quanto riguarda lo scheletrato, se lei ha particolare avversione per la protesi mobile si può valutare la presenza di condizioni idonee per la terapia implantologica. Cordialmente
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Pubblicato il 08-06-2010
Cara Signora Sylvie..."Rarefrazione ossea periradicolare a livello della radice del 26" = granuloma o cisti radicolare per necrosi (morte per infezione) della polpa radicolare (nervo)nel primo molare superiore sinistro............:............ = il ponte non ha creato un'infezione...l'infezione deriva da patologie del dente probabilmente per carie penetrante se non era devitalizzato o per infezioni intorno all'apice se era devotalizzato...BISOGNOREBBE VEDERE CLINICAMENTE COME E' LA SITUAZIONE perchè un molare anche distrutto coi problemi del suo si può quasi sempre salvare...bisogna anche vedere se la mobilità è del ponte o dei denti che stanno sotto...in quest'ultimo caso bisogna valutare se sono presenti tasche parodontali e se i denti sono recuperabili con la chirurgia ossea ricostruttiva o rigenerativa parodontale...quasi sempre si possono salvare...le lascio una foto dimostrativa...e legga le mie pubblicazioni cliccando il mio nome ...Lembo riposizionato apicalmente con colla di fibrina per la terapia di una frattura coronale linguale estesa sotto gengiva e sotto il margine osseo (classe IV di Ingle) di un elemento dentale 4.7.....E POI ...Restaurazione protesica di un elemento dentale, fratturato, recuperato con un piccolo intervento parodontale.....E POI ...Restauro conservativo di un elemento dentale recuperato con intervento parodontale gengivale e osseo....e POI....Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente.........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari,Gnatologo, Implantologo, Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi, Ortodonzia (con la figlia Claudia Petti)
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Pubblicato il 08-06-2010
Gentile Signora, data per indispensabile l'estrazione dell'ultimo molare dell'emiarcata super. sn., quella proposta dal suo dentista non è l'unica soluzione che ha, ma la più semplice e la meno costosa! Altre possibilità devono essere valutate in base alle disponibilità che offre la sua bocca riguardo alla presenza di altri denti, alla loro occlusione, allo stato parodontale, ecc. . Esse sono rappresentate da protesi miste (elementi rimovibili agganciati mediante speciali attacchi a corone protesiche che incapsulano i denti naturali residui); o fisse su impianti nelle zone edentule; o ancora protesi fissa a ponte con pilastro distale in biovetro. Quest'ultima è una tecnica innovativa che personalmente utilizzo da circa due anni con grande successo, permettendomi di applicare ponti fissi a pazienti che non possono o non vogliono mettere impianti. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 08-06-2010
Tenga presente che se a causa della infezione non si può fare un impianto immediato, lei comunque deve passare per la fase dello scheletrato perchè se farà l'impianto successivamente passa tanto tempo e non può stare mesi e mesi senza denti..
Pubblicato il 08-06-2010
Sig. Sylvie, la proposta del suo odontoiatra potrebbe anche essere la più corretta, dovrebbe chiedere a lui se esistono altre soluzioni, valutando tutti i pro e i contro. Controlli se il suo odontoiatra è iscritto all'ordine dei medici, se cosi non fosse occorre consulto con un vero odontoiatra.
Pubblicato il 08-06-2010
Se avesse inviato in visione l'opt risponderle sarebbe stato più attendibile...comunque se il 26 è definitivamente compromesso le alternative prospettabili sono lo scheletrato, protesi combinata (parte fissa e parte mobile), protesi fissa ponte (allungandosi distalmente), protesi fissa su impianti. Le soluzioni non mancano, è il suo curante che conosce lo stato della sua bocca a doverle consigliare quella più idonea.
Pubblicato il 08-06-2010
Gentile Sig.ra Sylvie, le possibilità di riabilitazioni protesiche sono molteplici, però, poiché, ogni caso è diverso l'uno dall'altro, pertanto, è imperativo conoscere la sua situazione clinica e Rx per pianificare un piano d'intervento. Cordiali saluti.
Pubblicato il 08-06-2010
Gentile Sylvie, dato per scontato che il 26 debba essere estratto, le possibilità sono da una parte la protesi rimovibile che il suo dentista le ha prospettato, dall'altra una protesi fissa su impianti. Eventualmente e questo è da valutare dopo un esame radiografico e clinico sarà necessaria una rigenerazione osseo nella zona edentula. Cordialmente dott. D. Cianci.
Pubblicato il 08-06-2010
No, non è questa l'unica soluzione! Rivaluti con il suo DENTISTA IL DA FARSI, altrimenti consulti un altro collega. Saluti
Pubblicato il 08-06-2010
Come le hanno già ampiamente risposto i miei colleghi, le soluzioni sono più di una, a breve ed a lungo termine. Il suo Dentista conosce meglio di noi la sua situazione: orale, igienica, di salute generale e di salute.....economica. Saluti.
Pubblicato il 08-06-2010
Cara Silvia, la soluzione migliore alla sua età è l'impianto, però si può fare nel suo caso? Lo chieda al suo dentista e si faccia spiegare perchè ha scelto lo scheletrato. Cordialmente E.Spagnoli
Pubblicato il 08-06-2010
Salve signora, se si fida del suo dentista, cosa che spesso è frutto di anni di rapporto medico-paziente, non vedo perchè lui debba proporle soluzioni subdole o inefficaci. Tutto si può fare..ci vogliono i "presupposti clinici" che in odontoiatria vuol dire condizioni orali e di salute generale idonei. Cordialmente, Gianluigi Renda
Pubblicato il 08-06-2010
Gentile Silvye, sarebbe opportuno vedere la sua OPT e visitarla per darle una risposta chiara. Bisognerebbe valutare se effettivamente è il suo dente che si muove oppure è il ponte. In ogni caso, se dalla panoramica risulta che c'è una lesione va curata e potrebbe rinfrancarsi dopo terapia canalare. Se invece il dente, oltre che a livello endodontico, anche dal punto di vista parodontale risulta compromesso, allora potrebbe essere indicata l'estrazione. Tutt'oggi, prima di parlare di scheletrati, valuterei, se possibile, la soluzione implantare associata, qualora la situazione lo richieda, a terapie rigenerative. Saluti
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Pubblicato il 08-06-2010
Buonasera, l' alternativa alla protesi scheletrata possono essere gli impianti.
Pubblicato il 08-06-2010
Gentile Sylvie, la proposta del suo dentista è di buon senso. Lo scheletrato è una soluzione. Anche economicamente e invasivamente minimale. Però a mio avviso, poichè lei è giovane, sono aperte anche altre opportunità che sono sostanzialmente nell'ambito implantologico. Inutile sottolineare che queste sono maggiormente invasive (chirurgiche) e hanno un impatto economico completamente diverso rispetto alla protesi rimovibile. Cordialità.
Pubblicato il 08-06-2010
L'unica soluzione che ha? In line di principio no, dovrebbe valutare la possibilità implantare. Qualora la zona sia carente a livello osseo, visto che interessa l'area di pertinenza della cavità del seno mascellare, esistono interventi di innesti ossei come il mini o il grande rialzo del seno mascellare. Tutto questo però deve fare i conti con altri fattori personali sia clinici che economici. Saluti
Pubblicato il 08-06-2010
La prossima volta che pone un quesito del genere, la prego di allegare la radiografia del suo dente. Questo infatti potrebbe anche essere recuperabilissimo se il problema fosse solo endodontico, ma senza una radiografia è impossibile risponderle. Cari saluti e auguri Dr. Arnaldo Castellucci
Pubblicato il 09-06-2010
Gentile Sylvie, senza vedere l'esame radiografico ed effettuare l'esame clinico eventualmente supportato da esami più approfonditi è difficile darle una risposta definitiva. Comunque la protesi mobile (lo scheletrato) può sicuramente essere una soluzione (sempre che il dente debba realmente andare in estrazione) ...anche se previa valutazione dei tessuti residui il mio consiglio è mettere un impianto. Faccia valutare la situazione al meglio dal suo dentista, ed esponga sempre le sue perplessità senza nessun timore. E' suo diritto sapere tutte le tecniche che l'odontoiatria le mette a disposizione. Cordialmente dott. Pier Paolo Melgar Dorado
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Pubblicato il 09-06-2010
Prima occorrerebbe sapere qualcosa di più sul ponte 1-i pilastri del ponte quali sono? Il 26 è l'ultimo dente posteriore e il ponte si sviluppa in avanti oppure il primo pilastro e dietro c'è un altro dente che sostiene il ponte? In quest'ultimo caso con la perdita eventuale del 26 il ponte potrebbe essere rifatto con un altro pilastro anteriore 2-lei parla di un ponte che si muove: si muove perché sta distaccandosi dai denti pilastro oppure si muove perché sono i denti pilastro che si muovono: in questo secondo caso occorre studiare bene ile condizioni dei denti pilastro. Ecco quindi che3 veniamo alla sua condizione. L'osservazione radiografica di una rarefazione a carico del 26 denuncia una infezione a carico di questo dente. Occorre stabilire se l'infezione è diagnosticata all'apice della radice (in questo caso si può effettuare una terapia canalare -smontando il ponte- e risanare la situazione. Se invece la rarefazione è attorno alla radice, cioè a carico dei legami parodontali, questo andrebbe d'accordo con la sensazione di "mobilità" del ponte e condizionerebbe una prognosi infausta per il mantenimento in bocca del 26, soprattutto nella sua funzione di pilastro di ponte. Fatte tutte queste premesse, la perdita di un molare è sempre da evitare al massimo. Ma se si rende necessaria (non per una infezione all'apice ma per la condizione parodontale) è ovvio che la soluzione più economica è quella di una protesi mobile, ma si può prospettare un impianto se il tessuto osseo residuo è sufficiente: a volte la malattia parodontale distrugge proprio la struttura ossea rendendo impraticabile un impianto. Facendo queste osservazioni al suo dentista, questi potrebbe darle una risposta articolata e più dettagliata prof.Giuliano Falcolini Roma
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Pubblicato il 09-06-2010
Gentile Sylvie, per poter rispondere alla sua domanda bisognerebbe fare una visita accurata che lei può fare in modo gratuito e senza impegno presso il mio studio di Roma, magari portando con sè la sua ortopanoramica. Cordiali saluti. Dott. Gentile Alessandro tel. 3384169353.
Pubblicato il 10-06-2010
Fortunatamente questa non è l'unica soluzione. Se ha osso sufficiente può fare degli impianti convenzionali, se manca o fa un innesto osseo e dopo circa 1 anno avrà la protesi fissa o in alternativa può fare degli impianti zigomatici e molto spesso in questo caso la protesi fissa provvisoria può averla entro 48 ore dall'intervento. Cordialmente
Pubblicato il 14-06-2010
Sig.ra, penso che se il suo dentista le ha proposto uno scheletrato rimovibile e perche' insieme avete gia' escluso possibilita' di protesi fissa su impianti o per motivi clinici o per motivi economici, quindi ritengo di pensare che abbia consigliato a lei l'unica possibilita' rimanente. Distinti saluti. Dott. Fabio Gramaglia
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