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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 8

Sono stata sottoposta ad un intervento di implantologia sul 6° e 7°inferiore

Scritto da Anna / Pubblicato il
Buongiorno, lunedì scorso sono stata sottoposta ad un intervento di implantologia sul 6° e 7°inferiore, inevitabile dal momento che nell'arcata inferiore sono rimasta priva di molari. Ho fatto prima una tac che ha evidenziato uno spessore osseo minimo. l'intervento è stato molto lungo e complicato, il dentista mi ha informato che per la vite del 6° è stata necessaria una sorta di "frattura. Tuttavia il post operatorio non mi ha dato problemi, solo edema; ma 48 ore dopo il gonfiore è aumentato determinando una parestesia del mento e della parte immediatamente sottostante il labbro. il dentista mi ha potuto vedere solo stamattina, mi ha fatto una panoramica e ha detto che il nervo non è interessato e quindi gli pare che la parestesia sia determinata solo dall'edema che permane proprio all'altezza del 6°. Tutto il resto sta evolvendo bene; si dice convinto che quando l'edema sarà riassorbito andrà via pure la parestesia, nel frattempo mi ha detto di prendere il Bentelan per tre gg. Io sono preoccupatissima, quanto devo aspettare per capire se l'impianto è da togliere per evitare danni permanenti? grazie Anna
Gentile Sig.ra Anna, comprendo la sua preoccupazione ma se ha fiducia al suo dentista segua i suoi consigli, la terapia prescrittaLe, e l'evolversi della parestesia. Cordialmente.

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Cara Anna, sicuramente chi ha eseguito l'intervento ha la possibilità di giudicare e fornire tutte le spiegazioni richieste. Come lei ha asserito,l'intervento è stato particolarmente difficoltoso ed è quindi naturale che possano verificarsi dei problemi di vario tipo. Le consiglio di fidarsi e ascoltare il chirurgo che le segue e la terapia prescrittale. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Gentile signora Anna, se come scrive la parestesia è sorta quando è aumentato l'edema, è possibile che dipenda almeno in buona misura da questo. Tuttavia l'insieme di manovre che il suo medico ha compiuto per inserire gli impianti è complesso e non esente da rischi. Bene se il suo medico non ha riscontrato problemi dalla panoramica, ma il "cessato pericolo" lo avremo solo tra qualche giorno. Il perdurare dei sintomi indicherà eventualmente la necessità di ulteriori trattamenti. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Cara signora Anna...inevitabile, no...preferibile, si..... legga sul mio profilo l'articolo scritto da me e da mia figlia Claudia "Le protesi dentali mobili: miste e rimovibili Excursus su i vari tipi di protesi dentali mobili: miste e rimovibili. Consigli e suggerimenti per i pazienti"..e per completezza "Le protesi dentali fisse Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti".....poi la parestesia del mento e labbro, metà omolaterale è dovuto ad una sofferenza del nervo alveolare inferiore che corre nel canale mandibolare che passa proprio nella zona dell'intervento.... la panoramica che ha fatto non serve a niente = il nervo non lo vede...minimo bisogna fare un esame clinico della sensibilità del labbro e del mento e di tutta la zona che sta a valle del forame mentoniero da cui esce il nervo alveolare inferiore per diramarsi sulle altre strutture anatomiche quali mento e labbra tra le altre....poi una TAC mirata ed eventualmente una RM mirata ... per stabilire se c'è una lesione del nervo o solo una sofferenza transitoria come le auguro....in ogni caso la diagnosi e lo studio primplantologico avrebbe dimostrato la carenza ossea e la vicinanza col canale mandibolare inferiore e si sarebbe dovuto procedere prima ad una rigenerazione della cresta ossea con osso autogeno prelevato da lei stessa o dal mento o dalla cresta iliaca...l'osso artificiale da scarsi risultati in questo tipo di rigenerazione.......si faccia vedere da un buon implantologo o Parodontologo o Chirurgo Maxillo Facciale.................Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile signora Anna, se la parestesia è intervenuta in seguito all'edema, ci sono molte possibilità che sia stata quest'ultima a provocarla, in tal caso scomparirà con la scomparsa del gonfiore; è possibile però che le manovre cruente per l'inserimento degli impianti abbiano potuto provocare una sofferenza o addirittura piccole lesioni del nervo mandibolare;anche in tal caso può tuttavia stare tranquilla perchè i nervi periferici si rigenerano ma, naturalmente, in tempi più lunghi (anche alcuni mesi).
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Scritto da Dott.ssa Anna Cervone
Marigliano (NA)

Sig. Anna, non si può definire quando passerà la parestesia, ma può stare tranquilla perché il suo odontoiatra le ha assicurato che tutto, alla fine, tonerà come prima.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Non si preoccupi. Se il suo dentista le ha detto che il nervo alveolare inferiore non è stato interessato da un'eventuale lesione, stia tranquilla. Lo tenga aggiornato sull'evolversi o remissione della parestesia. Cordialmente

Scritto da Dott. Livio Germano
Verbania (VB)

Penso che lei sia stata ben seguita. La sorta di "frattura" si chiama, in termine tecnico, "SPLINT CREST". Consiste in una separazione dell'osso per poterlo allargare e inserire l'impianto di dimensioni adeguate. Solo gli implantologi più evoluti sono in grado di eseguire questa tecnica di aumento osseo (o eseguire altre tecniche di aumento osseo). ------------------------------------------------------------------ La TAC pre-operatoria che lei ha eseguito ha permesso una esatta diagnosi del problema, e il collega ha eseguito una tecnica appropriata, quindi. Certo, ne esistevano altre, come l'innesto osseo, l'ostreodistrazione, la rigenerazione con osso artificiale, che da ottimi risultati nelle "giuste mani" e nelle "giuste condizioni". ------------------------------------------------------------------- Lei ha eseguito una panoramica che, a detta del suo curante, mostra che l'impianto è lontano dal nervo. Io ci credo a questa descrizione: nella panoramica si vede benissimo il nervo. Probabilmente lo vedrà bene anche lei, anche se non è un dentista, a meno che in Sardegna non facciano panoramiche diverse da noi del continente... La TAC serve solo se la panoramica fa vedere una sovrapposizione fra nervo e impianto: la si esegue solo in questo caso per distinguere da un contatto reale fra nervo e impianto e una sovrapposizione ottica. La risonanza magnetica (RM) non serve proprio a nulla: tempo e soldi buttati nel WC. La RM, infatti, mette in luce i tessuti molli, e la si fa proprio per questo. Mentre qui stiamo indagando una possibile relazione di vicinanza fra canale osseo (tessuto duro) e impianto (altra "cosa" assai dura). ------------------------------------------------------------------ Noi le scriviamo in assenza di ogni riscontro oggettivo, ma nonostante questo mi sento di affermare che la diagnosi del suo implantologo è molto verosimile: l'intervento è stato traumatico e la zona è gonfia, e questo gonfiore comprime il nervo che passa dentro il canale osseo. La ripresa completa della sensibilità potrebbe avvenire in un tempo molto variabile: anche 5 o 6 mesi. E avverrà completamente, se non ci sono stati traumi meccanici diretti. ----------------------------------------------------------------- Sul mio sito personale ho riportato una storiella umoristica sui rapporti fra colleghi, penso molto adatta alla situazione:  http://www.formentelli.it/?p=278 Buona lettura.
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Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)