Hiv Hcv. Si può accedere all'implantologia?
Scritto da salvatore / Pubblicato il
Salve, vorrei sapere se essere affetto da coinfezione hiv/hcv rappresenta una controindicazione assoluta o c'è qualche speranza per poter accedere all'implantologia. saluti
Pubblicato il 05-08-2008
Qualsiasi testo d'implantologia recita che l'hiv è chiaramente una controindicazione all'implantologia, bisogna valutare accuratamente il suo assetto immunologico. Il problema può essere la sopravvivenza a medio lungo termine della vite implantare, può essere più soggetta a infezioni rispetto ad una persona sana. bisogna valutare se lei è un fumatore, che qualità di igiene orale può offrire ai futuri impianti, le condizioni da valutare sono molteplici prima di decidere se fare o meno l'impianto.
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Pubblicato il 05-08-2008
Sig.Salvatore, gli impianti sono poco predicibili con questi tipi di sieropositività. Le consiglio di valutare altri tipi di protesi che possono dare migliori garanzie. Dott. Ruffoni Diego
Pubblicato il 05-08-2008
La malattia è una controindicazione (inquanto causa un abbassamento delle difese che aumenta il rischio di complicanze), la sieropositività non è un problema, purchè sussistano condizioni anatomiche adeguate e corretta capacità/volontà a mantenere un' igiene orale corretta. nella comunità di San Patrignano, dove esiste uno studio odontoiatrico molto ben organizzato, effettuano spesso anche terapie implantari, pur avendo una popolazione ad alta incidenza di sieropositività. per ulteriori conferme può chiedere a loro i criteri utilizzati per valutare se la terapia implantare sia indicata.
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Pubblicato il 05-08-2008
buongiorno. sono d'accordo col collega Dr. Venerucci. Se la malattia da HIV è conclamata, il rischio di infezioni è sicuramente alto e l'abbassamento delle difese immuntarie non da grande predicibilitò alla sopravvivenza implantare. Se invece è solo presente una sieropositività, senza manifestazioni della malattia, se la sua igiene orale è molto accurata, se non è fumatore e se le condizioni dell'osso e della sua occlusione sono favorevoli, allora l'inserimento implantare può essere eseguito. Tenga però presente che di questi casi non c'è molta letteratura in circolazione, per cui la predicibilità della terapia implantare non è conosciuta così bene come in altri situazioni. Cordialmente. Dr. Giuseppe Lazzari Cernusco sul Naviglio-MI
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Pubblicato il 05-08-2008
Concordo con quanto affermato dai colleghi Venerucci e Lazzari, quando mi capitano casi come il suo solitamente contatto l'immunologo che ha in cura il paziente ed assieme programmiamo che tipo di intervento fare. Dott. Vittorio Migliavada
Pubblicato il 05-08-2008
Anche io, caro Salvatore, sono concorde nello sconsigliarle l'implantologia a causa della sua patologia e le consiglio di optare per una protesi di tipo removibile. Dott. Gerardo Cafaro
Pubblicato il 05-08-2008
Appoggio in pieno il parere dei colleghi Venerucci e Lazzari, la semplice positività anticorpale per l'HIV, in assenza di deficit linfocitario, non è una controindicazione ASSOLUTA. Stesso discorso per HCV, il grado dei sintomi dell'eventuale insufficenza epatica guideranno il clinico nella scelte delle indicazioni pre e post operatorie. Cordialmente Dott. Flavio Melillo, Genova
Pubblicato il 06-08-2008
E' decisamente consigliabile affidarsi ad un tipo di protesi tradizionale, in quanto la sieropositività e l'assunzione di terapie specifiche comportano spesso uno squilibrio a fasi discontinue del quadro immunologico, pertanto il rimaneggiamento osseo risulta spesso alterato da queste situazioni. Cordiali saluti. Dr. Pietro Convertino
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