Nel mese di Aprile 2010 ho effettuato due impianti a carico immediato
Scritto da angelo / Pubblicato il
Nel mese di Aprile 2010 ho effettuato due impianti a carico immediato sul dente 35 e 45 ( mancanti e devitalizzati da anni ). Mi sono stati impiantati due perni al titanio, poste le corone provvisorie e dopo una settimana quelle definitive. Primi problemi dopo la cementazione delle corone sui perni e' stato il loro movimento molto accentuato. Ritornato dal dentista mi ha modificato le corone inserendo quelle nuove di dimensioni maggiori per farle aderire meglio tra i denti laterali. Questo a Luglio 2010, dopo una decina di giorni il problema del movimento delle due corone e' ritornato, da premettere che i perni sono fermi e nel primo intervento, di sostituzione delle corone, sono stati registrati con chiave idonea. Ora il dentista mi dice che c'e' un problema di porosita'dell'osso idoneo come quantità, come si evince dalla panoramica fatta prima dell'intervento, per ricevere gli impianti. Conclusione mi consiglia a questo punto, come soluzione definitiva, l'inserimento dei ponti. Grazie anticipatamente per le risposte.
Pubblicato il 30-09-2010
Gentile signore temo lei abbia avuto un fallimento della terapia implantare che, da come la descrive, non è stata eseguita in modo corretto. Spero solo che chi le ha messo gli impianti non abbia agito nel modo che descrive e che il suo racconto sia frutto solo di un'errata interpretazione degli eventi perchè se, come dice, il problema di oggi è dovuto ad una "eccessiva porosità dell'osso" rilevabile già dalle radiografie preoperatorie ciò significa che chi ha fatto gli impianti non è stato in grado di valutare la radiografia!
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Pubblicato il 30-09-2010
Caro Angelo se il problema è di porosità dell'osso è visibile dalla lastra antecedente la terapia quindi la colpa è del clinico che ha sbagliato il piano di trattamento. Quindi la protesi dovrebbe essere eseguita gratuitamente. Inoltre gli impianti a carico immediato hanno pareri discordanti in letteratura, io non mi sento di farli personalmente se non in settori anteriori ovvero nel gruppo frontale. I ponti sono senza dubbio una soluzione definitiva se fatti in maniera corretta specialmente nel caso di osso di tipo 4 come sembra essere il suo. Distinti saluti
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Pubblicato il 30-09-2010
Caro Sig. Angelo, c'è troppa confusione nella descrizione del lavoro che a suo dire Le è stato effettuato in quanto normalmente i casi clinici di implantologia vengono pianificati con esame obiettivo ed esami Rx al fine di poter predire e prevedere il loro successo. Aggiungo, inoltre, che nell'implantologia a carico immediato bisogna caricare sì gli impianti ma non con protesi già finite e dopo appena una settimana (sic!), bensì con provvisori in resina e con il massimo rispetto dell'occlusione. Si accerti che il suo dentista sia abilitato ed iscritto all'ordine dei medici. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 30-09-2010
Gentile Angelo, premesso che la "porosità"dell'osso va vista e valutata prima dell'intervento per pianificare attentamente l'intervento stesso,lei parla anche di movimento delle corone su impianti. Probabilmente in questo caso le corone sono troppo dimensionate per la forma degli abutment; è vero che ci deve essere "passivazione"cioè non debbono frizionare ma non debbono neanche muoversi ed essere perciò ferme sull'impianto durante la prova senza cementazione. Le consiglio di parlare con il protesista per valutare meglio la sua situazione per la giusta soluzione. Cordialmente
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Pubblicato il 30-09-2010
Cambi Dentista, e dal nuovo si faccia rimettere 2 nuovi impianti. Questa volta però, non abbia fretta, e se li faccia caricare non prima di 1 anno
Pubblicato il 30-09-2010
Gentile Sig. Angelo, a tutt'oggi gli impianti a carico immediato vanno eseguiti solo in determinate condizioni di volume e qualità dell'osso tali da poter dare una stabilità dell'impianto che riesca a sopportare il carico precoce. Normalmente in strutture ossee "normali" o "porose" è molto più sicuro eseguire impianti osteointegrati lasciati a riposo nell'osso almeno per 4-6 mesi e solo in un secondo tempo mettere il dente. Cordiali saluti
Pubblicato il 30-09-2010
Cara Signor Angelo,oggigiorno il battage martellante su riviste specializzate ed il pullulare di corsi a pagamento ,effettuati per meri scopi commerciali, hanno fatto sì che molti ingenui od inesperti odontoiatri si avvicinassero alla pratica implantare tanto decantata ma messa poi in atto senza le dovute conoscenze, necessarie ad un atto chirurgico che, in realtà, necessita di una cultura medica ed ad una consuetudine sviluppata negli anni di pratica. L'implantologia a carico immediato è poi la "moda" del momento e induce molti ad eseguirla senza essere a consapevoli dei modi e dei limiti che tale pratica impone.Non a caso la maggior parte dei contenziosi legali in odontoiatria si sviluppa su tale argomento, nonostante l'implantologia orale sia un presidio medico chirurgico estremamente valido se effettuato nei casi e nei modi corretti.
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Pubblicato il 30-09-2010
Caro Signor Angelo.... è mancato il più elementare degli atti medici: LA DIAGNOSI E LA IMPOSTAZIONE TERAPEUTICA! Problemi simili si valutano prima, non dopo...ma c'è questa "smania infinita" di avere gli impianti da parte del paziente (ed è lui che li chiede addirittura, facendosi diagnosi e terapie da solo) e da parte del Dentista che per non perdere il paziente fa impianti comunque anche se il caso clinico non è adatto...o li fa per non caricarsi dell'impegno gravoso di salvare denti...e a questo proposito anzichè farle vedere degli impianti miei, le faccio vedere delle radici dichiarate da estrarre e sostituire con impianti che invece sono state da me salvate: questo è fare MEDICINA!!! LA TERAPIA LA DECIDO IO..... Cordialmente suo Gustavo Petti Gnatologo e Parodontologo, Implantologo e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 30-09-2010
Caro Angelo, il carico immediato nei settori latero posteriori non mi convince perchè le forze masticatorie sono molto elevate. Dalla sua descrizione un po' confusa mi sembra di capire che abbia avuto un insuccesso implantare. Sono complicanze che si possono comunque verificare a prescindere dalla metodica utilizzata. Le dico però che la pianificazione del lavoro con un'accurata diagnosi per immagini radiografiche va effettuata prima di iniziare le terapie. Cordialmente
Pubblicato il 30-09-2010
Gentile Signor Angelo, forse il carico immediato non è stata la scelta migliore...succede!! Le consiglio di togliere gli impianti dato che non sono integrati nell'osso, rispettare i tempi di guarigione e rimettere due nuovi impianti sperando che ci siano le condizioni favorevoli. Non si inasprisca con il suo dentista in quanto a volte si creano, in particolar modo in Chirurgia, delle condizioni poco prevedibili. Buona giornata
Pubblicato il 30-09-2010
Il carico immediato è metodica valida, ma non altamente predicibile.Infatti il,suo margine di insuccesso è ben superiore a quello della tecnica differita. Il fatto poi che la si sia applicata sul 35 e sul 45 denota la notevole propensione al rischio di fallimento, accettata dal suo curante, e ritengo da lei. Se si reintervenisse con un nuovo impianto probabilmente esso funzionerebbe, basterebbe attendere tre mesi, il tempo dell'integrazione. Cordiali saluti
Pubblicato il 30-09-2010
Sig. angelo, non tutti gli impianti vanno a buon fine soprattutto con il carico immediato, controlli se chi opera su di lei, è iscritto all'ordine dei medici, prima di optare per il classico ponte.
Pubblicato il 30-09-2010
Gentile Paziente Lei purtroppo è un'altra vittima del "carico immediato". Troppi ne parlano, e troppi lo usano come presunta bandiera di alta competenza. Non è affatto così, l'impianto a carico immediato (che non esiste), è qualità osso dipendente non operatore dipendente. Ovviamente è responsabilità dell'implantologo la corretta valutazione della menzionata qualità. Gli impianti possono essere, in selezionati casi e in selezionate aree (al 90% tra forame e forame mentoniero), a provvisorio immediato, che è ben altra cosa del carico. Non ho conoscenza di alcun imlaplantologo serio che caricherebbe immediatamente un molare. Si trovi un altro professionista capace di dare maggiore significato alla "porosità", e vedrà che potrà tranquillamente rifare gli impianti. Cordialmente Gustavo De Felice sapri sa
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Pubblicato il 30-09-2010
Ma lei è andata da un dentista o da un abusivo? Credo che nessuna delle motivazioni addotte per spiegare un fallimento abbia un sostegno scientifico se non l'incapacità dell'operatore, tanto nella scelta del protocollo quanto nelle spiegazioni date e nelle soluzioni proposte. Si rivolga a qualcuno più capace. Cordialmente
Pubblicato il 30-09-2010
Gentile paziente, personalmente della "porosità" dell'osso me ne frego nel modo più assoluto. L'osso "duro" è il più difficile da trattare, l'osso extramorbido (tipo IV della classificazione di Mish) diventa, una volta funzionalizzato, un ottimo supporto osseo. NON ESISTE UNA POROSITA' TALE DA NON POTER INSERIRE DEGLI IMPIANTI. Esistono invece implantologi seri e competenti e implantologi improvvisati. ---------------------------------------------------------- Le spiegazioni che le sono state date sono solo una presa in giro. Vada senza indugio da un altro professionista (competente, questa volta), per rifare gli impianti. Si faccia rendere i soldi, però.
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Pubblicato il 30-09-2010
Porosità dell'osso?? Rimango divertito quando sento coniare nuove espressioni. Si accerti che chi l'ha curata sia iscritto all'ordine dei medici. Da ciò che ha descritto pare che nel suo caso si sia trattato di carico immediato su impianti che purtroppo è andato incontro ad insuccesso. Bisognerà attendere 1-2 mesi e rivalutare con visita ed esami radiografici la possibilità di reinserire gli impianti che, a questo punto, io eviterei di caricare se non entro i 3 mesi successivi all'intervento. Cordialmente
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Pubblicato il 01-10-2010
Per rispondere alla domanda da lei posta "Conclusione mi consiglia a questo punto, come soluzione definitiva, l'inserimento dei ponti. Grazie anticipatamente per le risposte.", personalmente prenderei in considerazione la possibilità di procedere con la rigenerazione ossea guidata, per poter ripetere l'intervento di implantologia. Prendendo innanzitutto in considerazione lo stato osseo attuale. Dott. Ennio Carola Roma ( Rm )
Pubblicato il 01-10-2010
Caro Dott Ennio,prima di fare impianti si fa una TC non solo per valutare la volumetria ossea, l'anatomia e la posizione del canale mandibolare, ma soprattutto la densitometria ossea, che orienterà sul tipo di impianto e di carico. Rivalutando il caso, può darsi che anche perdendo i due impianti, con tecniche particolari ed altro tipo di impianti,senza carico immediato, magari può rifarli. Cordialmente Dr A. Beghini Cassano D'Adda MI e Comazzo LO
Pubblicato il 11-10-2010
Caro Sig. Angelo, credo che il suo implantologo sappia poco di implantologia con carico immediato. La protesizzazione provvisoria va mantenuta fino alla completa osteointegrazione (due mesi almeno per gli impianti a superficie attiva). E' inconcepibile andare a fare protesi definitiva dopo solo una settimana dalla chirurgia. Dopo sette giorni (dagli ultimi studi del Dott. Trisi forse anche da prima) perdiamo la massima parte della stabilità primaria, e quindi è massimo il rischio di non osteointegrazione. A livello di carico immediato poi è sempre meglio il cosiddetto carico progressivo, cioè non mettere da subito gli elementi su impianti in occlusione funzionale.
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