Ho un molare che 8 anni fa, a causa di una fistola, è stato estratto
Scritto da Alessandro / Pubblicato il
Buongiorno. Ho 35 anni ed un molare, il 26, che 8 anni fa a causa di una fistola è stato estratto, fatta apicectomia al banco e successivamente reinnestato nella propria sede sanguinante nella stessa seduta (intervento di 20 minuti) Il dentista mi disse che non sarebbe stato certo dell'esito e dell'osteointegrazione ma anche se il dente non si rivelò mai come prima, di certo sono riuscito a tenerlo fino ad ora. Oggi si presenta nero, si muove un pochino toccandolo con media forza, in totale necrosi probabilmente, le otturazioni saltate quindi con le sole pareti. Ovviamente si è perso un po di osso nel tempo. La mia domanda è: -lo devo riparare e conservare, ci sono problemi in questo? -lo devo estrarre? e se si dopo se non ha osso sufficiente per pensare ad altro? Sono in buona salute ma ho un'insufficienza aortica lieve-moderata per la quale seguo profilassi antibiotica. Allego lastra ottobre 2009. Grazie infinite per un consiglio.
Pubblicato il 24-01-2011
Gentile Alessandro, il consiglio è quello di rivolgersi al dentista che ha eseguito l'intervento anni fa. Sarà lui a stabilire con le opportune manovre e sondaggio parodontale se effettivamente c'è una mobilità del dente e una sofferenza parodontale tale da rendere necessaria l'estrazione e sostituzione con un impianto. Purtroppo sono tutte indagini che non si possono effettuare online. Se non dovesse avere osso in quantità sufficiente 2 sono le possibilità; effettuare chirurgia rigenerativa oppure utilizzare uno short implant cioè un impianto di minor lunghezza che molto spesso può essere una valida alternativa. Cordialmente
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Pubblicato il 24-01-2011
Se mobile dovrà essere estratto in quanto il rischio di infezione e di ulteriore perdita ossea è elevato, come pure la successiva difficoltà a rigenerare-ricostruire la zona ossea per un eventuale impianto, cordiali saluti
Pubblicato il 24-01-2011
Gentile Sig. Alessandro, alle sue domande può rispondere molto meglio il suo dentista curante che già 8 anni fa Le ha effettuato un buon intervento e conosce la sua reale situazione clinica. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-01-2011
Caro Signor Alessandro, non capisco perchè chieda a noi e non al suo Dentista. In ogni caso il reimpianto di un dente comporta, nel tempo, rizolisi e anchilosi, quindi dopo un "boom" nei primi anni 80, si è visto che è un intervento da non "praticare" per i suddetti motivi. Inoltre osservando e valutando la lastra panoramica, inadatta a questo scopo, bisognerebbe fare una Rx endorale, più precisa e che non deforma l'immagine come l'OPT, si nota una vasta carie mesiale sotto gengiva e a livello della cresta ossea, con formazione di una tasca parodontale infraossea mesialmente al 26. Si notano anche i primi segni di anchilosi ma bisognerebbe visualizzarli meglio con Rx endorali in diverse proiezioni. Ritengo che si possa ancora salvare il dente ma va effettuato un intervento di allungamento della corona clinica con ostotomia osteoplastica e lembo di accessi, riposizionato apicalmente per "portare fuori tutta la parte distrutta del dente" che andrebbe ricostruito probabilmente con un Pernomoncone e corona in oroporcellana o zirconioporcellana o con una vasta ricostruzione se ce ne fosse la possibilità! Solo una visita clinica presso un Parodontologo esperto può portare ad una esatta diagnosi e quindi terapia!Legga cliccando sul mio nome in pubblicazioni ed articoli:Le protesi dentali fisse Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti e Chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale e ancora Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente.E poi Restaurazione protesica di un elemento dentale, fratturato, recuperato con un piccolo intervento parodontale ed ancora Lembo riposizionato apicalmente con colla di fibrina per la terapia di una frattura coronale linguale estesa sotto gengiva e sotto il margine osseo (classe IV di Ingle) di un elemento dentale 4.7. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 24-01-2011
Il consiglio è uno solo:torni dal suo dentista per una attenta valutazione clinica e radiografica.
Pubblicato il 24-01-2011
Gentile sig. Alessandro, in presenza di una insufficienza aortica lieve è sconsigliato qualsiasi intervento che non sia radicale, nel senso che le infezioni la possono danneggiare più di quanto lei creda. Le consiglio vivamente di rimuovere il dente previa terapia antibiotica che deve seguire anche dopo l'estrazione evitando questi protocolli conservativi, dal momento che il problema cardiologico, anche se modesto, impone un protocollo operativo ben noto a qualsiasi dentista. E' noto anche che riempire un dente- come anche il suo dentista sa bene - è un azzardo che a volte solo in soggetti giovani può attecchire, ma è un rischio, mai un esperimento. Cordiali saluti
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Pubblicato il 24-01-2011
Gentile signore l'rx opt Che ha allegato evidenzia la presenza di una lesione infraossea mesiale al 26, va verificata la natura di tutto questo indagando anche sulla mobilita' che lamenta sempre a carico dello stesso dente. Come e' facilmente intuibile operare diagnosi via web non e' possibile per cui le consiglio ( lei dira' scontato! ) di rivolgersi al suo curante affinche' a seguito di una attenta visita le dia tutte le risposte alle sue domande, cordialita' .
Pubblicato il 24-01-2011
Caro Alessandro, da quello che posso intuire dalla rx non mi sembra che il dente in causa abbia un bell'aspetto nei confronti dell'osso in cui è impiantato. Visto che lei è anche portatore di insuff. Valvolare, consiglierei di estrarlo in modo da eliminare un sicuro focolaio infettivo e una volta guarita la sede di estrazione valutare se rimpiazzarlo con un impianto o eventualmente un ponte.
Pubblicato il 24-01-2011
Deve assolutamente tornare dal dentista, per una valutazione clinica approfondita, anche se avrebbe comunque dovuto fare controlli periodici. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-01-2011
Gentile Signor Alessandro, le consiglierei una visita odontoiatrica in tempi brevi per decidere come intervenire, anche se credo che il dente vada estratto. Una volta estratto prenderà in considerazione di inserire un impianto, se l'osso non sarà sufficiente si prenderanno in considerazione delle tecniche rigenerative al fine di inserire comunque un impianto. Le sconsiglio di eseguire un ponte tradizionale. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti
Pubblicato il 24-01-2011
In casi così delicati l'unica soluzione è affidarsi al proprio dentista che sarà in grado di darLe tutte le specifiche del caso. Buona vita
Pubblicato il 24-01-2011
Nessuno meglio del suo dentista che ha eseguito l'intervento 8 anni fa potrà dirle cosa fare
Pubblicato il 24-01-2011
Sig. Alessandro le ricordo che il suo dente andava controllato ogni 6 mesi, evitando le complicanze da lei descritte. La necrosi pulpare di 26 non esiste, perchè questo molare possiede un trattamento canalare. Chi ha prescritto la RX sicuramente le saprà dare le corrette risposte, relative al 26 e agli altri elementi che presentano lesioni periapicali.
Pubblicato il 25-01-2011
Gentile sig Alessandro, per valutare obiettivamente il Suo problema occorrerebbero ulteriori radiografie e l'esame clinico (la visita). dalla panoramica si evidenzia un problema importante al 26, ma non solo... ad esempio alcuni denti devitalizzati presentano lesioni periapicali e andrebbero quindi ritrattati, soprattutto in una persona con problemi di salute generale quali i suoi. Le consiglio una visita da un bravo endodonzista, che saprà anche dirLe se il 26 ha ancora possibilità di recupero. Io ho recentemente trattato un caso analogo al suo, in una signora sua corregionale che desiderava essere trattata da me a Finale Ligure. Consideri però che a Torino ci sono molti bravi endodontisti, e c'è anche un reparto universitario di endodonzia (al Lingotto)tra i più organizzati (quello del Prof. Berutti).
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Pubblicato il 25-01-2011
Gentile Sig. Alessandro, Il reimpianto, vale a dire la tecnica che e' stata usata nel suo caso, da' risultati limitati nel tempo, per cui e' perfettamente normale la mobilità, dovuta probabilmente a un fenomeno di riassorbimento radicolare. E' probabile che prima o poi il dente andrà estratto, e dovrebbe essere sicuramente possibile in tal caso inserire un impianto in titanio, con o senza rigenerazione ossea ( un nuovo esame rx sarà ovviamente indispensabile). Saluti
Pubblicato il 26-01-2011
Genile Sig. Alessandro, credo che il suo dentista che 8 anni fa è stato in grado ad effettuare questo intervento potrà oggi rivalutare alla luce di nuovi elementi e consigliarla per la soluzione migliore
Pubblicato il 01-02-2011
Caro Alessandro il dente in questione ha un forte riassorbimento che a mio avviso è irreversibile dovrebbe pensare ad una estrazione e ad una terapia implantoprotesica definitiva distinti saluti
Dentista Veneto, Verona
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