Pensate che si possano fare i due impianti anche senza osso sintetico?
Scritto da Dario / Pubblicato il
Un impianto con un perno e un ponte collegato al premolare per la sostituzione di due molari che avevo fatto alcuni anni fa, si e' rotto pezzo per pezzo fino a non rimanere piu' nulla, era stato fatto in un composito definito "biocompatibile" (Diamond crown) che si e' rotto tutto dopo appena tre anni. Ho provveduto a farmi rimuovere il perno e ora devo decidere che cosa fare. Un altro dentista mi ha proposto due impianti (due perni ) per i due molari con capsule in ceramica Il problema e' che vuole iniettarmi dell'osso sintetico e a me l'idea non piace per niente. Pensate che si possano fare i due impianti anche senza osso sintetico?
Pubblicato il 11-05-2011
Gentile Dario, credo che sia impossibile darle risposte rassicuranti non avendo a disposizione esami diagnostici ed oggettivi. E' probabile che il secondo dentista abbia riscontrato qualche deficit osseo da compensare con l'utilizzo di osso eterologo per stabilizzare nel tempo i 2 impianti. Sono procedure cliniche che si effettuano quotidianamente e non hanno nulla di strano. Cordialmente
Pubblicato il 11-05-2011
Caro Signor Dario, ci sono tanti problemi da focalizzare: 1- Il composito Diamond crown, pur essendo eccellente come composito, è pur sempre un composito e quindo, a mio giudizio, non idoneo a fungere da corona definitiva in un ponte di più elementi in una zona della bocca come quella dei molari che è il fulcro della masticazione e su cui si scaricano le forze maggiori. 2- Da quel che ho capito è stato legato col ponte protesico un impianto ad un dente naturale, cosa che non si fa assolutamente, a meno che non intenda per impianto, sbagliando termine, un perno endocanalare che riucostruisce il dente, allora si può fare anche se è molto meglio fare un pernomoncone fuso in oro o meglio ancora in fibra o in carbonio. 3- Lei scrive:"Un altro dentista mi ha proposto due impianti (due perni ) per i due molari con capsule in ceramica" = si faccia spiegare bene la differenza tra perni e impianti perchè sono due cose completamente diverse e lei ha una grande confusione in testa! 4- L'osso sintetico non lo si inietta ma lo si pone, durante un intervento a lembo con osteotomia osteoplastica per motivi parodontali ricostruttivi o per mancanza di osso per gli impianti. Anche queste cose sono due situazioni ben diverse. Abbia un chiarimento col suo Dentista, nel senso che si deve fare spiegare tutto bene e alla sua "portata intellettuale". Questa è l'unica cosa che deve pretendere dal suo Dentista: capire! Lui deve spiegarle tutto in modo chiaro e adatto a lei perchè lei capisca! Detto questo, non vedo niente di sbagliato nella pianificazione della terapia del suo Dentista. Abbia fiducia in lui e chieda a lui. Non si deve spaventare per l'osso sintetico: è una gran fesseria come interventino! Sia che sia Parodontale per tasche e difetti ossei sia che lo sia per aumentare l'osso intorno agli impianti! Ma che ci va a fare dal suo Dentista s3e non ha la minima fiducia in lui tanto da cercare conferme al di fuori? Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 11-05-2011
Gentile Sig. Dario, un impianto deve essere circondato da almeno 1 mm. di osso per poter avere un successo. Se questo non avviene si deve ricorrere ad una ricostruzione dell'osso. Una metodica è quella di ricorrere all'osso sintetico. Capisce che è impossibile rispondere alla sua domanda non conoscendo la sua situazione. Cordiali saluti
Pubblicato il 11-05-2011
Non si può rispondere senza una valutazione clinica e radiografica...di sicuro l'impiego di osso sintetico comporta un incremento dell'osso che consente di poter inserire con maggiore sicurezza gli impianti.
Pubblicato il 11-05-2011
L'osso sintetico (che non è osso tranne rari esempi merceologici) si utilizza quando non vi è osso sufficiente in quantità per inserire impianti. Il concetto che mi è stato insegnato è "meno cose metti in una ferita e meglio è" pertanto se è necessario alla riuscita dell'intervento allora si mette, viceversa non si mette. Dall'epoca del famigerato "morbo della mucca pazza" (e anche prima) si tende generalmente ad usare innesti sintetici di sostitutivo d'osso, il più delle volte copolimeri biochimici (ma ve ne sono anche altri) completamente di sintesi e quindi completamente esenti da rischi di qualsivoglia genere, il massimo che può succedere è che non tutto il materiale innestato si trasformi poi in osso, la parte che invece non si trasforma viene eliminata sotto forma di anidride carbonica (respiro) e acqua (urina) attraverso i normali meccanismi di metabolizzazione endogeni. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 11-05-2011
Gentile Dario, per rispondere alla sua domanda occorrerebbe valutare i suoi spessori ossei con esami Rx ed altro e ritengo che se il suo dentista ha optato per una rigenerazione ossea avrà le sue ragioni per garantirle una buona osteointegrazione degli impianti. Cordiali saluti
Pubblicato il 11-05-2011
Caro signor Dario, lei dimostra di avere più paura dell'''osso sintetico''' che non dell'impianto. Se il suo dentista decidesse che lei necessita di incremento di osso e solo lui può decidere, conoscendo la sua situazione anatomica, Può intervenire contestualmente o immettere l' osso sintetico nella cavità estrattiva ed attendere la guarigione, intervenendo con gli impianti in seconda battuta. Nulla di spaventoso, oggi l' incremento di osso è intervento rutinario. Mi incuriosisce l' origine dalla sua preoccupazione sull' osso sintetico... stia tranquillo, non è velenoso!
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Pubblicato il 11-05-2011
Gent. sig. Dario, per darle una risposta bisogna vedere una radiografia che dovrebbe essere eseguita in 3D con le nuove apparecchiature rx CBCT (Cone Beam computer Tomografy) che hanno una estrema precisione e abbinate ad un software dedicato di progettazione implantare si può esattamente determinare quanto osso Lei ha a disposizione. In taluni casi si possono inserire anche impianti molto corti fino a 5 mm di altezza (short implant), oggi usati con notevoli successi
Pubblicato il 11-05-2011
Sig. Dario, non è possibile darle una corretta risposta per dati insufficienti.
Pubblicato il 11-05-2011
E' impossibile rispondere alla domanda senza vedere il caso clinico nello specifico con gli adeguati esami strumentali. Comunque credo che se il collega le ha consigliato di ricorrere ad un innesto di osso "sintetico" non vedo perché non fidarsi. E' una pratica operatoria diffusa per correggere difetti ossei od aumentare il volume della cresta ossea migliorando la qualità dell'intervento implantare.
Pubblicato il 14-05-2011
Caro Dario se l'osso è in sufficiente bisogna rimetterlo, in ogni caso l'osso sintetico viene poi sostituito da osso proprio e di sintetico non rimane niente. Si affidi ad uno specialista e faccia a lui queste domande, distinti saluti
Pubblicato il 18-05-2011
Gentile Dario, il quadro da Lei rappresentato e' purtroppo insufficiente, ma tralasciando cio' e concentrandoci con il problema impianti mi sento di rassicurarLa in maniera totale sull'innocuita' dell'osso artificiale. Tutto cio' che usiamo sui nostri Centri e' sempre tutto certificato dal Ministero della Sanità per cui privo di alcun rischio. Altro discorso e' la validita' o meno dell'innesto di osso eterologo rispetto all'osso omologo, in parole povere si puo' utilizzare osso proprio prelevato da un sito donatore all'interno della sua bocca e innestarlo lì dove esiste la necessita'. Ne parli con il suo Dentista di fiducia. Cordialmente
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