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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 8

SEGUITO ALLA DOMANDA: Vorrei sapere se davvero carotare gli impianti sia una cosa non fattibile

Scritto da Pietro / Pubblicato il

Gentilissimi dottori allego le immagini di una radiografia "normale" ed un' endorale sperando di poter ricevere pareri ancor più dettagliati, ringraziando tutti voi che avete già risposto dando, e lo dico in piena sincerità, nuova speranza e conforto alla mia fidanzata ed a me. Avrei una domanda da porre in merito a quest' "integrazione" alla domanda posta qualche settimana fa: quali differenze ci sono tra carotaggio con fresa e piezochirurgia? E'applicabile (la seconda intendo) al caso specifico della mia fidanzata? Inoltre, nel caso in cui si decidesse di estrarre i due impianti, quante possibilità ci sarebbero di riottenere sufficiente porzione ossea in modo da inserire in un secondo tempo, nuovamente, due impianti? Chiedo questo perchè ci sono state preventivate, da uno specialista cui ci siamo rivolti, due opzioni: A]tappare gli impianti e lasciarli "inutilizzati" in sede e fare un intervento di plastica gengivale con successiva applicazione di protesi "staccate" (nella zona dei due incisivi che originariamente corrispondono ai due impianti) dalla gengiva B]estrarre i due impianti e iniziare con un lungo processo di rigenerazione ossea. Lo specialista cui ci siamo rivolti opterebbe per la prima soluzione sostanzialmente perchè il processo B richiederebbe troppo tempo ed a suo dire una paziente come la mia fidanzata, dopo tutto il "calvario" subito, sarebbe ulteriormente provata da un intervento che più o meno richiederebbe quasi un anno di cura. L'unico timore della mia fidanzata però non riguarda i tempi di attesa (nel caso si decidesse di ricorrere all'opzione B) quanto il timore di peggiorare la sua situazione perdendo altro osso senza guadagnarne più (il timore che l'innesto osseo non dia i frutti sperati sostanzialmente). Allego per questo le fotografie delle sue radiografie sperando possano essere sufficienti ad avere, in tal proposito, risposte più accurate rispetto a quelle già avute in precedenza non supportate da immagini del caso specifico. Rinnovo i ringraziamenti per il garbo, la competenza e la cortesia ricevute e che, sono certo, ancora riceverò. Distinti saluti.

 

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  http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/implantologia/4767_rigenerazione-ossea.html?start=2&p_f=1

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Gentile Pietro, da quello che si vede dalle Rx allegate sembrerebbe opportuno ed urgente rimuovere l'impianto a carico del 1.2 anche per salvaguardare il canino già compromesso mentre ritengo che l'impianto a carico dell'incisivo centrale si potrebbe lasciare, e, considerata la giovane età della sua fidanzata, potrebbe essere tentata una rigenerazione ossea della zona sede dell'intervento, ivi compresa la zona dell'impianto lasciato, con un innesto ed intanto mettere un provvisorio che porti i due incisivi. Le preciso che quanto Le ho espresso è soltanto un mio parere che comunque dovrà essere suffragato da valutazioni obiettive e dalle prospettive della sua fidanzata. Dalla visione dell'OPT sembrerebbe urgente intervenire anche a carico degli incisivi di sn che sono incapsulati e che forse necessiterebbero di indagini più approfondite per valutare una terapia canalare. Cordiali saluti e tanti auguri
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Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Gentile Sig. Pietro, gli impianti vanno estratti e bisogna procedere ad una rigenerazione dell'osso. La piezochirurgia è semplicemente una tecnica che tramite ultrasuoni taglia l'osso in modo più dolce e conservativo. Comunque in questi casi in prima istanza si tenta una contro-rotazione dell'impianto che praticamente si svita da solo, dipende dal grado di osteointegrazione residua. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Vada da un professionista chirurgicamente molto valido e che possa avere un buon collaboratore protesico.

Scritto da Dott. Alessio Battistini
La Spezia (SP)

Gentile sig. Pietro, Vedo che la problematica e' vissuta con molto trasporto emotivo e ciò sicuramente ha una sua giustificazione. Consideri che per affrontare in modo ottimale la problematica e' necessaria non solo una valutazione tridimensionale dell'area ossea che include gli impianti, e ciò e' perseguibile con una tac volumetrica a raggio conico a bassa emissione (In zona ci sono almeno 4 centri che la effettuano) ma soprattutto attraverso un accurato esame clinico e parodontale! In linea di massima, per quanto e' visibile dalle immagini radiografiche bidimensionali, la posso tranquillizzare perché non e' detto che gli impianti si debbano per forza asportare ne' e' detto che non possano essere di nuovo riabilitati magari con due corone concepite diversamente ma soprattutto dopo un ricondizionamento gengivo-parodontale-implantare che ricreerebbe le condizioni ideali per recuperare almeno gli impianti evitando carotaggi , terapie invasive e preservando i denti contigui da un inutile sacrificio! Consideri serenamente quanto detto perché spesso la soluzione risiede nel problema stesso basta solo analizzarlo con occhi diversi. Cordialmente, Dott. Gianfranco Vuolo Ci
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Scritto da Dott. Gianfranco Vuolo
Salerno (SA)

Caro Signor Pietro, le ho risposto l'11.11.11 e le avevo già preannunciato una possibile parodontite con possibile perimplantite. Ora ci sono tutti i presupposti per confermarlo, anche se per fare questo, si deve fare come le ho detto una Visita Parodontale. Spero che abbia letto nel frattempo il mio articolo "Chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale". Dico questo perchè dalla lastra si vede chiaramente un difetto osseo a quattro pareti circumferenziale palatale a livello del primo incisivo superiore sinistro. Si vede poi un difetto osseo angolare mesiale all'impianto del primo incisivo superiore dx che comprende le prime due spire dell'impianto.L'impianto dell'incisivo laterale sup.dx è invece molto critico e va estratto. Stia tranquillo la carotizzazione non è assolutamente difficile ma va ricostruito l'osso perso ora e che si perderà con la carotizzazione. Il resto non si vede bene. In ogni caso questo basta per dire che ha tasche parodontali a livello di entrambi gli incisivi centrali e laterale dx, vivi e vitali o impianti che siano. Quella dell'impianto è improprio chiamarla tasca parodontale ma il concetto è simile, solo che invece del dente c'è un impianto! Mi sembra tutto molto tranquillo e curabile con la Parodontologia e con la rimozione dell'impianto con chirurgia ricostruttiva parodontale naturalmente. Quindi stia tranquillo e si metta nelle mani di un buon Parodontologo che se confermasse il sospetto diagnostico mio, procederebbe ad una diagnosi e ad una terapia ricostruttiva dell'osso intorno all'impianto, alla rimozione dell'altro e rigenerativa di quello intorno al dente! Estendendo la valutazione a tutta la bocca ovviamente. Quindi si rassereni.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile signore, se vuole aiutare la sua fidanzata deve affidarsi ad un professionista e seguire le sue indicazioni. Non spetta a lei decider se carotare l'impianto o fare piezo terapia. Grazie

Scritto da Dott. Antonino Ruggirello
Palermo (PA)

Per una migliore valutazione sarebbe stata utile anche una foto intra orale e del massimo sorriso.... Comunque oggi esistono tecniche che permettono di rimuovere gli impianti falliti o non utilizzabili in modo a traumatico senza rimuovere l'osso circostante. Cordiali saluti (www.dentista-legnano.it)

Scritto da Studio dentistico Ciatti
Legnano (MI)

Sig. Pietro, a volte le soluzioni tradizionali semplici raggiungono i risultati estetici da voi desiderati, a discapito di alcune funzioni fisiologiche. Forse è possibile ripristinare una piacevole estetica anche senza interventi chirurgici. ruffonidiego@virgilio.it

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)