Esistono alternative meno invasive all’estrazione degli impianti rotti?
Scritto da Renato / Pubblicato il
Ho 65 anni con due impianti rotti vicinissimi al nervo mascellare, tranciati in due circa a metà della parte fissa nella posizione inferiore sinistra N° 34 e 35 il 34 risalente a 10 anni fa mentre il 35 risalente e 2 anni fa. La parte gengivale si è infettata con dolore. Il mio dentista consiglia l’estrazione con frese ma con pericolo di danneggiare il nervo mascellare. Chiedo: per quale ragione si è infettata la parte? Esistono alternative meno invasive all’estrazione degli impianti rotti? Sono molto preoccupato, non so cosa fare.
Pubblicato il 11-01-2012
Caro Signor Renato, gli impianti vanno rimossi indubbiamente e con copertura antibiotica. Quanto al metodo, esistono strumento adatti che solo valutando clinicamente la situazione si possono scegliere. Chiedere a noi, via web, senza nessun riscontro Rx, clinico e fotografico e visione dell'intera bocca e senza sapere se ha altri impianti o altri denti in bocca e se ha TASCHE PARODONTOLI E DI CHE PROFONDITA', è cosa non saggia perchè non possiamo, almeno io non posso, rispondere. La cosa più probabile è che si sia verificata una Perimplantite e che ci siano stati carichi gntologici anomali, ma questo glielo può dire solo il suo Dentista in cui dovrebbe avere molta più fiducia cercando solo in lui le risposte e senza conferme esterne, nel web poi!Io la ringrazio per la grande fiducia che ha in noi e in Dentisti-Italia e le assicuro che è ben riposta, ma non siamo "maghi per poter rispondere a domande così, siamo semplici Medici ed Odontoiatri che per rispondere hanno bisogno di "riscontri" maggiori!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 11-01-2012
Gentile Renato, come le ha giustamente detto il dott.Petti, senza alcun elemento non è possibile poterle rispondere correttamente. Aggiungo solo che gli impianti come sono stati messi possono essere anche tolti ma è necessario effettuare un accurato studio preliminare. Cordialmente
Pubblicato il 11-01-2012
Gentile Sig. Renato, per l'estrazione di impianti fratturati si può ricorrere anche alla chirurgia piezoelettrica. Si tratta di un apparecchio che taglia l'osso tramite ultrasuoni, ma non riesce a tagliare i tessuti molli (il nervo per intenderci). Cordiali saluti
Pubblicato il 11-01-2012
Consulti altro dentista
Pubblicato il 11-01-2012
Sig. Renato, c'è della confusione, lei parla di nervo mascellare e riferisce delle zone che sono pertinenti della branca mandibolare, localizzate al nervo alveolare inferiore, dove il nervo fuoriesce dal forame mentoniero attraverso il ramo mandibolare. Per questo le consiglio di ritornare dal suo odontoiatra e farsi mettere tutto chiaramente per iscritto, poi possiamo anche correttamente parlarne.
Pubblicato il 11-01-2012
Se l'impianto rimane sommerso sotto la gengiva può anche venire "abbandonato" lì, a condizione che ci sia spazio di fianco per inserire quelli nuovi. In caso contrario le tecniche con fresa carotatrice (più aggressiva) o con punte su manipolo piezoelettrico tipo piezosurgery o sonico tipo Punte di Ivo Agabiti sono tutte valide.
Pubblicato il 11-01-2012
Consulti altro dentista
Pubblicato il 11-01-2012
Gentile Sig. Renato, bisogna valutare approfonditamente il suo caso clinico e solo dopo aver esaminato tanti fattori si potrà redigere in piano terapeutico più appropriato al suo caso. Cordiali saluti
Pubblicato il 16-01-2012
Gentile paziente, sicuramente a seguito della rottura degli impianti, cosa molto difficile, ma a quanto lei descrive, avrà sicuramente una perimplantite, e quindi previa terapia antibiotica, dovrà necessariamente sottoporsi a seduta per estrarre gli impianti rotti, essi vanno rimossi con molta cautela, vista la presenza dei relativi nervi presenti in tale zona, quale il nervo alveolare inferiore ed il nervo mentoniero. Esistono delle frese chirurgiche carotatrici,con cui il suo dentista dovrà eliminare per sanare e bonificare tale zona. Cordiali saluti DR. Tommaso Giancane
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