Quali sono le strade percorribili per poter ripristinare la funzionalita' di un impianto dentale se i ricambi non sono piu' disponibili?
Scritto da Bartolomeo / Pubblicato il
Supponendo di avere un problema ad un impianto dopo 10/20 anni (diciamo un problema meccanico su un conometrico), quali sono le strade percorribili per poterne ripristinarne la funzionalita' se per esempio i ricambi non sono piu' disponibili o se il dentista non e' colui che ha inserito l'impianto e non ha il kit di quella casa (chiavi, frese, ecc). Chiedo questo perche' mi pare che con il fatto che ogni casa sia a grandi linee incompatibile con le altre sia un problema non da poco della corrente implantologia quando si tratta di rimettervi le mani nel tempo. Grazie.
Pubblicato il 02-03-2012
Sono davvero d'accordo con lei. Questo mi sembra un guaio non risolto. E' capitato anche a me e non c'è stato niente da fare
Pubblicato il 02-03-2012
Gentile Bartolomeo, la strada percorribile è quella di rivolgersi all'odontoiatra che ha inserito quel tipo d'impianto oppure di rivolgersi ad un altro Collega che utilizza la stessa sistematica. Cordialmente
Pubblicato il 02-03-2012
Gentile Sig. Bartolomeo, se la componentistica protesica è di marchi affermati e seri si trova sempre in commercio. Se viene nel mio studio un paziente con impianti che non uso semplicemente contatto la ditta fornitrice e mi faccio mandare quello che mi serve. Cordiali saluti
Pubblicato il 02-03-2012
Caro Signor Bartolomeo, quoto la risposta del Dr. Tabasso e concordo però anche col Dr. Passaretti e con Lei che sia un problema di non poco conto. Questo è uno dei tanti motivi marginali, quindi tra i meno importanti, ma pur sempre pratici e reali, per cui personalmente ricorro all'implantologia solo con le marche migliori e solo come ultima "spiaggia"! Ossia solo se il problema non è risolvibile in altro modo. Il discorso sugli impianti sarebbe lungo e complesso e va affrontato seriamente dal Dentista che spesso è solo di "pinza facile" e anzichè curare i denti, li estrae e mette un impianto. In questo senso intendo con "ultima spiaggia". Le posto una foto di denti con le più svariate gravi patologie curati e salvati là dove la stragrande maggioranza dei miei colleghi avevano giudicato incurabili questi denti e avrebbero voluto estrarli e sostituirli con impianti. L'impianto non è sempre il toccasana e i denti vanno curati. Questo è il senso della Odontoiatria e della Medicina in generale : curare! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 02-03-2012
Sig Bartolomeo a me e capitato un caso simile e l'ho risolto facendomi realizzare la componentistica protesica compatibile con la mia sistematica. Le differenze tra le varie aziende ci sono, ma si possono ovviare facilmente se si capisce che tipo di fixture e stata inserita
Pubblicato il 02-03-2012
Gentile paziente, a mio modo di vedere il problema principale non sono i " pezzi di ricambio ", ma i controlli periodici a cui il paziente deve sempre sottoporsi dal professionista da cui è stato trattato. Nella mia esperienza i problemi sono nati esclusivamente quando il pa per un motivo o per un altro ha smesso di presentarsi ai controlli programmati.
Pubblicato il 02-03-2012
Gentile paziente, le sue sono solo supposizioni, o effettivamente trattasi di un problema di tipo meccanico..? Come fà lei a dir questo, se non viene diagnosticato da un Odontoiatra il problema? Se effettivamente trattasi di problemi di connessione conometrica, lei avrebbe dovuto ricevere un certificato di conformità in cui viene esplicitamente menzionato il tipo e la marca dell'impianto e del moncone conometrico, questo sarebbe utile per poter riordinare dalla stessa azienda produttrice il nuovo moncone, oppure contatti il suo dentista che le ha effettuato il lavoro precedentemente. Cordiali saluti Dr. Tommaso Giancane
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Pubblicato il 02-03-2012
Concordo con lei, ma anche con il D. Murruni. Se è a conoscenza della casa implantare del suo caso, chieda al suo dentista magari di procurarsi ciò che può servire a risolvere il suo problema (cacciavite, cricchetto o altro). Metta in conto che però dovrebbe essere tutto a spese del paziente. Cordialmente
Pubblicato il 02-03-2012
L'eventualiità che ciò succeda è reale ma alquanto remota. Le case produttrici sono obbligate a mantenere in essere una linea di "ricambi" per almeno dieci anni, ma non so cosa possa succedere in caso di fallimento o chiusura della ditta. In linea di principio è cosa buona che il paziente conosca esattamente marca e modello (con le relative dimensioni) dell'impianto che porta. E' vero anche che spesso case che producono impianti a connessione meccanica (non conometrica) possono avere pezzi compatibili con altre marche, ma per quelli conometrici è decisamente più difficile. E' altresì più difficile che un impianto a connessione conometrica abbia bisogno di ricambi nel tempo. E' un bel problema, sono d'accordo con lei. Diciamo che l'odontoiatra che usa marche di dispositivi medici serie e conosciute difficilmente avrà problemi di questo tipo. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 02-03-2012
Se l'impianto conometrico è un Bicon, è un ottimo prodotto tuttora in commercio. Non serve nemmeno essere dotati del kit della casa: è sufficiente disporre del moncone adeguato. E' un sistema che conosco bene, avendolo utilizzato per quasi un decennio, e di cui dispongo ancora di una buona quantità di "ricambi". Se non è invece un Bicon, un implantologo esperto, magari che abbia lavorato con una decina di sistemi implantari diversi è in possesso di strumentario e la competenza adatta ad affrontare le più disparate situazioni. Non c'è un caso ugiale all'altro, comunque. La problematica spesso non è la componentistica, ma la situazione orale globale e il corretto piano occlusale raggiunto.
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Pubblicato il 02-03-2012
Sig.Bartolomeo, quando ci sono problemi in qualche modo, si risolvono, anche inventandosi qualcosa, l'importante non dimenticare mai la corretta visita semestrale
Pubblicato il 02-03-2012
Normalmente il dentista che esegue impianti dovrebbe rilasciare il "passaporto"implantare con tutti gli estremi per contattare il produttore in caso di necessità. Altrimenti con una buona rx e qualche consulto si dovrebbe riuscire a risolvere il problema. Se nessuna di queste strade porta ad un risultato ci si ingegna artigianalmente o sfruttando le ultime tecnologie cad-cam.
Pubblicato il 03-03-2012
Deve essere il collega che Le ha messo gli impianti a risolvere il problema, magari chiamando in azienda e facendosi mandare i componenti che gli occorrono, di solito ne hanno sempre una scorta! Distinti saluti
Pubblicato il 04-03-2012
Utilizzando le principali e più serie case implantari questi problemi si riducono se non addirittura risolvono completamente, ed è possibile risolvere il proprio problema in qualsiasi parte del mondo.
Dentista Puglia, Barletta Andria Trani
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