Possibile una tale divergenza?
Scritto da PAOLO / Pubblicato il
Ho un impianto (ex molare superiore) fatto 10 anni fa che da qualche giorno si muove, causando in genere fastidio e qualche volta dolore. Il medico che ha fatto l'impianto, tramite radio "singola", dice che probabilmente è solo svitato (ma non è riuscito per ora a riavvitarlo per mancanza "chiave" adatta che cercherà) mentre un altro, dopo radio panoramica, sostiene che l'impianto si muove perchè l'osso che lo conteneva è del tutto consumato e propone di rimuoverlo con costruzione di un ponte tra i due molari contigui... possibile una tale divergenza?
Pubblicato il 23-05-2012
Caro Signor Paolo, possibile se uno dei due sbaglia diagnosi. O si muove la corona svitata, ma chiave o non chiave, si vede o c'è una perimplantite con tasca parodontale e difetto opsseo, anche se non è corretto dire tasca parodontale perchè la tasca parodontale si forma intorno ad un dente nel parodonto mentre l'impianto non ha parodonto ma solo integrazione ossea che nella perimplantire viene meno. Ma per intenderci e farmi capire, consideri la perimplantite come la parodontite di un impianto!
Purtroppo questo è spesso il destino di un impianto, spesso, non sempre! Ma non tutte le bocche possono ricevere un impianto. Ci deve essere un Parodonto sano, una occlusione regolare, una gnatologia perfetta, non ci devono essere malattie sistemiche particolari e tanto altro e questo viene spesso dimenticato dal Dentista oltre che non essere saputo dal paziente. Qualcuno le dirà che 10 anni sono una durata buona. Io le dico no non è buona perchè il difetto osseo intorno all'impianto, perchè l'impianto si muova, deve essere profondo almeno 5-6 mm e statisticamente, l'aaprofondimento di una tasca, una volta che si è staccata dal dente e più facilmente ancora da un impianto in cui non è attaccata, procede con una velocità media di circa 1/2 mm l'anno. quindi la patologia è iniziata prasticamente pressocché subito, dopo l'impianto! Ma nessuno se ne è accorto probabilmente perchè non èì stato fatto il sondaggio parodopntale e la terapia di mantenimento! In ogni caso, come vede, spendo tante parole perchè il primo dentista, se ci fosse la perimplantite, non l'ha vista o non la vuole vedere. Il secondo dentista la vede o vede cioò che non c'è! Faccia fare una Rx endorale e se vedrà l'impianto circondato da una v nera, la v nera, che l'impianto centra al vertice, è la mancanza di osso e quindi è una perimplantite. Se fosse tutto bianco intorno all'impianto , la perimplantite non c'è! Esprima ad entrambi i dentisti Dentisti sinceramente i suoi dubbi e si faccia mostrare e spiegare la Rx endorale, che se vuole può anche postare! Ovvio che va fatta una visita clinica con misurazione parodontale e verifica della mobilità! Dispiace sentire che uno dei due colleghi, "sbagli" e lo dico virgolettato :( Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
Purtroppo questo è spesso il destino di un impianto, spesso, non sempre! Ma non tutte le bocche possono ricevere un impianto. Ci deve essere un Parodonto sano, una occlusione regolare, una gnatologia perfetta, non ci devono essere malattie sistemiche particolari e tanto altro e questo viene spesso dimenticato dal Dentista oltre che non essere saputo dal paziente. Qualcuno le dirà che 10 anni sono una durata buona. Io le dico no non è buona perchè il difetto osseo intorno all'impianto, perchè l'impianto si muova, deve essere profondo almeno 5-6 mm e statisticamente, l'aaprofondimento di una tasca, una volta che si è staccata dal dente e più facilmente ancora da un impianto in cui non è attaccata, procede con una velocità media di circa 1/2 mm l'anno. quindi la patologia è iniziata prasticamente pressocché subito, dopo l'impianto! Ma nessuno se ne è accorto probabilmente perchè non èì stato fatto il sondaggio parodopntale e la terapia di mantenimento! In ogni caso, come vede, spendo tante parole perchè il primo dentista, se ci fosse la perimplantite, non l'ha vista o non la vuole vedere. Il secondo dentista la vede o vede cioò che non c'è! Faccia fare una Rx endorale e se vedrà l'impianto circondato da una v nera, la v nera, che l'impianto centra al vertice, è la mancanza di osso e quindi è una perimplantite. Se fosse tutto bianco intorno all'impianto , la perimplantite non c'è! Esprima ad entrambi i dentisti Dentisti sinceramente i suoi dubbi e si faccia mostrare e spiegare la Rx endorale, che se vuole può anche postare! Ovvio che va fatta una visita clinica con misurazione parodontale e verifica della mobilità! Dispiace sentire che uno dei due colleghi, "sbagli" e lo dico virgolettato :( Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 23-05-2012
Buongiorno. Oggettivamente la cosa è possibile solo se uno dei due colleghi ha scorrettamente valutato la situazione clinica. Un impianto che ha perso osso, ne più ne meno che un dente naturale, e che presenta mobilità, non è riavvitabile, cosa che può avvenire se è la corona ( se avvitata ) od il moncone che hanno perso resilienza. Un visita clinica, corredata di radiografie standard ( siano opt od endorali mirate ) deve poter consentire una diagnosi corretta. Va da sè che, nel caso di impianto compromesso, la sintomatologia non migliorerà, ed il tempo chiarirà le cose. Tuttavia, avere un impianto mobile, con sollecitazioni anomale in sede, può solo causarle danni locali maggiori, in particolari ulteriore perdita di osso. Cordialmente dr.ssa Giuliana Cremaschini MD, DDs Dottore in Medicina e Chirurgia Dottore in odontoiatria e Protesi dentaria Surgical Trainee in Oral and Maxillofacial Surgery Consulente Scientifico Ospedale San Raffaele Università Vita Salute Visiting Professor Maxillofacial Surgery Pyramid Klinik am See Zurigo ( Ch ) Guest Lecturer , NYU
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Pubblicato il 23-05-2012
Gentile paziente, l'impianto, quando si muove e da dolore ed ha i segni radiologici della perdita di supporto e attacco osseo, va rimosso. Viceversa se è la vite del moncone che si è svitata si muove la corona, non fa male, e l'impianto è fisso con radiografia negativa. La durata di dieci anni può essere un indice comunque di buona durata. Dopo rimozione ed a guarigione avvenuta si potrà decidere se rimettere l'impianto o fare altro, a giudizio del suo dentista. Cordiali saluti
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Pubblicato il 23-05-2012
Signor Paolo direi che la cosa più semplice da farsi sia attendere che il collega abbia ritrovato la chiavetta adatta all'impianto che è stato da lui inserito. Capita che negli anni si cambi tipologia di impianti e che le varie componenti dei kit chirurgici possano essere smarrite in studio, lo lasci fare e vedrà dopo cosa è successo davvero. Se come penso il problema è solo uno svitamento risolverà tutto. Le dico questo perchè nessuno sano di mente a dieci anni dall'inserimento di un'impianto le direbbe che è svitato notando invece un processo periimplantitico. Cordiali saluti
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Pubblicato il 23-05-2012
Salve Paolo. il dottor Petti le ha risposto egregiamente. Personalmente, farei un terzo consulto. Buona fortuna.
Pubblicato il 23-05-2012
Gentile sig. Paolo uno dei due colleghi sicuramente sbaglia ma stabilire se c'è perimplantite o se c'è stato uno svitamento della connessione moncone impianto o corona impianto (qualora si trattasse di una protesi avvitata e non cementata )è cosa estremamente semplice per chi è abituato a trattare " IMPIANTI " !!!! poi come si fa a non avere il giraviti di un sistema implantare che si utilizza o che è stato utilizzato in passato ? A buon intenditore.......con stima
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Pubblicato il 23-05-2012
Caro Paolo è ovvio che ci sia una discrepanza abissale tra le due diagnosi, con una radiografia sarebbe più semplice aiutarla a capire. Se può la metta a Nostra disposizione e poi rivalutiamo la cosa. Saluti
Pubblicato il 23-05-2012
Be' mi sembra paradossale una differenza cosi' marcata di vedute. Uno dei due e' un pollo
Pubblicato il 23-05-2012
Caro Paolo, mi sa che deve toglierlo! Cordialità.
Pubblicato il 23-05-2012
Sig. Paolo, tentare la via conservativa non costa nulla, per cui attenda la chiave, poi mali estremi, estremi rimedi.
Pubblicato il 23-05-2012
Una protesi di un dente su impianto è formata da una parte radicolare (l'impianto) e da una parte coronale (la capsula), in cui l'impianto è avvitato nell'osso e la capsula è avvitata all'impianto. A parte le radiografie, entrambe valide per capire di cosa si tratta, lei si trova con un dentista che dice che si muove la capsula, perchè un po' svitata dall'impianto, ed un altro dentista dice che si muove l'impianto, perchè un po' svitato dall'osso (quindi perso!). E' chiaro che uno dei due dentisti ha preso una cantonata, perchè una tale divergenza non è possibile!
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Pubblicato il 24-05-2012
Sicuramente uno dei due sbaglia, ma il lato triste è che uno dei due potrebbe avere ragione. Attenda la chiavetta del primo dentista, se invece fosse colpa dell'impianto perso starà a voi decidere se fare un ponte o rifare l'impianto nuovo. Cordiali saluti.
Pubblicato il 24-05-2012
Gentile Sig. Paolo, ovviamente uno dei due dentisti sbaglia. Noi non possiamo sapere chi. Cordiali saluti
Pubblicato il 25-05-2012
Gentile Sig. Paolo, i dati che ci riferisce sono veramente insufficienti; ergo è -a mio avviso- assolutamente fuorviante esprimerLe un parere professionale di qualsiasi natura; anche dicotomica. E' mia premura premetterLe che qualsiasi collega odontoiatra è in grado di fare diagnosi differenziale tra un problema a carico della vite implantare (peri-implantite) o a carico della vite passante moncone-impianto (svitamento o rottura), ovvero -laddove fosse prevista una protesi avvitata- a carico della vite corona-moncone (svitamento o rottura). E' sufficiente incrociare i dati dell'esame clinico obiettivo con i dati radiologici. La invito, laddove avesse piacere ad avere un nostro parere, ad inviarci almeno una radiografia digitale di facile reperimento, come -ad esempio- una OPT (OrtoPanTomografia) che può farsi prescrivere tranquillamente dal Suo Medico di Base. Con i migliori auspici di una corretta risoluzione dei Suoi problemi odontoiatrici, Dr. Antonio Scala
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