Tre settimane fa ho deciso di farmi estrarre la radice del secondo premolare superiore sinistro
Scritto da Virginia / Pubblicato il
Buongiorno. Tre settimane fa ho deciso di farmi estrarre la radice del secondo premolare superiore sinistro, perché era un dente che si era spaccato 3 anni fa e la capsula non reggeva. Subito dopo l'estrazione, mi è stato inserito l'impianto. Da quel momento, il primo premolare ha iniziato a darmi fastidio. Dapprima con la sensazione di dente allungato, dopo un paio di giorni, ha cominciato a muoversi. E' un dente assolutamente sano e non mi ha mai dato problemi, per cui proprio non capisco quello che sta succedendo. Sono molto spaventata. Qualcuno di voi sa darmi una spiegazione? Vi è mai successo? Il mio dentista dice solo di essere serena e non preoccuparmi. Un altro dentista mi ha detto che probabilmente quando ha estratto la radice, si è appoggiato a questo dente e quindi lo ha "lussato", è possibile? Non ho infezione né alcun tipo di dolore, solo questo movimento fastidioso e assolutamente preoccupante. Allego l'OPT. Sarà il caso di fare una CBCT? Vi ringrazio e vi saluto.
Pubblicato il 19-10-2012
Cara signora Virginia, "ho deciso", mi auguro che lo abbia deciso il Dentista dopo Diagnosi accurata! La lastra che serve non è l'OPT o almeno non solo essa ma la Rx endorale nella giusta priezione. Vedo dei piccoli crateri ossei ed emisetti ed alterazione della normale festonatura. E' stata fatta una visita parodontale per valutare l'eventuale presenza di tasche parodontali e difetti ossei? Ed è stato fatto insieme ad essa uno studio preimplantologico e Gnatologico? Vedo degli strettissimi apparenti rapporti col pavimento del seno mascellare e l'impianto sembrerebbe in realtà posizionato troppo vicino alla zona distale della radice de primo premolare che potrebbe soffrirne o potrebbe soffrirne il parodonto per l'eccessivo assottigliamento dell'osso mesiale all'impianto.Sottolineo Apparentemente per i motivi di cui sopra. Una visita come prima spiegata e con anche Rx endorale dirimerà ogni dubbio!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 19-10-2012
Gentile Virginia, senza visitarla è purtroppo impossibile poterle dare risposte certe. Solo il suo dentista che ha effettuato l'intervento e che conosce la sua situazione potrà risponderle con certezza. Probabile che si sia verificato un piccolo trauma della zona avendo effettuato contemporaneamente sia l'estrazione che l'inserimento di impianto. E' quindi molto probabile che la situazione si risolva a breve scadenza come le ha suggerito il suo dentista. Cordialmente
Pubblicato il 19-10-2012
Anche io mi auguro che lei abbia deciso di intraprendere una azione terapeutica consigliata da un medico, ma al di là di queste sottigliezze credo che l'unica persona da interpellare sia il suo dentista. Se le ha detto di non preoccuparsi vuole dire che o non c'è motivo di allarmarsi, o che che c'è si qualche problema, ma per il quale lui ha già pronta una strategia. Cordiali saluti.
Pubblicato il 20-10-2012
Sig. Virginia, l'impianto termina in un’area rotondeggiante radiotrasparente da accertare. Il premolare attiguo presenta vitalità?
Pubblicato il 20-10-2012
Dicono che gli impianti servono perchè i ponti rovinano i denti vicino. Ma un impianto messo così fa molto peggio di un ponte che comunque conserverebbe il dente. Questo i pianto (fatte ferme tutte le remore sulla rx e sulla sua proiezione) sembra messo a stretto contatto (contatto distruttivo) della radice del dente che si muove. Questo o per casualità negligente o forse per sfuggire al seno mascellare e quindi tentare di non mettere una vite nel vuoto. Ecco allora che invece di uan implantologia ad ogni costo, fatta solo per moda, un vecchio ponte (pressochè 100% di successo clinico estetico) avrebbe risolto senza traumi e con meno spesa e con grande facilità sicurezza di risultati e predicibilità dei medesimi
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Pubblicato il 20-10-2012
Cara Virginia, intanto devo contraddire qualche collega riguardo le modalità di diagnosi ...per poter mettere correttamente un impianto, gli esami che ci vogliono non sono ne l'ortopanoramica ne la rx endorale. Esami questi che si, ci indicano qualcosa, ma non sono affatto sufficienti per poter decidere come e quale impianto mettere. L'esame che ASSOLUTAMENTE è INDISPENSABILE la tc scann o tac. E ti spiego il perche. La rx endorale cosi come la ortopanoramica sono immagini BIDIMENSIONELI cioè immagini che ci dicono quanto l'osso è alto e quanto è largo, MA NON CI DICONO quanto è spesso...E per decidere quale impianto metter dobbiamo sapere lo spessore dell'osso. E poi la rx endo e la ortopanoramica, non sono immagini 1:1 . CIOE' QUELLO CHE VEDI non e quello che trovi. Solo la tac ci da' un immagine reale. E solo cosi si riesce a lavorare in sicurezza senza ledere strutture nervose. Mi meraviglio nel vedere che ancora ci sono dentisti che continuano a mettere impianti con le "lastrine". O sono dei geni o sono dei pazzi...Bho! Comunque tornando a noi cara Virginia, se il dente si muove le possibilita' sono tre. O c'e stata una lussazione accidentale, cioè il dente accanto è stato spinto. O l'edeme post operatorio si è spinto fino al dente accanto. O si sta verificando qualcosa che non va. Nei primi due casi, la sintomatologia dovrebbe regredire totalmente. Nel terzo caso aspettiamo e vediamo cosa succede. Mio personale parere, anche mettere un impianto subito dopo un estrazione (postestrattivo) e una procedura che non condivido affatto. Si fa prima, si fa presto, il dentista quanto è bravo, ma non diamo tempo ad un osso malato, dove c'era un dente malato, di guarire. Dott Giglio Andrea
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