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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 6

Sono disperata con la mia bocca

Scritto da marina / Pubblicato il
Buongiorno, sono disperata con la mia bocca. Non elenco tutto quanto è successo perchè sono in ballo dal 1988 e non ho ancora finito. Quando ero più giovane avevo delle infiamamzioni ossee e denti che non erano secondo il dentista stabili, quindi mi ha devitalizzato tutti i denti e ricoperto il tutto con due corone uniche sopra e sotto. Incosciente io e poco professionale il dentista, ma ormai sono passati anni ed è pure deceduto, quindi cominciamo da questo punto. Premetto che da tutte le lastre si è sempre visto questa paradontosi, credo che si chiami così, il ritiro dell'osso. Dopo alcuni anni ho incominciato ancora con dolori alle gengive, infiammazioni ect..., granulomi ect... Ho preso più antibiotici in tutti questi anni che nella vita intera. Un altro dentista mi ha tolto tutti i molari e fatto 4 impianti lasciando i 6 denti davanti e va bene. Premetto che sono arrivata ai 53 anni ed ho ricominciato ancora ad avere problemi. Mi sono rivolta ad un centro specializzato, dove abito, che ha cominciato a dirmi che bisognava disfare tutto, il più urgente era sotto, in quanto c'era anche un restringimento dell'osso e gengive quindi la corona aveva delle infiltrazioni ecc... Mi hanno tolto la corona, mi hanno tolto 2 impianti vecchi, che facevano infezione, e mi hanno strappato tutti i miei moncherini di denti facendomi altri 5 impianti sui denti davanti. Soldi e dolori. Poi, dopo un anno, ho incominciato anche sopra; proposta ricovero in ospedale con innesto osseo della banca dati, più impianti su tutta l'arcata superiore. Mi sono rifiutata essendo un intervento invasivo e la garanzia comunque non c'era. Risultato è che, forse, se mi fossi opposta i miei moncherini, almeno in parte, li avrei tenuti ancora, invece sono con la dentiera, cosa fastidiosa che non accetto, ma non ho altre soluzioni e soldi per il momento. Il più bello arriva ora che continuo ad avere infiammazioni sulla parte sotto: premetto che ogni 4 mesi faccio la pulizia perchè mi hanno sempre detto che se non tengo puliti gli impianti saltano e durante la pulizia diagnosticavano il formarsi di sacche che non so...L'ultima visita di 10 giorni fa dove c'era la pulizia il chirurgo mi dice andiamo a fare la lastra, come mai questo male, ero gonfia. Risultato che cosa è successo, impossibile , ma perchè non mi hanno avvisato prima, qui c'è da staccare tutto, fare un innesto osseo alla radice degli impianti e poi un paio sono da rifare. Resto sbalordita, non sono passati neanche 4 anni e devo rifare tutto??? Devono fare un consulto e mi devo recare da loro il 6 di Novembre.  L'osso si è ritirato! Bene non lo sapevano prima di fare gli impianti e non potevano farmi prima l'innessto? Io non mi faccio toccare e non ho più una lira da spendere ancora per i denti, ed il pensiero di ancora male e dolore non lo accetto. Vi chiedo: cosa posso fare? In questi casi è possibile intraprendere una causa e che percentuale di riuiscita ho come paziente? Non ho in mano niente in quanto tutte le lastre sono in loro possesso. Grazie
Cara Signora Marina, non cosa deve fare, ma cosa avrebbe dovuto fare: una semplice visita da un normalissimo Parodontologo, noto Privato Libero Professionista con studio proprio. Lasci perdere i "centri"! ha ed aveva una Parodontite, non si dice Paradontosi (tra l'altro sarebbe "giusto" dire Parodontosi, che però non esiste perchè esiste la Parodontite in cui la desinenza -ite significa infiammazione, flogosi, presenza di batteri). La Parodontite si cura e la cura il Parodontologo ricostruendo, in parole povere, quello che la malattia ha distrutto, osso e gengiva, ossia il Parodonto! Vada quindi da un Parodontologo e speriamo che si possa ancora fare qualcosa di serio per riabilitare la sua bocca. Per il problema Medico Legale, esso esula dalle competenze e compiti di questo sito, almeno dai miei! Si rivolga ad un Dentista Medico-Legale e ad un Avvocato! Ritengo però più importante curare la sua salute orale, ora! Le spiego qualcosa sulla Parodontite affinchè non rimanga nella più completa ignoranza di questa malattia che è stata indubbiamente meno "aggressiva" delle devastazioni Odontoiatriche Iatrogene! Ecco:L’aspetto a buccia d’arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell’epitelio (dall’esterno all’interno) con il connettivo (dall’interno all’esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, le zone depresse a proiezioni epiteliali. Quando si ha una flogosi di questi tessuti, praticamente questa compenetrazione viene meno per distruzione delle fibre connettivali e l’aspetto a buccia d’arancia non si ha più: siamo di fronte alla famosa GENGIVITE ,questo è un dato clinico obiettivo importante da ricercare. La gengiva marginale diventa "lucida", rosso violacea. La Gengivite sconvolgendo le forme gengivali , apre il via allo "sconvolgimento" della architettura ossea = Parodontite. Infatti, la colonizzazione batterica causi prima la formazione di un solco con infiltrazioni di neutrofili e mononucleati nell’epitelio giunzionale e causi altresì una vasculite con perdita di collageno per infiltrazione del tessuto connettivo con formazione di un infiltrato di neutrofili, monoliti, macrofagi, linfociti e plasmacellule ( attivate dall’interazione batterico-immunitaria) Col progredire della malattia il riassorbimento osseo è sempre maggiore. È stato inoltre dimostrato sempre da Ebersole), che la progressione della distruzione tessutale progredisce con la velocità di 1/3, 1/5 di mm. All’anno fino alla cresta ossea e poi, dalla cresta ossea in giù la velocità aumenta paurosamente a circa ½ mm. l’anno. Se consideriamo che la lunghezza della radice è in media 14 mm., tranne che i canini dove può arrivare a misure molto più lunghe, considerando l’ubicazione della cresta ossea, in non molti anni la Parodontite diventa terminale,espulsiva con parulidi (ascessi parodontali), con quello "scolo di pus" noto col termine volgare di "piorrea". Dobbiamo considerare il dente un trasmettitore di forze, il parodonto una struttura in grado di ricevere e disperdere queste forze. Con l’aggravarsi del riassorbimento osseo, si ha un aumento del rapporto corona-radice e quindi un aumento dell’azione di leva applicata ai denti anche durante la masticazione fisiologica, che può non essere tollerata e portare a quella condizione denominata "trauma d’occlusione secondario". Ossia lo Stress creato dalle forze occlusali che provocano traumatismo occlusale. Se queste forze abnormi le si esercitano su una "unità dentale" integra, esse sono assorbite senza danno (traumatismo occlusale primario), se queste forze abnormi ma anche solo fisiologiche le si esercitano su una "unità dentale" con grave distruzione ossea, esse non vengono più assorbite (traumatismo occlusale secondario. Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell’Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un’ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell’apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Quindi la Visita Parodontale si svolge in tre tempi: La Prima Visita Parodontale, La Preparazione Iniziale Parodontale, La Seconda Visita di Rivalutazione Parodontale e Totale Odontoiatrica (Per un totale 5/9 ore in tre sedute). Entrambe le Visite sono seguite da un accurato "colloquio" col Paziente. PRIMA VISITA PARODONTALE Ø Anamnesi Clinico-Medica generale (Malattie, Allergie, Emorragie, Intolleranze, Cure Specifiche, Disturbi Nervosi o Psichici etc ) Ø Anamnesi Odontoiatrica ( Dolore e sue caratteristiche, Dolore ATM, Gengive sanguinanti, Alitosi, Spazi tra i Denti, Cambiamento colore di denti o gengive, Sensibilità dei Denti termica o chimica, Tumefazioni all’interno della bocca, Bruxismo. Ø Visita Soggettiva (tutto ciò che il paziente ha da raccontarvi) Ø Visita Oggettiva ( tutto quello che voi osservate in bocca) Visita Oggettiva § Si inizia con l’esame Gnatologico : Devono essere rispettati i concetti basilari della gnatologia: rapporto corretto cuspide-fossa, occlusione reciprocamente protetta, contatto simultaneo massimo tra tutti i punti di centrica in posizione di relazione centrica, una corretta guida incisiva e una sufficiente disclusione canina dei denti posteriori nei movimenti di lateralità (benché, se fosse già presente una funzione di gruppo in assenza di segni di trauma o sofferenza parodontale, potrebbe essere accettabile anche il mantenimento della funzione di gruppo posteriore). Si ricercano così i denti in trauma d’occlusione. § Valutazione Gnatologiche-Ortodontiche : Classi Dentali di Angle, a livello dei primi molari e dei canini, I Cl.Dentale, II Cl. Dentale (e se in I o in II Divisione), III Cl., Overbite e quindi se c’è deep bite, Overjet e quindi se è presente un open bite. Curva di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale, Rotazioni, Inclinazioni, Estrusioni, Intrusioni, Migrazioni, Faccette d’usura. § Visita A.T.M. (Articolazione Temporo Mandibolare) Rilevando se sono presenti Algie, Scrosci, Click, Sublussazioni, Contratture dei muscoli in particolare Massetere e soprattutto lo Pterigoideo. § Valutazione delle Gengive : Aspetto, consistenza, Parulidi, Igiene Orale, Placca batterica, Tartaro, Sanguinamento Spontaneo, Sanguinamento al Sondaggio Parodontale, Gengivite Marginale, Recessioni Gengivali, Insufficienza di Gengiva Aderente. § Valutazioni Parodontali Specifiche: Mobilità Dentale di 1°,2°,3° , Lesioni delle forcazioni, 1°Cl.,2°Cl.,3°Cl., Valutazione della presenza di manufatti Conservativi o Protesici o Legature Parodontali Irrazionali, Sondaggio Parodontale e se c’è dolore e sanguinamento al sondaggio. § Sondaggio Parodontale : si sondano tutti i denti a partire, personalmente, dagli ultimi denti posteriori sinistri, dell’arcata inferiore, dalla Superf. Vestibolare (Disto Vestib., Centro Vestib., Mesio Vestib.) proseguendo poi sullo stesso dente dalla Superf. Linguale (Disto Ling., Centro Ling., Mesio Ling.) e si passa al dente contiguo fino a sondare tutta l’arcata…poi si passa a quella superiore allo stesso modo e nello stesso ordina. In questo modo io rilevo la misura e l’assistente la scrive direttamente sul cartellino, velocizzando l’operazione! Queste misure poi verranno riportate su carta millimetrata per disegnare le tasche parodontali. § Programmazione della eventuale Preparazione Parodontale Iniziale: Ablazione Tartaro e Lucidatura dei denti, Curettage e Scaling sotto adeguata copertura antibiotica, specie in Cardiopatici e Diabetici, ma altamente consigliabile almeno "la prima volta", Modelli di Studio, Studio valutativo Rx Parodontale e se occorre Conservativo e protesico e ATM, Programmazione della Seconda Visita di Rivalutazione Parodontale specie se in presenza di Gengivite Evidente! § Colloquio col paziente: Essenziale! Per semplificare e perché sia utile sia al Dentista che al Paziente, le ho guià detto nella risposta precedente la spiegazione che do aqlo paziente... ciò che dico al mio Paziente a questo punto della Prima Visita Parodontale, dopo averlo fatto accomodare nel mio Studio Privato! :....PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE § Ablazione Tartaro con Ultrasuoni o altre metodiche previa copertura antibiotica per ovvi motivi di Poussès di microbi. § Curettage e Scaling ricordando che: Scaling: rimozione del tartaro molto duro "sfuggito alla Ablazione con ultrasuoni o altro". Curettage gengivale: rimozione dei tessuti molli della tasca parodontale. Curettage radicolare: rimozione dei tessuti (cemento) necrotici della radice. Root Planing: esasperazione propria dell’ "American Slang", del concetto di curettage radicolare Preferisco, la prima volta, farla a cielo coperto subito dopo l’Ablazione Tartaro a Ultrasuoni e la lucidatura dei denti. È meno traumatizzante e rendiamo le gengive più "trattabili" chirurgicamente, poi in sede di Rivalutazione si deciderà come proseguire! Preciso, non per polemica ma perché, nella mia esperienza, avendole, all’Università, provate entrambe, che Il curettage e Scaling lo si fa con gli strumenti a mano, Curette, Scaler, etc e non con il Laser o altro perché è ESSENZIALE, che io, operatore chirurgo, abbia una visione tridimensionale mentale da comparare al sondaggio parodontale che solo la sensazione tattile della curetta nella tasca contro i tessuti molli, duri del cemento e duri dell’osso, può dare. Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo".ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.). la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo…nel primo caso si ha una rigenerazione….quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita,nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali.Legga per favore il mio Articolo o Pubblicazione su questo stesso portale facendo così: clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa),quindi è importante che lei la legga. Mio Sito Web di Parodontologia www gustavopetti it, POI ,sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale,questa sconosciuta!, poi,TRA I MIEI CASI CLINICI,seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti, a Pag 2.Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, infine vada sul mio sito, le sarà molto utile: www gustavopetti.it ,le ripeto si faccia visitare da un vero parodontologo.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Cara sig.ra sarebbe opportuno inviare un ortopanoramica per vedere la situazione attuale e capire il problema rimango in attesa distinti saluti dott.Agrillo

Scritto da Dott. Edoardo Agrillo
Nettuno (RM)

Sig. Marina, gli impianti sono predicibili e durano a lungo, speriamo che ci sia presto una revisione della letteratura, perchè in questo portale dove accede il grande pubblico, troviamo dati differenti. Per lei forse non ci sono molte scelte, per cui cerchi di diffondere a suoi figli la prevenzione, evitando il calvario da lei descritto, le consiglio la lettura della pubblicazione LA BOCCA che trova su questo portale.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Mamma mia, che brutta storia! Mi dispiace moltissimo! Non mi dilungo nel commentare, ma vorrei solo dire che l'Odontoiatra deve necessariamente essere un consulente di fiducia e molta gente, non é il suo caso, oggi si butta nelle mani del low cost;e short time, che secondo me sono 2 inganni colossali; inoltre vorrei suggerirle di affidare la sua salute orale a chi investe anche più sedute per l'educazione alla corretta manutenzione dei manufatti protesici che si fa pagare!

Scritto da Dott.ssa Alessandra Doronzo
Barletta (BT)

Gentile sig.ra, una causa medico-legale è assolutamente un suo diritto, in quanto le riabiltazione protesiche devono durare almeno 10 anni, a meno che non vio siano fattori non prevedibili o accidentali ( traumi ) che ne abbrevino la durata, lei non ha necessità di disporre di rx o documentazione, che invece deve produrre il centro che l' ha curata.

Scritto da Dott. Gianluca Pucci
Roma (RM)