Osteoriproduttori e impianti dentali
Scritto da lourdes / Pubblicato il
Buongiorno, è possibile che il mio dentista 2 mesi fa mi avesse dato appuntamento per fare un impianto al posto di 1 molare superiore e dopo 2 mesi mi abbia detto che adesso non si può fare a meno che non mi faccia una aggiunta osteoriproduttore con aggiunta di membrana? la situazione può cambiare in 2 mesi? fra l'altro, quando 3 mesi fa mi aveva fatto l'estrazione del mollare è rimasto un pezzo (non ho capito se di dente oppure di radice) e quindi prima mi deve aprire la gengiva per togliermi questa cosa e subito dopo nello stesso intervento inserire questa aggiunta osteoriproduttore. è tutto ok? è normale? vi ringrazio anticipatamente.
Pubblicato il 13-11-2012
Non del tutto normale. Provi a verificare se è un dentista laureato o no. Chieda all'ordine dei medici.
Pubblicato il 13-11-2012
In caso di estrazioni particolarmente traumatiche praticate in regime di urgenza o dove comunque il dente non esca intero è opportuno eseguire, quando si ritiene di aver terminato, una sorta di "puzzle" per verificare se vi siano frammenti ancora in situ. Se così non fosse, una radiografia permetterà di scovarli e di stabilire la loro posizione e di estrarli, senza che vi siano sorprese a distanza di tempo. Adesso è nelle mani del suo dentista, non ha detto che non le mette l'impianto, ha detto che per farlo meglio necessita di aggiungere del biomateriale, che è una prassi abbastanza ricorrente in casi come il suo. Di più non posso dire senza vederla. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 13-11-2012
Signora, se è presente un'atrofia ossea l'unica strada da percorrere, se si vuole attualizzare, con buoni margini di successo, l'implantologia, è la chirurgia ossea ricostruttiva finalizzata ad aumentare il volume dell'osso alveolare. Questi incrementi di osso si possono effettuare sia contemporaneamente all'intervento implantare (Rigenerazione Ossea Perimplantare) sia prima di effettuare la chirurgia implantare (Rigenerazione Ossea Preimplantare).
Pubblicato il 13-11-2012
Gentile sig.ra, è probabile che il collega in prima battuta abbia pensato all'impianto e poi si sia reso conto che aveva necessitava osso di banca e che aveva lasciato un frammento di radice. Un pò complicato. Chieda ragguagli e si ricordi di farsi spiegare alla perfezione ogni cosa prima di permettere un intervento sulla sua bocca. Cordiali saluti
Pubblicato il 13-11-2012
Nel caso di denti con granulomi o altri problemi che indeboliscono l'osso e' sempre conveniente, al momento dell'intervento, immettere una materiale che favorisca la rigenerazione ossea per avere piu' garanzia di successo implantare. Nel suo caso, per motivi che sa solo il suo dentista, e' stato deciso di fare in due tempi questa operazione; e' inusuale per un chirurgo ma avra' avuto le sue motivazioni
Pubblicato il 13-11-2012
Cara Signora, direi che è mancata una Diagnosi corretta preimplantologica! Direi anche che non si abbandona un frammento di radice durante una avulsione! Dire se questo è normale o no, mi sembra evidente! Anche la pianificazione ricostruttiva alveolare od ossea crestale la si pianifica prima con Diagnosi e Prognosi in sede di Terapia!A questo punto, senza adeguata Diagnosi, almeno stando al suo racconto, mi domando se il dente fosse veramente irrecuperabile e non curabile! Diventa Legittimo ipotizzare questo in assenza di Diagnosi e pianificazione Terapeutica! Mi perdoni ma lei chiede ed io ho il dovere di rispondere perchè, nella richiesta-risposta lei in questo momento diventa mia paziente e come tale devo essere il più veritiero e chiaro possibile! Ovvio col beneficio del dubbio perchè basato solo sul suo racconto e non su una visita Clinica che invece il suo Dentista dovrebbe aver fatto!Quindi prenda queste mia considerazione con grande cautela! Tant'è!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 13-11-2012
Gentile paziente penso che il collega abbia le idee poco chiare in quanto la mancanza di osso per un impianto si sa prima di cominciare l'intervento, inoltre non capisco il fatto di dover reintervenire per togliere ..qualcosa..
Pubblicato il 13-11-2012
Il 50% del riassorbimento osseo dopo un'estrazione dentaria avviene dopo i primi 3 mesi, quindi è anche possibile che prima l'osso fosse al limite e adesso non sia sufficiente per inserire l'impianto. Per il resto, bisognerebbe sapere che cosa abbia visto il suo dentista...
Pubblicato il 14-11-2012
Sig. Lourdes, tutto è possibile, ma per risponderle correttamente occorrerebbe anche il parere del collega.
Pubblicato il 18-11-2012
Gentile paziente perchè il suo dentista le ha lasciato una radice o un pezzo di dente? perchè non se ne è accorto prima? Per quanto riguarda la rigenerazione di osso mancante... non saprei, bisognerebbe visitarla. Cordialmente
Pubblicato il 29-11-2012
La riabilitazione implantare del sito reso edentulo dall’avulsione del molare superiore, deve essere preceduta da una valutazione radiografica con una T.C in dental-scan per stimare la quota di osso residuo e la misura di impianto da adottare. Allorquando si presenta una complicanza relativa ad un residuo radicolare o all’asportazione di altro materiale infetto dallo stesso sito, si determina un ulteriore assottigliamento della quota di osso e pertanto si rende necessario un incremento con membrana come proposto dal collega. Se l’operatore è lo stesso ovviamente non è il tempo (due o tre mesi) che determina il cambiamento della strategia riabilitativa bensì l’eventuale necessità di rimuovere il frammento di cui ci accennava e nella stessa seduta innestare il materiale. Sperando di essere stati esaustivi la salutiamo. Cordialmente Studio Perillo
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