E' meglio l'aggiunta di osso sintetico o di osso suino?
Scritto da Serena / Pubblicato il
Salve, ho dovuto estrarre un dente molare ad ottobre 2012 per via di un'infezione; adesso devo inserire un impianto, il problema è che mi manca osso pertanto mi hanno proposto un grande rialzo di seno mascellare, ma ho due opzioni di due dentisti differenti: uno con l'aggiunta di osso sintetico e l'altro con l'aggiunta di osso suino; nel caso di inserimento di osso sintetico mi hanno spiegato che dovranno farmi un prelievo di sangue e mescolare il mio concentrato piastrinico con l'osso sintetico; nel caso dell'osso suino no; dopodichè potranno inserire la vite dell'impianto e dopo circa 6 mesi mettere la corona. La mia domanda è quindi questa: è meglio l'aggiunta di osso sintetico o di osso suino? Grazie in anticipo, saluti
Pubblicato il 05-03-2013
Cara Signora Serena, il "mischiare sangue" come dice Lei è utile per ottenere colla di fibrina umana autogena (ma può essere anche omologa che però personalmente non uso per motivi infettivologici potenziali ma pericolosi, in particolare per l'HIV) e se si decide di farlo (perchè è buono, ma non indispensabile) lo si può fare sia con l'osso artificiale riassorbibile che con quello eterologo equino o anche bovino o di altro animale.L'osso quale che sia, funge da matrice su cui cresce l'osso ospite, ossia il suo. La centrifugazione del sangue serve per ottenere PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita…… nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana).Tornando a noi, la colla di fibrina può essere sostituita da una membrana riassorbibile o da altre sostanze artificiali apposite come amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali! Ciò detto, quindi vanno bene entrambi e sono due visioni "da prospettive diverse" dello stesso problema terapeutico che verrebbe raggiunto comunque! Per essere precisi, in questi casi l'osso migliore è quello autogeno, ossia suo, prelevato dal tuber o dal trigono retromolare o dal mento o da zone edentule o dalla cresta iliaca a secondo di quanto ne serva e delle condizioni cliniche del sito donatore. Quindi la scelta non è in base alla terapia proposta ma è in base a "CHI" le dia più Fiducia e di chi abbia più stima!:) Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 05-03-2013
Vanno tutti bene, tanto non è né l'osso suino né quello sintetico che le reggeranno l'impianto, ma il suo osso che lentamente crescerà nella zona operata sostituendo tutto quanto oggi inserisce. Cordialmente Gustavo De Felice gusfelix@libero.it
Pubblicato il 05-03-2013
Gentile Paziente, dopo la magistrale risposta del Dott. Petti posso solo rimarcare un concetto molto importante: non è la tecnica chirurgica che potrà aumentare le possibilità di successo ma la testa "sapiens" dell'operatore che eseguirà l'intervento. Cordialmente
Pubblicato il 05-03-2013
Gentile Sig.ra Serena, i due materiali non sono poi clinicamente molto diversi nei risultati finali. Il concentrato piastrinico si può mettere con qualsiasi materiale e può dare un lieve miglioramento nella guarigione. La cosa veramente importante quando si fa un grande rialzo del seno è di essere in presenza di un seno sano senza nessuna patologia. Per questo motivo bisognerebbe sempre richiedere un consulto da un otorino esperto. Cordiali saluti
Pubblicato il 05-03-2013
Gentile Signora, la differenza tra i due materiali direi che è ormai irrisoria dal punto di vista del grado di successo, non vi sono studi che dicono che usare il concentrato piastrinico aumenti la percentuale di successo. Risulta molto importante sapere se l'elemento perso è un dente tra altri denti , in questo caso, converrebbe di più se avesse un osso residuo di almeno 3/4 mm fare un mini rialzo. Cordiali saluti
Pubblicato il 05-03-2013
Concordo con i colleghi: entrambe i materiali sono validi e l'aggiunta di concentrato piastrinico favorisce la guarigione. Studi recenti concordano sull'attesa di almeno 9 mesi prima di applicare carico masticatorio su un impianto inserito in un seno innestato con sostituti ossei, a sei mesi l'osso formato non è ancora sufficientemente maturo per sostenere un carico. Cordialità Marco Iorio
Pubblicato il 05-03-2013
Si tratta di ottenere lo stesso risultato mediante strade diverse. Alcuni usano gel di acido polilattico e poliglicolico, altri solfato di calcio, altri osso bovino o suino deproteinizzato, altri ...altro ancora. Io credo che sia meglio usare ciò che il suo dentista ritiene più opportuno. Perciò se deciderà di andare dal dentista "x" si farà inserire il prodotto "x" se andrà dal dentista "y" si farà inserire il prodotto "y". Cordiali saluti.
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Pubblicato il 05-03-2013
Sig. Serena, personalmente utilizzerei dell'osso autologo prelevato dalla teca cranica, così avrà ancor più confusione. Le consiglio di non ricercare nessun materiale, ma un semplice professionista che le dia fiducia.
Pubblicato il 05-03-2013
Gentile paziente il risultato sarà identico con tutti è due l'importante è l'operatore che le ispira più fiducia, io sarei per quello meno invasivo quindi quello con osso sintetico, cordiali saluti
Pubblicato il 05-03-2013
Per il rialzo di seno vanno bene entrambi.
Pubblicato il 05-03-2013
Cara Serena, non è il tipo di materiale usato che fà la differenza ma la mano dell'operatore e l'indispensabile subordine ad un preciso protocollo prechirurgico e successivamente protesico. Importantantissima la mancanza di qualsiasi patologia sistemica e a livello del seno coinvolto. Auspicabile una visita otorino che escluda fenomeni infiammatori e la posizione anatomica dello iatus che mette in comunicazione l'antro con le vie aeree nasali. Cordiali auguri Michele Lasagna
Pubblicato il 05-03-2013
Gentile paziente, di certo è che bisognerà fare un primo intervento di rigenerazione ossea, tutelando la zona del seno mascellare che andrebbe salvaguardato da eventuali perforazioni tali da creare una sinusite. A prescindere dai materiali o della qualità di osso da utilizzare, l'importante sarà avere una cresta ossea residua sufficiente ad ospitare un'impianto. Il tutto verrà fatto in due fasi di tempo ben distinte da sei mesi di tempo. Cordiali saluti Dr. Tommaso Giancane
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Pubblicato il 05-03-2013
Gentile Serena, si accerti che l'operatore sia di esperienza e che le ispiri fiducia. Il materiale non è determinante per il risultato finale, ma lo è l'abilità di chi interviene. Cordialità.
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