A causa della piorrea, sono portatrice di protesi mobile completa.
Gent.ma Sig.ra Anna, le rispondo analiticamente:
1) Aver sofferto di piorrea ( parodontite ) e aver perso i denti a causa della malattia, non è di per sè una controindicazione a nessuna tecnica implantologica, se non quella di valutare con attenzione la quantità ossea residua. La tecnica in questione e cioè il posizionamento di 4 impianti di cui 2 angolati in posizione più distale, è nata per ovviare alle situazioni ove l'osso presente nei settori posteriori non è sufficiente a posizionere degli impianti adeguati per lunghezze e diametro alle esigenze protesiche e non si vogliano utilizzare tecniche di implantologia avanzata con innesti d'osso e/o grandi rialzi del seno nascellare. Di solito questa tecnica sfrutta una analisi computerizzata con tac dentalscan preoperatoria per poter avere le reali dimensioni dell'osso utile al posizionamento degli impianti e gli stessi vengono anche posizionati senza lembo d'accesso (flapless), attraverso una guida preparata costruita al pc. Io, personalmente, preferisco sempre eseguire un lembo, cioò "vedere" dal vivo l'osso e dove sto posizionando gli impianti. Pur non considerandola "avventata", ritengo che, non sapendo ancora a lungo termine le percentuali di successo e sopravvivenza degli impianti, (e soprattutto delle strutture protesiche che appoggiano solo su 4 impianti) nei confronti di tecniche classiche, sia ancora da considerare come un "compromesso". E' vero che in ogni caso può evitare interventi ben più complessi ed indaginosi, quali quelli di innesto d'osso e rialzi di seno mascellare per aumentare la quantità d'osso nelle posizioni posteriori
2) I tempi di controllo e gli appuntamenti necessari, dopo una prima fase provvisoria di circa sei mesi, in cui si deve monitorare la guarigione, sono più o meno quelli per una implantologia classica .
3) I costi, fino alla fase provvisoria, sono già stati riportati da qualche collega sopra
4) Per quanto riguarda il servizio sanitario nazionale, potrebbe rivolgersi a qualche struttura universitasria della sua zona. Ribadisco che nel privato siamo in campo implantologico i più bravi d'Europa, soprattutto anche nella successiva fase di finalizzazione protesica. Cordialmente
Dentista Campania, Napoli
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Dentista Emilia Romagna, Reggio Emilia
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