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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 5

Seguito domanda del 19/01/2009: Sono cardiopatico in terapia farmacologica. Ho controindicazioni all'implantologia?

Scritto da Giovanni / Pubblicato il

Faccio seguito alla mia richiesta, allegando alla presente una panoramica e chiedo: Considerando che sono cardiopatico, in terapia farmacologica, è consigliabile come propostomi l'estrazione di tre molari e contemporaneamente l'inserimento di due impianti. C'è una alternativa migliore? Grazie

 

Precedenti:

http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/implantologia/751_sono-cardiopatico-in-terapia-farmacologica-ho-cont.html

Seguito domanda del 19/01/2009: Sono cardiopatico in terapia farmacologica. Ho controindicazioni all'implantologia?
Ritengo che il problema primario da chiarire, non sia quello chirurgico-implantologico, ma quello internistico-cardiologico. Se Lei fosse un nuovo Paziente, casualmente venuto alla mia osservazione nel mio Studio, ancora prima di valutare e proporre l'intervento chirurgico-implantologico in oggetto, effettuerei una attenta valutazione della sua situazione clinica generale, sottoponendoLa ad uno screening pre-implantologico (condizioni cliniche, malattie sistemiche, ossee, fumo, etc.), finalizzato a valutare se Lei è un Paziente candidabile alla Implantologia e nella fattispecie, se questo intervento Implantologico sia effettuabile in uno "Studio Odontoiatrico ", piuttosto che in "Sala Operatoria" con eventuale assistenza anestesiologica-rianimatoria e/o cardiologica. Ciò sia nel Suo (riduzione dei rischi), che nel mio interesse(serenità nello svolgimento delle procedure interventistiche e coerenza deontologica). Inoltre preliminarmente richiederei una Consulenza internistico-cardiologica, con specifica richiesta di nulla osta (scritto), al fine di chiarire la fattibilità dell'intervento specifico sul Paziente in oggetto, in anestesia locale con uno specifico anestetico (specificando il nome della molecola farmacologica con o senza vasocostrittore). Dopo queste valutazioni preliminari e l'assunzione delle opportune decisioni, effettuerei la valutazione chirurgico-implanologica, che in mancanza delle  precedenti valutazioni, -a mio avviso-, sarebbe inutile. In questo caso inizierei prescrivendo uno screening ematologico, un dental-scan e rileverei delle impronte delle due arcate . Successivamente prenderei una decisione e la comunicherei al mio Paziente . Auguri e ci tenga informati.
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Scritto da Dott. Sergio Audino
Palermo (PA)

Abbia fiducia nel suo dentista che farà certamente tutte le valutazioni necessarie per eseguire le dovute estrazioni ed applicare gli impianti. Questi ultimi sono certamente la migliore soluzione per mettere denti dove non ne ha! Alternative migliori? Forse si, ma non capisco bene quali sono i tre molari da estrarre e dove posizionare i due impianti... Dall'analisi della panoramica emerge una situazione clinica complessa, ma di non difficile soluzione: alla base c'è una malocclusione con conseguente riduzione generalizzata di osso alveolare. Sono compromessi due denti: il secondo molare superiore sinistro, devitalizzato, che deve essere estratto anche per salvaguardare il suo stato di salute sistemico. Questo molare ha una brutta reazione infiammatoria periradicolare perchè non articola bene con i due molari antagonisti inferiori, ed è anche probabile che le fa male quando mastica. L'altro dente compromesso è il penultimo molare inferiore sinistro: è storto (in mesioversione) e per questo ha sviluppato una carie da erosione per microtrauma sulla superfice mesio-vestibolare: carie curata ed otturata, ma che ha provocato una sofferenza pulpare con conseguente granuloma all'apice di una sua radice. Questo molare va devitalizzato! Alternative protesiche: denti su impianti in basso a destra (almeno un molare!); coronoplastica protesica (quindi protesi a ponte) in basso a sinistra, tra il molare devitalizzato ed il premolare; un dente su impianto al posto del molare superiore sinistro da estrarre, se residua -a guarigione avvenuta- una sufficiente quota ossea in quella zona così difficile per applicare impianti. Tutto questo, chiaramente, dopo una scrupolosa valutazione dello stato occlusale (articolazione tra i denti superiori con quelli inferiori) e parodontale. Questa mia sommaria valutazione deve però avere un confronto clinico, perchè fatta senza poterla visitare. Se ha fiducia nel suo dentista, si affidi totalmente a lui. Cordiali saluti.

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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Gent.mo Sig. Giovanni, concordo col collega Audino, che prima di sottoporla ad esami per evidenziare la possibilità ad un intervento implantare, indagherebbe al meglio la sua situazione cardiologica. Noi in studio ci comportiamo in questo modo: prima di tutto , contattiamo il suo curante medico di base e specialista, ci chiariamo la sua situazione di cardiopatico, se è compensato farmacologicamente, che tipo di farmaci assume etc. Poi avute le garanzie che il suo stato è compatibile con l'intervento, (in studio durante l'intervento possiamo anche avere l'assistenza dell'anestesista, per eventuali problemi, e monitoriamo il paziente con ecg e saturometria), inizieremmo la valutazione pre implantare, previa impronte studio e modelli da cui ricaviamo le eventuali mascherine radiopache /guida per gli esami di routine radiografici ( TAC Dentalal scan etc ) e successiva programmazione implantare. Mi preme però sottolineare che visionando la sua OPT si evincono delle situazioni da approfondire. 1) Il II° molare superiore sinistro 2.7 ( penso sia sinistra poiche non vedo segni di repere sulla Rx che mi aiutano a definire il lato ) è sicuramente compromesso e andrà estratto 2) Il molare inferiore di sx 3.7 dove è presente una infezione periapicale, secondo me, potrebbe essere suscettibile di trattamento endodontico ( cioè trattamento canalare ) per vedere se si può far guarire la lesione apicale...a toglierlo si è sempre in tempo 3) Per cui la necessita di inserimento implantare verrebbe ridotta in caso di guargione del molare inferiore, solo ad un impianto inferiore, in zona 3.6 ove già mancante e ad uno superiore in zona 2.7 (che io valuterei se necessario nell'economia funzionale della sua occlusione ) e dove l'osso residuo all'estrazione, probabilmente NON sarà sufficiente all'inserimento implantare senza passare da implantologia avanzata. 4) Invece grande attenzione metterei alla sua situazione parodontale- ossea, in zona superiore dx, ove si intravedono riassorbimenti ossei angolari, che andrebbero trattati con terapia parodontale chirurgica per mantenere i denti in arcata. 5) Da ultimo il dente del giudizio inferiore sinistro 3.8 andrebbe eventualmente estratto, solo per problemi occlusali, e chiaramente non sostituito. In conclusione, mi sembra, sempre però senza aver avuto la possibilità di una valutazione clinica visiva della sua bocca, che il suo piano di cura andrebbe perlomeno rivalutato nell'ottica, anche in considrazione del suo stato internistico-cardiologico, del minimo trattamento e della massima resa possibile. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Giuseppe Lazzari
Cernusco sul Naviglio (MI)

Sig. Giovanni, condivido le magistrali risposte dei colleghi: Audino, Lazzari, De Fazio.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buongiorno, ritengo opportuno primariamente una visita odontoiatrica in quanto per risponderle al suo quesito avrei bisogno di vedere meglio l'ortopantomografia, in quanto ora non mi è possibile visionarla al meglio, inoltre per quanto riguarda la sua cardiopatia non ritengo ci siano controindicazioni a tal riguardo, in quanto tale patologia a cui lei è affetto non è una controindicazione per una terapia impiantologica, comunque ritengo sempre opportuno una visita odontoiatrica con tutta la documentazione riguardante la sua patologia cardiaca. Distinti saluti
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Scritto da Dott. Fabio Vaja
Milano (MI)