Com'è possibile che dopo soli 6 mesi si sia svitato un perno?
Scritto da francesca / Pubblicato il
Salve, scrivo per una situazione spiacevole accaduta a mia mamma di 79 anni e per capire quindi in termini deontologici le responsabilità del dentista. Il nuovo dentista da cui ci siamo recati sei mesi fa ha riadattato una protesi mobile inferiore a mia madre, facendo due piccoli impianti frontali a cui far agganciare la protesi. Dopo sei mesi, appunto, mia madre, togliendo la protesi inferiore mobile, si è ritrovata una vite che è rimasta attaccata alla protesi. Ci siamo recati dal dentista il quale con i noti modi sgarbati cui ci eravamo già abituati durante l'implantologia ha detto "deve aver pazienza signora, io le ho riadattato la protesi e a forza di mettere e togliere i perni si possono anche svitare!". Le ha tagliato un po' la gengiva che si era richiusa (e senza neanche l'anestesia) e poi gliel'ha riavvitato. La mia domanda è questa: ma com'è possibile che dopo soli 6 mesi si sia svitato un perno? Non sono del mestiere ma una vite non è come un chiodo: come fa a svitarsi dopo appena 6 mesi? E' possibile che questo implantologo abbia agito non così professionalmente 6 mesi fa? Grazie
Pubblicato il 17-03-2014
Cara Signora Francesca, buongiorno, mi dispiace ma non trovo corretto dare risposte di tipo Medico-Legale sentendo solo la sua versione, via web e senza Visita Clinica ed una Perizia. Se ritiene di dover avere soddisfazione in questo campo, sua Madre e non Lei, si deve rivolgere ad un Legale e ad un Perito di Parte che "stili" una Perizia Medico-Legale! Sono stato Perito Medico Legale per il Massiccio Facciale e l'Apparato Stomatognatico intero, per il Tribunale di Cagliari, quindi per il Magistrato, per tantissimi anni, oltre una ventina se non di più e le dico questo con cognizione di causa anche perchè tutt'ora, da 36 anni faccio Perizie Medico-Legali-Odontoiatriche di Parte e mi creda, una perizia non la si fa con una occhiata ma con una Visita Odontoiatrica Completa anche Parodontale, Gnatologica, Protesica, Implantologica etc etc etc! O meglio con una serie di Visite e di rilievi anche strumentali e radiologici opportuni e Anamnestici e Semeiologici oltre che Clinici, come detto! Le consiglio in ogni caso , proprio per la mia esperienza nel campo di non iniziare un "lungo e distruttivo" contenzioso Legale che durerebbe una ventina di anni restituendole solo Ansia e sofferenze Psicologiche. Pensi invece a far risolvere il problema di sua Madre nel migliore dei modi! Le suggerisco di riparlare serenamente del tutto e senza aggressività col suo Dentista e vedrà che troverete un accordo confortevole e giusto per entrambi :) Cordialmente e scusi se non ho risposto.
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Pubblicato il 17-03-2014
Cara Francesca, il suo dentista sarà sgarbato, e ciò contribuisce ad aumentare la sua irritazione, ma bisogna sapere che gli impianti hanno delle componenti meccaniche che possono essere soggette a svitamento indipendentemente dall'operato del curante. Dico ciò senza avere sottocchio la situazione ma pensare, anche solo lontanamente a interventi legali per lo svitamento di un impianto appare paradossale. Cordialmente
Pubblicato il 17-03-2014
Sig. Francesca, come potrà vedere in questo sito, l'implantologia è ricca di complicanze. Le ricordo, che soprattutto con le protesi, la visita semestrale di controllo è obbligatoria. Vista la mancata visita, probabilmente le vie legali in questo caso non sono da intraprendere.
Pubblicato il 17-03-2014
Non è l'impianto endoosseo che si è svitato (non potrebbe essere rimesso su così), quanto piuttosto la connessione che funge da "bottone automatico". Può succedere senza alcuna conseguenza. Sui modi non mi pronuncio: un buon professionista si distingue anche da questi
Pubblicato il 17-03-2014
Gentile Sig.ra Francesca, purtroppo i perni si svitano a tutti. A volte addirittura si rompono, evenienza molto più difficile da risolvere. Cordiali saluti
Pubblicato il 17-03-2014
Dalla Sua descrizione sembrerebbe che si sia svitata la componente protesica avvitata all'impianto, e questo può succedere se non era ancora stata stretta all'impianto con la chiave dinamometrica. Prima di arrivare alle drastiche conclusioni si accerti sempre di come sono andati i fatti
Pubblicato il 17-03-2014
Forse, più che l'impianto, si sarà svitata una componente protesica: può succedere. Da qui a pensare di intraprendere azioni legali ce ne passa! Anche perchè non credo che si possa condannare il dentista per questo. Magari avrebbe potuto essere più educato...
Pubblicato il 17-03-2014
Passare alle vie legali perché il dentista è sgarbato?.. Cambi dentista caso mai ...ce ne sono tanti... Il moncone si può svitare ha ragione il suo dentista..
Pubblicato il 18-03-2014
Concordo con i colleghi che mi hanno preceduto, l'unica questione che stride è sui modi del suo dentista, che comunque ha risolto il problema in tempi rapidi. Si tratta di parti meccaniche sottoposte ad uno stress che lei neppure si immagina. Forse sarebbe bastato porlo come evenienza all'atto della consegna della protesi e si sarebbero evitati questi screzi. Purtroppo non siamo tutti uguali e rispondiamo diversamente a problemi simili. Se si ricorda qualche film in bianco e nero sui "grandi chirurghi" capirà che interpellare un avvocato potrebbe non portare a nulla.
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Pubblicato il 19-03-2014
Posto che è necessario capire se si è svitato il perno moncone (avvitato sull'impianto) oppure l'impianto (spesso chiamato erroneamente dal paziente perno), il discorso cambia e di molto. Solitamente si ri-avvita la componente protesica svitata, non l'impianto rigettato dal paziente...Comunque, nel primo caso, può capitare (gli stress meccanici su queste strutture non sono indifferenti), ma e' molto semplice per il collega porvi rimedio ed il disagio per il paziente e' minimo (basta appunto ri-avvitare il tutto con appositi strumenti. Nel secondo caso, dopo sei mesi, non è ovviamente normale che un impianto venga perduto. Vero che purtroppo può capitare (esiste circa un 5% di fallimento, legato a diverse variabili) e lei sicuramente ne è stata debitamente informata. Certo è che, se il lavoro è già stato pagato, spetterà al collega porvi rimedio: altro impianto in sede limitrofa, ad esempio, senza alcun ulteriore esborso. Nel caso in cui trovi un muro davanti a sè, aspetto improbabile ma possibile, certamente le vie legali come extrema ratio sono valutabili (ognuno di noi è in questo senso assicurato), ma soltanto qualora davvero non trovi dal collega alcuna collaborazione in questo senso.
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