Ho i canini superiori inclusi
Scritto da Daniele / Pubblicato il
Gentili dottori,
Sono un ragazzo di 27 anni e, come si evince dall'ortopanoramica, ho i canini superiori inclusi e quelli decidui ancora in sede con annesso un diastema tra gli incisivi principali.
Posto che per motivi di lavoro NON posso portare un apparecchio fisso, volevo capire se vi è qualche strada percorribile con l'invisalign.
Mi sono rivolto a un ortodontista che mi ha prospettato la possibilità di usare l'invisalign per sistemare la situazione, ma il problema principale lo si rinviene nel canino destro che dalla RX sembra essere d'ostacolo al riavvicinamento del deciduo verso gli incisivi.
Mi ha quindi detto che, qualora non si riuscisse a spostare il canino deciduo, lo si potrebbe rimuovere ed installare un ponte; o, ancora, estrarre chirurgicamente anche quello incluso e montare un impianto. Mi potreste gentilmente dare un parere clinico su queste due ultime opzioni dunque? Se dovessi ricorrere all'estrazione, è un processo complicato? Dopo quanto tempo si può inserire un impianto?
Vi ringrazio anticipatamente
Pubblicato il 11-01-2017
Caro Signor Daniele, buongiorno. Veda, non è così semplice come sembrerebbe a Lei. In ogni caso non si "parte" con l'idea di procedere alla avulsione dei canini inclusi, di quelli decidui e sostituirli con impianti! Ma scherziamo? Si deve valutare la possibilità realistica di "portare fuori" i canini inclusi ed allinearli. Certo non con L'Invisalign! Una Rx occlusale Evidenzia i contorni del canino incluso che, se posizionato all'interno della linea che idealmente unisce gli apici degli altri denti, è palatale, mentre, se posto all'esterno, è vestibolare. Regola della Posizione Vestibolare: Se l'angolazione verticale del cono cambia di circa 20° in due lastre successive, il Canino vestibolare si sposterà in direzione opposta alla fonte di radiazioni. In caso contrario di canino palatale, esso si sposterà nella stessa direzione della fonte di radiazioni. Rx endorali con incidenza diversa (regola di Clark o tecnica dello spostamento del tubo). Se il canino si sposta nella stessa direzione del tubo radiogeno, la diagnosi è quella di inclusione palatale. Se il canino si sposta in direzione contraria a quella del tubo radiogeno è in inclusione vestibolare. Infine, se il canino non cambia posizione, è in posizione intermedia, in senso vestibolo-palatale. A questo punto della diagnosi si interviene ortodonticamente, dopo ovviamente diagnosi cefalometrica e ceck up ortodontico, come detto sopra, qualora non vi sia nell'arcata lo spazio sufficiente al suo riposizionamento, prima dell'esposizione chirurgica. Se questo spazio invece ci fosse lo si sposta ortodonticamente previo intervento chirurgico per agganciarlo e "trascinarlo" in sede L'eruzione chirurgica può essere "chiusa", utilizzando un lembo ribattuto e posizionato e liberando nel modo giusto il dente dal tessuto osseo che lo ricopre ,oppure può essere portato in sede con escissione dei tessuti duri e molli limitrofi alla corona del dente che viene ancorata al dispositivo ortopedico. Personalmente pratico una alveolectomia conduttrice di Chatelier, che facilita il riposizionamento chirurgico-ortodontico del canino (in pratica faccio un canale osseo in cui guidare il canino in posizione La legatura che preferisco è quella fatta con un filo di acciaio inossidabile sotto al cingolo del canino incluso o se l'equatore fosse poco pronunciato o assente, faccio una banda, o un intarsio o un perno nella corona del canino! Sempre personalmente faccio tutto questo in una sola fase e tutto è molto "veloce", sempre entro certi limiti che dipendono da una infinità di problemi clinico-anatomo-chirurgici e ortodontici! Ovvio che lo deve fare chi lo sa fare! Per il resto che posso dire se non che la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi! Come posso risponderle, Professionalmente, quindi? Il suo Dentista invece può e Deve e se non sapesse, la dovrebbe inviare a chi è capace ad affrontare questo "problema"! Lasciarla così, proponendo estrazioni ed impianti, è veramente incredibile, a mio modesto parere ovviamente :)! Cari Saluti
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Pubblicato il 11-01-2017
Sig. Daniele, se lei dovesse essere operato di appendicite richiederebbe al chirurgo di non tagliare, non fare danni e non lasciare cicatrici, non faccia questo errore di cui poi ne sarà responsabile, si affidi alle buone mani di un odontoiatra semplice che le esegue uno studio del caso e stia alle sue indicazioni; senza mettere limiti all'estetica e al tempo, così avrà un unico responsabile che la curerà in modo corretto. I compromessi decisi da persone incompetenti della materia che godono solo di cultura pubblicitaria legata a un marchio, possono rischiare complicanze difficili da gestire, molto più importanti di un apparecchio ortodontico.
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Pubblicato il 11-01-2017
Sottoscrivo il collega dott.Petti. Quei canini sono da recuperare in arcata, non da togliere, assolutamente, non scherziamo. Altro che Invisalign e Invisalign, mi meraviglio del collega ortodontista che le ha prospettato le estrazioni. Si fa un 3d, Tac dentale, si valuta la posizione, si scoprono e si recuperano: un anno di ortodonzia tradizionale fissa, vale due bellissimi canini denti fondamentali nell'arcata! Ci pensi bene!
Pubblicato il 11-01-2017
Facciamo alcune premesse: il canino è uno dei denti più importanti della bocca, e qualsiasi soluzione implantare o protesica non avrà mai la validità per lei, che ha tutta la vita davanti, del canino naturale. Quindi la soluzione obbligatoria è quella ortodontica. E' talmente superiore alle altre che il confronto non può reggere... Ortodonticamente bisogna vedere se c'è come causa della inclusione un palato stretto, nonostante il diastema centrale. In questo caso prima bisogna allargare il palato, cercando una buona occlusione che va valutata con rx, cefalometria e analisi appropriate. Poi difficilmente invisalign potrà risolvere. Forse un intervento di disinclusione abbinato ad un apparecchio fisso (magari trasparente, poco visibile). Ma perchè secondo lei NON può portare l'apparecchio fisso??? Fa di mestiere attore o speaker tv?? Ma anche gli attori se lo mettono. Esempio Cindy Crowford lo portò per tre anni... Era bella lo stesso!!!
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Pubblicato il 12-01-2017
Salve Daniele come avrà letto le sono stati dati ottimi consigli. Mi viene solo da farle una domanda, lei che necessita mette al primo posto? se è solo estetcia può risolvere oon delle faccette in ceramica che chiuderebbero il diastema tra i centrali e darebbero una forma idonea ai canini da latte, senza sottoporsi a interventi lunghi. fatto salvo che la miglire soluzione è il trattamento chirurgico ortodontico per riportare in arcata i suoi canini permanenti buona scelta
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Pubblicato il 12-01-2017
Il motivo della situazione dei canini è legato ad una mancanza di spazio. Se farà una protesi sarà necessariamente di piccole dimensioni (senza considerare in questo già grosso compromesso l'aspetto della funzione masticatoria alterata). Se possibile prenderei seriamente in considerazione, dopo opportune analisi, la possibilità di recuperare i suoi canini con una terapia ortodontica.
Pubblicato il 12-01-2017
Caro Daniele, svolgo la mia attività di ortodontista, anche a Roma in consulenza, da 25 anni e di corbellerie ne ho sentite tante. Quella che ti è stata prospettata (concordo quindi con i colleghi) è una di queste. I canini sono denti strategici per l'occasione, a causa della loro posizione in arcata, della loro funzione, della loro forma e lunghezza, e bisogna fare qualunque sforzo per recuperarli. La loro estrazione non può essere presa in considerazione anche per motivi etici e medico-legali. Il trattamento con Invisalign può essere preso in considerazione solo per la finalizzazione, dopo aver portato in arcata i canini con un apparecchio fisso. Questo può essere parziale (immagino delle Mini-Viti di ancoraggio poste palatalmente), ma sempre che ce ne siano le condizioni. Altro dato importante, infatti, per eseguire un Piano di trattamento corretto, è la valutazione della classe occlusale in RC (intercuspidazione dentale in posizione di massima retrusione mandibolare), per la qual cosa è indispensabile una vista clinica. Non è escluso infatti, che sia presente una II classe, che se importante richiederebbe un trattamento estrattivo, dei primi premolari superiori. In tal caso l'Invisalign non è assolutamente da considerare.
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Pubblicato il 12-01-2017
Buona sera Daniele, concordo con quanto detto dai colleghi e cioè che l'estrazione dei canini non è certo la miglior soluzione. Va valutata meglio la posizione e se possibile conviene recuperarli. Con invisalign ho già seguito questa strada con successo ma non si tratta di un approccio convenzionale. In ogni caso la TAC con ricostruzione tridimensionale per valutare posizione del dente e morfologia della radice sono indispensabili per capire quale sia la soluzione più corretta anche nell'eventualità che si decidesse di estrarre e fare degli impianti.
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Pubblicato il 12-01-2017
Uno che prospetta l'estrazione di un canino incluso per poi mettere un impianto,probabilmente pensa di essere al bar a parlare della nazionale. Oltre alle implicazioni ortodontiche che sono state riportate c'e' anche un problema legato alla biologia umana. Intanto bisogna fare una tac per sapere bene dove si trova, poi c'e' da tenere presente che dopo l'estrazione residuera' un "buco" enorme di non facile risoluzione sia strutturale che, successivamente estetica. Poi c'e' l'aspetto delle dimensioni del canino finto; non potra' essere sottodimensionato, avrebbe un impatto estetico pessimo. Quindi, a meno che non siano in anchilosi ossea, sarebbe auspicabile risolvere ortodonticamente il problema; non dico che sia facile, pero' la via e' quella (comunque mica con le placchette di plastica)
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Pubblicato il 12-01-2017
Buongiorno Tutti ottimi consigli!! Cercherei un collega di Roma che abbia esperienza con i trattamenti linguali che sono invisibili!!! E le risolverebbero il problema estetico! (Si tratta di un trattamento ortodontico dove si posizionano gli attacchi sulla superficie interna dei denti così da risultare invisibile) però ci vuole un collega che abbia una discreta esperienza !
Pubblicato il 12-01-2017
Gentile Paziente, la soluzione è una sola, apparecchio ortodontico fisso con discesa dei suoi canini. Qualsiasi motivazione circa la presunta impossibilità di portare l'apparecchio soccombe a confronto con l'importanza dei canini in arcata. Qualsiasi altra soluzione sarà un "papocchio" poco professionale del quale avrà tempo i pentirsi. Cordialmente
Pubblicato il 12-01-2017
Quello che mi viene da chiedermi è:" Che lavoro farà mai che le impedisca di portare un semplice apparecchio ortodontico?" Credo che un apparecchio ortodontico non impedisca di svolgere qualunque lavoro, come credo che nessun datore di lavoro possa sognarsi di licenziarla solo perchè porta l'apparecchio ai denti... Se vuole un lavoro ben fatto e duraturo nel tempo, si affidi ad un bravo ortodontista che la consiglierà per il meglio senza illuderla. Gli apparecchi invisibili hanno le loro indicazioni; non sempre si possono usare, ed il suo caso mi sembra proprio uno di quelli.
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Pubblicato il 13-01-2017
Buongiorno, rispondo con ritardo ma solo per aggiungermi al coro di coloro che l' ammoniscono a non prendere decisioni sbrigative dettate da motivazioni contrarie alla sua salute ed alla scienza odontoiatrica consolidata. Il suo non è certamente un caso semplice ma può essere risolto con adeguata programmazione anziché con tecniche pur fattibili ma certamente alternative, secondarie e comunque irreversibili. Che le lasceranno poi tutto il tempo di pentirsi. Quello che mi stupisce in realtà è la sua ingenuità di credere di poter decidere il suo futuro odontoiatrico semplicemente interpellando via mail dei non meglio precisati specialisti cui si apre forse come non credo abbia fatto col suo dentista di fiducia. Oltretutto occorrono i rilievi clinici obiettivi che solo una visita offre, le impronte, una tcbc almeno mascellare ( cone Bean ) , e tutta una serie di considerazioni terapeutiche che per mail sono fuori portata. Ed inoltre cerchi di stare con i piedi per terra evitando di sacrificare ciò che la natura le ha dato gratis una sola volta per tutta la vita. A nulla servirebbe lagnarsi poi di aver sacrificato inutilmente salute e denaro che nessuno potrà restituirle più. Si faccia paladino dei suoi desideri e diritti e si apra al suo dentista, e solo se trova la porta chiusa busserà ad un'altra. Auguri.
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Pubblicato il 17-01-2017
D'accordo con il coro dei colleghi. Li salvi i suoi denti. Sono nella posizione giusta per uscire. Purtroppo non esiste un trattamento rapido per questa situazione.
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