Per il granuloma mi devo ancora preoccupare?
Scritto da Massimo / Pubblicato il
Buonasera Dottori,
Vi scrivo perché oggi ho estratto un molare(terzo molare della parte bassa destra della bocca). La mia dentista mi ha consigliato l'estrazione perché avevo un'infezione.
Per estrarmi il molare, vista la grandezza di quest'ultimo, ha deciso di dividerlo in due parti e di togliere queste due separatamente.
La prima parte del molare, quella dove c'era l'infezione è stata tolta dopo circa mezz'ora e più o meno a metà radice si vedeva una sacchetta di carne che si presume fosse l'infezione. Anche se dalla panoramica dentale io avevo un granuloma nell'apice della radice e quindi mi aspettavo di vederlo proprio nell'apice del dente.
La seconda parte del molare la mia dentista, dicendo che la radice era molto profonda e forse attaccata all'osso, non è riuscita a toglierla e dopo un'ora e mezzo di attrezzi e di trapano mi ha detto che non c'era più niente da estrarre perché lo aveva consumato così e che forse non era rimasto niente e se comunque c'era qualche puntina non succedeva niente.
Vorrei sapere: è possibile questa prassi mediante la quale non viene estratta una parte del dente ma solo raschiata fino ad annullarsi per poi essere aspirata con l'attrezzo che serve per aspirare la saliva? Inoltre, per il granuloma mi devo ancora preoccupare?
Vi ringrazio tanto per le risposte.
Cordiali Saluti
Massimo
Pubblicato il 11-06-2015
È prassi corretta estrarre completamente le radici di denti soprattutto che presentano lesioni croniche (granulomi) come nel suo caso. Una radiografia endorale può essere d'aiuto per accertarsi di aver rimosso completamente le radici del dente.
Pubblicato il 11-06-2015
Caro Signor Massimo, buongiorno. Come posso rispondere? Anzitutto bisognerebbe fare una Diagnosi differenziale tra Granuloma e Cisti e sapere se sia stato escisso insieme alla radice in necrosi. Quel "pezzettino" di carne che ha visto, potrebbe essere benissimo il Granuloma o la cisti ma, come posso dirlo? Dato che lo ha visto (alto, coronale, nella radice), potrebbe essere solo tessuto di granulazione o anche solo gengiva aderente non separata dal dente col sindesmotomo o col bisturi, nella prima fase dell'intervento. In ogni caso se di granuloma si fosse trattato, voglio essere più preciso: Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) o con la stessa sola avulsione chirurgica (estrazione) delle radici infetti ed in necrosi, come è stato fatto anche se con questa "metodica" diciamo "personale" della sua Odontoiatra, le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per la cisti invece bisogna stare attenti perché se lasciata in loco, specie se voluminosa, potrebbe dare origine ad una Cisti post-estrattiva, anche se molto ma molto raramente. Per la seconda parte della sua domanda, la risposta è nella sua prima parte della domanda stessa ossia "non è riuscita a toglierla e dopo un'ora e mezzo di attrezzi e di trapano mi ha detto che non c'era più niente da estrarre perché lo aveva consumato"! Dato che chiede, devo rispondere con professionalità: non è certo una prassi chirurgica corretta. Diciamo che si è "arrangiata" a fare un qualcosa che non riusciva a fare. Quello che non è corretto, dal punto di vista Medico- Chirurgico, è soprattutto dire "che forse non era rimasto niente e se comunque c'era qualche puntina non succedeva niente". Perché quel forse? Non vedeva, non aveva "aperto bene ed ampiamente il campo operatorio" con un lembo a spessore totale (mucoperiosteo), adeguato? Non ha fatto una Rx endorale intraoperatoria per vedere quei “frammenti”? Per l'avulsione di un ottavo in disodontiasi, di regola si scolpisce un lembo a spessore totale che inizia dalla parte vestibolo-distale del primo molare e termina distalmente all'ottavo, risalendo sul trigono retromolare e sulla parte della branca montante della mandibola, proprio per avere un campo operatorio il più "pulito e visibile"! L'errore , spesso, è "aprire poco e quindi vedere poco" cosa che non rende "padroni" dell'intervento stesso! I residui radicolari devono essere valutati ora con una Rx endorale e così l'osso che avrà certamente sofferto per l'azione necrotizzante della fresa della turbina per così lungo tempo. Bisogna valutare bene perché possono formarsi, se infetti, dei sarcofaghi con cloache di espulsione. E' una terminologia anatomo-patologica. Non si può rispondere a questa domanda via Web. Non le dico di parlare con la sua Dentista, come faccio sempre , perché le ha già dato le sue spiegazioni, però forse glielo dico lo stesso per instaurare un dialogo costruttivo ed avere tutte le informazioni che è suo Diritto avere. Le sembrerà "banale" ma la Sua Dentista solo ha ben presente la sua situazione Clinica ma essendosi rivolto a noi e quindi anche a me, devo Professionalmente risponderle perché nel momento in cui chiede ed io rispondo, è come se "diventasse un mio paziente" , per così' dire ed ho l'Obbligo Deontologico e Professionale di Rispondere al Meglio e soprattutto il "vero"! Quindi , assolutamente niente da dire dell'operato della sua Dentista, non mi permetterei mai e non avrei neanche elemenmti per dire cose diverse se non che si è trovata in difficoltà ed ha deciso di "uscirne" con una scelta sua personale che può anche essere valida, lo sa solo lei, anche se io personalmente mi sarei comportato in altro modo. Ma tant'è! In conclusione, Fiducia e Stima nella sua Dentista sono fondamentali anche se Lei Le ha usato una "scorrettezza" nel cercare altrove, e nel Web, altre risposte o conferme! Spero di essere stato Chiaro. Cari saluti e spero di averle risposto esaustivamente e con chiarezza
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Pubblicato il 11-06-2015
Sig. Massimo, controlli se chi opera su di lei è iscritto all'ordine dei medici; in certi casi si presentano le complicanze da lei descritte, ma in anestesia locale difficilmente si estende l'intervento a 2 ore per svariati motivi, molti pazienti tendono ingigantire la valutazione di questo periodo.
Di norma la OPT è solo il primo step di indagine, poi nelle complicanze si eseguono altre RX endorali di controllo, che certi pazienti non ricordano.
Ora è estremamente difficile sapere se nel suo caso andrà tutto a buon fine, perchè abbiamo una diagnosi parziale incompleta, non conosciamo il caso clinico e radiologico, per cui le posso solo consigliare un Rx endorale di controllo post-intervento.
Di norma la OPT è solo il primo step di indagine, poi nelle complicanze si eseguono altre RX endorali di controllo, che certi pazienti non ricordano.
Ora è estremamente difficile sapere se nel suo caso andrà tutto a buon fine, perchè abbiamo una diagnosi parziale incompleta, non conosciamo il caso clinico e radiologico, per cui le posso solo consigliare un Rx endorale di controllo post-intervento.
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Pubblicato il 11-06-2015
Probabilmente la collega ha avuto qualche difficoltà ad estrarre il molare in questione, ed ha dovuto fresare la radice. E' una soluzione estrema (trauma maggiore per l'osso, e oggi esistono alternative tipo piezo surgery e sono surgery), ma è contemplata. Se ci sono dubbi sull'effettiva asportazione in toto della sua radice, è sufficiente una radiografia endorale.
Pubblicato il 11-06-2015
Gent.mo Sig. Massimo, l'estrazione dei denti del giudizio inferiori riserva quasi sempre delle complicazioni, dovute sia alla posizione "poco accessibile" che all'anatomia delle sue radici, talvolta pericolosamente vicine al nervo alveolare inferiore e spesso con curve che impediscono un'estrazione "lineare". Spesso è perciò necessario dividere il dente in due parti per renderne possibile l'estrazione; qualche volta le radici sono a loro volta divise in altri pezzetti per facilitarne l'estrazione. Cosa sia successo nel suo caso non mi è possibile saperlo, però la sua dentista le potrà eseguire delle Rx endorali per valutare meglio la situazione. La valutazione pre-operatoria del grado di difficoltà e della strategia d'estrazione dovrebbe invece essere già stata effettuata con gli opportuni esami rx. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 11-06-2015
Non so come fosse il suo dente ma se l'odontoiatra ha fatto una scelta già prima di estrarre doveva essere cosciente di poterlo fare, occorre una radiografia endorale per sapere quanto di dente è rimasto ma un'indagine clinica ha stabilito che in determinate condizioni di difficoltà si possono lasciare residui dentari degli ottavi se si accerta che questi in futuro non diano problemi
Pubblicato il 11-06-2015
Gentile Sig. Massimo, se la cisti interessava solo la radice estratta ed è rimasto un pezzettino piccolo, è molto probabile che non avrà nessun problema in futuro. Ovviamente era meglio togliere tutto il dente, ma lasciare un residuo penso sia capitato a tutti. Cordiali saluti
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