Cosa potrebbe avere il dente?
Scritto da Michael / Pubblicato il
Buongiorno, sono conscio che sia sempre meglio confrontarsi con il proprio dentista ma avendolo già in parte fatto ho piacere di avere anche una vostra risposta.
Sono stato operato a due denti (gli ultimi due molari prima del dente del giudizio, arcata superiore destra) tramite otturazione, il primo dente presentava una carie ed era molto profonda mentre il secondo era stato notato durante l'otturazione del primo e sono stati poi otturati insieme, quest'ultimo apparentemente di lieve entità . Il dente che preoccupava la dentista (paura per eventuale danno batterico alla polpa) non presenta alcun tipo di dolore, il secondo invece alla masticazione presenta forte dolore e sono obbligato a non masticarci. Sono tornato dal dentista, alla prova di vitalità con batuffolo freddo provo sensibilità in pochi punti mentre in altri non sento assolutamente niente, ma la dottoressa ha assicurato che secondo lei è vivo. La radiografia non presenta alcuna problematica. Mi è stata rifatta quel giorno l'otturazione poiché la dentista aveva ipotizzato una bolla all'interno del dente che provocava un effetto ventosa. La questione non è cambiata e il dente presenta lo stesso dolore alla masticazione, come delle fitte intense. Oggi sono tornato e sono stato controllato anche da un altro dentista e la risoluzione di oggi è stata inserirmi un otturazione medica (la classica pasta) e "aspettare" 15 giorni per vedere se è un dolore momentaneo. Io peraltro devo anche partire per andare all'estero 10 giorni. A voi sembra logica la procedura utilizzata? Cosa potrebbe avere il dente? Generalmente la pasta non andrebbe messa prima per evitare di operare una o più volte e capire se necessaria una devitalizzazione o altro piuttosto che l'otturazione?
Mi scuso per la lunghezza del messaggio ma mi trovo un po' confuso e infastidito dopo 3 settimane di lavori e soldi spesi, vi ringrazio in anticipo e se avrete bisogno di alte informazioni proverò a darvele.
Pubblicato il 24-02-2016
Caro Signor Michael, buongiorno. Stabilire se un dente ha una patologia e quale è procedura chiara e sicura, con visita clinica, Rx endorale, sondaggio parodontale e prove termiche! La Prova termica al freddo deve essere fatta anche su altri denti da "usare" come Test di paragone perché ogni persona ha una soglia al dolore differente dalle altre persone! Questo per accertare false negatività! La seconda considerazione è che se la risposta al freddo fosse dubbia, bisognerebbe fare (ed in ogni caso andrebbe fatta sempre a prescindere, una prova al caldo, con guttaperca! Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. Bisogna inoltre stabilire se la sofferenza pulpare sia dovuta ad una iperemia attiva o passiva! Come vede affrontare il suo "problema" è meno semplicistico di quanto apparirebbe ad una superficiale e frettolosa valutazione! E' inutile attendere senza aver fatto prima una Diagnosi! Le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perchè si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perchè si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! La quarta eventualità l'ho spiegata all'inizio!LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certa che si arriva ad una diagnosi.Ma qui non c'è niente di complesso! Ha senso attendere solo se si diagnostica una iperemia attiva!Ma non è detto che si debba attendere. Tra le terapie della Iperemia Attiva bisogna valutare se sia il caso di fare un incappucciamento diretto della polpa e procedere alla otturazione immediata del Dente! Se il Dentista avesse invece aperto per "sbaglio o per profondità eccessiva ed inaspettata della carie"un cornetto pulpare, si valuta se fare un incappucciamento Diretto (non indiretto) della polpa sempre che sia stata fatta diagnosi di iperemia attiva e non passiva! Tutto qui! Normalissima Routine Odontoiatrica per non dire "banale routine" :) Cari Saluti
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Pubblicato il 24-02-2016
O è presente un pre-contatto, per cui più che un dolore dentale risponde ad un dolore da stimolo meccanico eccessivo parodontale (ma credo che il collega abbia effettuato anche le prove occlusali a riguardo) oppure, come spesso accade pulendo una carie, questa si è rivelata più vicina alla polpa dentaria rispetto al previsto e, anche magari utilizzando un sottofondo protettivo come idrossido di calcio, il dente ha sviluppato una pulpite, o infiammazione della polpa nervosa, che potrebbe essere ancora reversibile (da quello che descrive). Tutto sommato logica l'attesa con medicazione provvisoria, prima di sottoporla ad una eventuale terapia canalare con devitalizzazione dell'elemento dentario iin questione: inizialmente probabilmente il collega non credeva di essere dosi vicino alla camera pulpare (non sempre si nota), quindi ha eseguito una normale otturazione, mentre ora è rientrato e medica aspettando evoluzioni in bene o male. Capisco comunque il suo disagio, ma sarebbe sufficiente spiegarsi bene e lei non avrebbe questi dubbi.
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Pubblicato il 25-02-2016
Sig. Michael, deve comunicare al suo odontoiatra le date della sua permanenza all'estero. Nella cura di questi denti ci sono state delle complicanze che stanno affrontando secondo la logica di questi odontoiatri che probabilmente è corretta, noi a distanza senza il parere del collega che conosce il caso clinico, non possiamo darle dei seri consigli.
Pubblicato il 25-02-2016
Gentile Sig. Michael, la carie poteva essere più profonda di quel che sembrava.Comunque la sintomatologia riscontrata può benissimo essere ancora reversibile ed l'operato del suo dentista può essere corretto (il può è legato al fatto che per noi manca la cosa più importante, una visita). Cordiali saluti
Dentista Lazio, Roma
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